Il segretario del PD, Nicola Zingaretti, si dimette dal partito e, anzi, lo accusa, distanziandosi da molti suoi colleghi. Dopo che Matteo Renzi ha fatto cadere il governo, ne sono successe di tutti i colori: l’ultima di queste è proprio l’annuncio di Zingaretti dalla sua carica al PD, proprio a tre anni dalle elezioni politiche e a due dalla sua vittoria.
In un lungo post su Facebook, Nicola Zingaretti si è spiegato, ha dato le sue motivazioni, senza aver fatto alcuno spoiler a nessuno. Infatti, i suoi colleghi del PD si sono detti sconvolti, poiché nessuno di loro se l’aspettava. Il segretario non aveva confidato a nessuno quello che girava nella sua mente, quello che aveva intenzione di fare a nessuno di loro.
Su Twitter #Zingaretti è in tendenza da ore. C’è chi è dispiaciuto, chi gli va comunque contro, chi usa le sue dimissioni per raccattare consensi e auto-lodarsi (guess who…), chi ancora dà la colpa a Renzi. Le opinioni sono come sempre molto diverse, ma le vedremo fra qualche paragrafo. Prima, leggiamo le parole che Nicola Zingaretti ha scritto sul suo profilo Facebook.
Le dimissioni social di Nicola Zingaretti
«Lo stillicidio non finisce. Mi vergogno che nel Pd, partito di cui sono segretario, da 20 giorni si parli solo di poltrone e primarie, quando in Italia sta esplodendo la terza ondata del Covid, c’è il problema del lavoro, degli investimenti e la necessità di ricostruire una speranza soprattutto per le nuove generazioni.
Sono stato eletto proprio due anni fa. Abbiamo salvato il Pd e ora ce l’ho messa tutta per spingere il gruppo dirigente verso una fase nuova. Ho chiesto franchezza, collaborazione e solidarietà per fare subito un congresso politico sull’Italia, le nostre idee, la nostra visione. Dovremmo discutere di come sostenere il Governo Draghi, una sfida positiva che la buona politica deve cogliere.
Non è bastato. Anzi, mi ha colpito invece il rilancio di attacchi anche di chi in questi due anni ha condiviso tutte le scelte fondamentali che abbiamo compiuto. Non ci si ascolta più e si fanno le caricature delle posizioni.
Ma il Pd non può rimanere fermo, impantanato per mesi a causa in una guerriglia quotidiana. Questo, sì, ucciderebbe il Pd.
Visto che il bersaglio sono io, per amore dell’Italia e del partito, non mi resta che fare l’ennesimo atto per sbloccare la situazione. Ora tutti dovranno assumersi le proprie responsabilità. Nelle prossime ore scriverò alla Presidente del partito per dimettermi formalmente. L’Assemblea Nazionale farà le scelte più opportune e utili.
Io ho fatto la mia parte, spero che ora il Pd torni a parlare dei problemi del Paese e a impegnarsi per risolverli. A tutte e tutti, militanti, iscritti ed elettori un immenso abbraccio e grazie.
Ciao a tutte e tutti, a presto. Nicola»
Anche tra i commenti c’è chi lo sostiene, chi gli chiede di tornare indietro, di non dare le dimissioni, chi invece sostiene che non abbia fatto nulla. «Onore a te segretario. Ti ho criticato aspramente, ma è vergognoso il trattamento che hai subito da chi ha condiviso tutto con te, se non addirittura ha ispirato la linea. Ci mancherebbe altro che il primo problema di questo partito fosse Nicola Zingaretti! Ad maiora», scrive un utente. Insieme a lui, tanti altri gli chiedono di non farlo. Riusciranno a fargli cambiare idea?
La reazione dei colleghi
«Le dimissioni di Nicola Zingaretti non mi lasciano indifferente. Seguo con rispetto e non intendo commentare le dinamiche di vita interna del Partito Democratico. Ma rimango dispiaciuto per questa decisione, evidentemente sofferta.
Non avevo avuto occasione, prima della formazione del governo precedente, di conoscerlo. Successivamente, ho avuto la possibilità di confrontarmi con lui molto spesso, in particolare dopo lo scoppio della pandemia. Ho così conosciuto e apprezzato un leader solido e leale, che è riuscito a condividere, anche nei passaggi più critici, la visione del bene superiore della collettività.»
Giuseppe Conte
Queste le parole che Giuseppe Conte condivide sul suo profilo Facebook. Andrea Orlando, il vicesegretario, ha invece affermato riguardo le dimissioni di Nicola Zingaretti: «Credo che la sua scelta implichi e richieda uno scatto e una risposta unitaria, e unitariamente bisogna chiedergli di ripensare la sua decisione. Il Pd ha bisogno di un punto di riferimento per affrontare le sfide e le battaglie che ci sono. Credo che dovremo fare tutti il possibile perché ci ripensi».
Della stessa opinione è Goffredo Bettina, che scrive: «La decisione di Nicola Zingaretti mi addolora. Ne comprendo le ragioni. Spero ci sia lo spazio per un ripensamento. Il Partito Democratico ha bisogno della sua onestà, passione e intelligenza politica». Dario Franceschini invece invita tutte le correnti interne del partito alla responsabilità: «Abbiamo sulle spalle non solo il destino del PD ma una responsabilità più grande nei confronti di un Paese in piena pandemia. Il gesto di Nicola Zingaretti impone a tutti di accantonare ogni conflittualità interna, ricomponendo una unità vera del partito attorno alla sua guida».
L’ex ministro Francesco Boccia gli chiede, insieme a tanti altri, di ripensarci: «Nel momento più drammatico della storia recente del Paese e nel momento più difficile della storia del Partito democratico, Nicola Zingaretti è stato un faro sia per il governo che per il Pd. Credo che nessuno possa mettere in dubbio fatti oggettivi, oltre alla sua serietà e alla sua lealtà verso la comunità dem. E penso che l’Assemblea nazionale abbia una sola strada: chiedergli di restare segretario del Pd che, grazie alla sua guida, è uscito da uno dei periodi più bui della sua storia».
Luigi Di Maio, Vito Crimi, Stefano Fassina, Enrico Letta, sono tantissime le persone che hanno espresso un pensiero sul post di dimissioni di Nicola Zingaretti. Persino Matteo Salvini ha scritto un tweet con #Zingaretti, ma probabilmente lo ha fatto solamente perché era in tendenza, dato che lo ha utilizzato per fare la sua solita propaganda.
Nicola Zingaretti si dimette: le opinioni su Twitter
Su Nicola Zingaretti hanno scritto tantissime persone su Twitter, noi abbiamo scelto i tweet più popolari, ma sicuramente, anche mentre noi scrivevamo quest’articolo, molte persone avranno detto la propria opinione a riguardo.
Tutto si può dire, ma non che i primi 2 mesi del 2021 non abbiano prodotto grosse novità nella politica italiana #Zingaretti
— Lorenzo Pregliasco (@lorepregliasco) March 4, 2021
L’essersi rotto i coglioni è la cosa più di sinistra e politicamente rilevante della gestione #Zingaretti. Rispetto. #4marzo
— Luca Bottura (@bravimabasta) March 4, 2021
Il candidato a segretario del PD che vorrà il mio voto, dovrà dimostrare di non aver mai preso neanche un caffè con Renzi.#zingaretti
— Tina Mastri (@MastriTina) March 4, 2021
#zingaretti ha annunciato le #dimissioni. immediata la solidarietà da parte di Barbara d’Urso
— comesefosseantani (@meriadocco) March 4, 2021
Barbara D’Urso ha appena twittato : «@nzingaretti in un partito che tratta argomenti molto diversi tra loro hai portato la voce della politica alle persone. Ce n’era bisogno!”.#zingaretti
— Selvaggia Lucarelli (@stanzaselvaggia) March 4, 2021
a me #Zingaretti mi piaceva e non ditemi che “a me mi” non si dice. Ce lo so.
— SabinaGuzzanti (@SabinaGuzzanti) March 4, 2021
In Italia #Zingaretti si è dimesso da segretario “perchè è una vergogma che nel Pd si parli solo di poltrone”.
— Emiliano Fittipaldi (@emifittipaldi) March 4, 2021
In Arabia Saudita #Renzi resta incollato alla poltrona da 80mila dollari l’anno garantitagli da Bin Salman.
Sarà una scelta sbagliata, ma io preferisco la prima. E voi?
Nemmeno il più sfegatato fan di Renzi poteva pensare che facendo dimettere due ministre avrebbe causato la caduta di Conte, la liquefazione dei grillini e le dimissioni di #Zingaretti.
— Gian Mario Giua (@gmgiua) March 4, 2021
Nicola #Zingaretti ci ripensi, l’assemblea del @pdnetwork respinga le dimissioni del segretario. Ci ripensino anche quelli che, in queste ore, hanno logorato il Pd. Siamo in gran tempesta, serve un nocchiero e un equipaggio. Anche per discutere, insieme, di come cambiare a fondo.
— Peppe Provenzano (@peppeprovenzano) March 4, 2021
Dopo otto anni non hanno ancora capito che renzi è un guastatore, distrugge tutto quello a cui si avvicina.
— Cristina Correani (@Moonlightshad1) March 4, 2021
Il pd ha voluto tenersi nel partito i fedelissimi dell’ex e questi sono i risultati.
Ma loro sono quelli bravi perché non cacciano nessuno.#Zingaretti
Per salvare il PD, serve un fronte antirenziano!
— la manina (@La_manina__) March 4, 2021
Vanno stanati, isolati, messi alle strette, costretti ad uscire.
Adesso più che mai occorre combattere, resistere!
Non possiamo lasciargli riprendere il partito!#Zingaretti
E voi, cosa ne pensate? Pensate che Nicola Zingaretti tornerà sui suoi passi o che le sue dimissioni siano ormai ufficiali?
Giulia, 26 anni, laureata in Filologia Italiana con una tesi sull’italiano standard e neostandard, “paladina delle cause perse” e studentessa di Didattica dell’Italiano Lingua non materna. Presidente di ESN Perugia e volontaria di Univox. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche.
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