Tramite un articolo di Variety veniamo a conoscenza dei progetti di Netflix riguardo le produzioni in Italia. La notizia più importante è, però, che la piattaforma di streaming online più utilizzata in Italia ha deciso di aprire una vera e propria base nella nostra capitale, a Roma, nella seconda metà del 2021, in modo da produrre ancora più i contenuti originali Netflix italiani entro il 2022.
In realtà, la notizia dell’apertura di una sede nella nostra bella Roma risale a un anno fa, tuttavia, a causa della pandemia di Covid-19, è stata rimandata fino a quest’anno. Ora, però, Netflix ha deciso anche quale sarà la sua sede: un edificio neoclassico nel centro di Roma, il Villino Rattazzi, vicino all’Ambasciata Americana e all’iconica Via Veneto. Insomma, una sede adatta al colosso dello streaming.
Netflix apre una sede a Roma
Eleonora Andretta, VP delle serie originali italiane, ha affermato «siamo lieti di aver trovato la nostra casa italiana a Roma. È la prova tangibile del nostro ambizioso impegno, e segna un punto di svolta nella nostra avventura in questo paese. Essere fisicamente presenti in Italia per Netflix significherà la piena intenzione di espandere e consolidare una rete di rapporti, essere aperti a idee e progetti, e in breve rappresentare un’opportunità ancora più grande per la comunità creativa e produttiva italiana».
Questa non può che essere una notizia lieta, soprattutto considerando che serie tv e film italiani sono molto inferiori numericamente se paragonati a quelli francesi o spagnoli. Nel 2020 abbiamo avuto cinque produzioni italiane: Curon, Luna Nera, Suburra, Baby e Summertime, mentre nel 2021 dovrebbero essere otto, tra cui Zero, Fedeltà, Luna Park e Guida astrologica per cuori infranti. Dell’ultimo, le riprese sono appena iniziate.
L’anno prossimo si pensa anche a un eventuale adattamento di La vita bugiarda degli adulti di Elena Ferrante, prodotta dalla Fandango di Domenico Procacci e la cui uscita è prevista per il prossimo anno. Dobbiamo sperare che queste serie portino giustizia alla nostra Italia e non siano l’ennesimo prodotto trash (come Baby che, per quanto dovesse raccontare qualcosa di serio e fosse ispirato a una storia realmente accaduta, è stato romanzato così tanto che purtroppo è scaturito nel trash).
Voi cosa ne pensate? Ritenete che sia una cosa positiva il fatto che Netflix voglia coinvolgere di più l’Italia nelle produzioni originali, o pensate che ne uscirà solo del trash?
Giulia, 25 anni, laureata in Lettere Classiche, “paladina delle cause perse” e studentessa di Filologia Italiana. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche.
Instagram: @murderskitty