Il finale perfetto di Manifest [ALERT MAJOR SPOILER]

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[ALERT MAJOR SPOILER DELLA QUARTA E ULTIMA STAGIONE E DELL’ULTIMO EPISODIO DI MANIFEST]

Poche volte una serie tv mi ha lasciata così in pace con me stessa, soprattutto poche volte una serie tv Netflix mi ha concesso un finale, dato che la piattaforma è abituata a cancellare tutte le serie che mi appassionano e che non sono mainstream (quelle le allunga finché non cominciano a fare schifo). Se la prima parte della quarta stagione di Manifest mi aveva fatto un po’ storcere il naso, facendomela vedere giusto per affetto nei confronti dei personaggi e perché dovevo sapere come andava a finire, questa seconda parte e in particolare quest’ultimo episodio sono stato l’epilogo perfetto.

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Cast di Manifest

Partiamo dal principio. Manifest è una serie tv soprannaturale ideata da Jeff Rake che firma e produce gli episodi. Tra gli altri produttori esecutivi troviamo Jackie Levine e Len Goldstein. Il cast principale è composto da Melissa Roxburgh, Josh Dallas, J.R. Ramirez, Luna Blaise, Ty Doran, Parveen Kaur, Matt Long, Holly Taylor e Daryl Edwards, ma nel corso della serie, per tutte le altre stagioni, abbiamo avuto anche Athena Karkanis e Jack Messina, che sono stati personaggi fondamentale per la trama. Altri attori con un ruolo anche in questa stagione sono Ellen Temaki e Garrett Wareing.

La serie parla di un misterioso volo, l’828 della Montego Air, che è scomparso per ben cinque anni ed è poi tornato all’improvviso senza che però i passeggeri siano invecchiati di una virgola, e soprattutto senza che nessuno dell’equipaggio e dei passeggeri si sia accorto del tempo trascorso. Una volta atterrati, i passeggeri iniziano ad essere tormentati da alcune “chiamate“, quelle che per i diretti interessati sembrerebbero delle opere a fin di bene. Queste si manifestano, infatti, attraverso la voce di chi le subisce come fosse un invito ad aiutare qualcuno che ha bisogno di aiuto, ma sotto forma di ordine.

Man mano che le stagioni vanno avanti, scopriamo sempre nuovi segreti e fatti ancora più inspiegabili, nodi che poi si scioglieranno nella stagione finale, dove la data di morte si avvicina sempre più e quindi i passeggeri cercano con sempre maggiore disperazione un modo per sopravvivere. Riusciranno i nostri eroi a riprendere in mano le proprie vite e soprattutto a riabilitare il proprio nome?

Cosa succede in Manifest 4: il nostro commento [CON SPOILER]

A me, personalmente, il finale di Manifest è piaciuto. Hanno lasciato diversi buchi e domande nella mia testa? Assolutamente sì, ma considerando che le stagioni sarebbero dovute essere sei e Netflix ha deciso di ridurle a due, direi che ci è anche andata bene perché abbiamo avuto il nostro lieto fine e non siamo stati lasciati a bocca asciutta. Soprattutto perché il personaggio più odiato di tutta la serie è ufficialmente morto e non ha avuto la pagliacciata della redenzione.

Inizierei da Cal, il vero prescelto. Da ormai la prima metà della quarta stagione Cal è diventato grande, non è più il bambino a cui è stata rubata l’infanzia che avevamo imparato ad apprezzare. È cresciuto e per questo si deve nascondere, in quanto è l’unico a essere realmente libero. Tutta la sua famiglia, e tutto il resto del volo, è infatti prigioniero in una struttura governativa che indaga sul fenomeno dell’828 e li tratta come dei veri e propri prigionieri. Ma Cal no, e per questo, insieme alla sorella, ha la responsabilità di indagare dall’esterno.

Cal è solo. È personalmente questa l’impressione che ho avuto. La madre è morta e, in un certo senso, lui si sente colpevole in quanto è lui che ha fatto entrare in casa Angelina. Il padre è rinchiuso, e le due sorelle scelgono di andare a rinchiudersi insieme a lui. La zia è sparita e si sente colpevole anche per la morte del marito, in quanto si è sacrificato per lui. Diciamo che Cal non ha proprio le attenzioni della sua famiglia… Finché non si sacrifica. Persino quando muore non mi è sembrato che la sorella gemella ci abbia versato troppe lacrime, ed è una cosa assurda.

A proposito di Olive, lei resta geniale come al solito. Una ragazza, ormai adulta, che sceglie la propria strada, fa le proprie scelte e quanto eravamo felici per l’happy ending con TJ? Peccato che, però, siano letteralmente gli unici a non finire insieme, ma almeno tutti hanno indietro i propri familiari, incluse le madri perdute. Sembra che gli scrittori, nonostante letteralmente la relazione fra gli attori di Michaela e Jared, abbiano deciso che loro non erano destinati a stare insieme, e quindi Jared finisce con Drea (che comunque non dispiace) mentre Michaela si ricongiunge con il marito. Tutto, in un certo senso, è collegato. Tutti erano presenti il giorno in cui l’828 sarebbe dovuto atterrare.

Angelina muore. Non dirò di aver provato pena nei suoi confronti, perché non c’è stata una singola cosa giusta che abbia fatto o detto nel corso di tutte le stagioni, è stata letteralmente il villain di Manifest ancor di più del governo che li ha rinchiusi in una struttura lasciandoli a morire (perché prima o poi le provviste sarebbero finite). In molti probabilmente si aspettavano una redenzione da parte sua, ma sono contenta che non abbiano scelto questa linea in quanto sarebbe stato davvero forzato, considerando quanto credeva nel suo essere un angelo.

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Angelina di Manifest

Dispiace però come non ci siano più i rapporti che si erano creati non dico fra i passeggeri (in quanto loro ricordano e magari un modo per rimanere in contatto lo trovano) ma fra i passeggeri e chi li ha aiutati. Oltre ai già citati Olive e TJ che magari in futuro (molto futuro visto che lei è ancora una bambina, mi auguro) troveranno il modo di reincontrarsi se sono davvero anime gemelle, soprattutto citerei il rapporto fra Ben e Vance, che non ricorda tutta l’altra linea temporale e quindi non ricorda minimamente della sua amicizia con Ben.

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Manifest 4

Meraviglioso però il finale: ammetto, per un momento, di aver pensato che semplicemente i passeggeri che esplodevano andavano all’Inferno mentre quelli che riuscivano a sopravvivere finivano in Paradiso (la luce molto bianca, l’angelo della morte, diciamo che mi hanno un po’ ingannata), ma personalmente sono anche felice che siano in vita e che quindi abbiano avuto una seconda possibilità. Perché alla fine dei conti è di questo che parla Manifest: di avere una seconda possibilità… Anche se noi non ne avremo una per avere le risposte che meritiamo.

Ad esempio: perché proprio l’828 e perché tutta questa scelta? Stavano per morire e semplicemente hanno avuto una seconda possibilità oppure doveva andare così e basta? E poi… Come giustificheranno la scomparsa dei passeggeri che sono esplosi insieme all’aereo? Hanno fato il check-in, sono saliti sul volo… E poi non sono più scesi. Come è possibile giustificare una cosa del genere? E ancora… Che fine ha fatto la realtà che hanno vissuto, con le chiamate, Olive grande e Eden? Ma soprattutto: davvero Netflix aveva un budget così basso per il CGI di Cal bambino e per tutti gli effetti speciali?

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