La fantastica signora Maisel 4: recensione episodio 3-4

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Torniamo questa settimana con la recensione dei due nuovi episodi della quarta stagione de La Fantastica signora Maisel, serie tv disponibile su Prime Video. Al momento sono usciti i primi quattro episodi che vengono pubblicati due a due con cadenza settimanale. I prossimi due saranno, quindi, il 4 marzo e, infine, gli ultimi due l’11 marzo, per un totale di otto splendidi episodi. Ma dov’eravamo rimasti? Partiamo dal principio, ovvero dalla trama e dalla sinossi dei primi due episodi.

Miriam “Midge” Maisel è una casalinga ebrea che vive a New York nel 1958. Suo marito Joel tenta, con scarso successo, di esibirsi come comico. Midge aiuta Joel fornendo dei riscontri positivi sui suoi spettacoli. Una sera, guardando uno show comico in televisione, scopre che Joel ha rubato una battuta a Bob Newhart, Joel si giustifica dicendo che è alle prime armi, che tutti i comici rubano degli spettacoli.

Una notte, dopo una prestazione sul palco particolarmente malriuscita e con in più una coppia di amici a far da spettatori, Joel confessa a Midge che ha una relazione con la sua segretaria e la lascia. Midge va dalla sua famiglia per chiedere sostegno, ma riceve soprattutto critiche per la sua scelta di aver sposato Joel.

Dopo essersi ubriacata, Midge torna nel Comedy Club dove Joel si esibiva di solito, improvvisa uno spettacolo su quanto fosse accaduto quella sera che riscuote immediati applausi e, in preda ai fumi dell’alcool, mostra il seno a dimostrazione di quanto sia ancora una donna attraente. Viene immediatamente arrestata e portata in carcere per atti osceni in luogo pubblico. La mattina seguente, al suo rilascio, incontra il comico Lenny Bruce, anch’egli in fase di scarcerazione. Bruce avverte Midge che l’ambiente della comicità è tremendo, ma Midge prende la sua opinione come un incoraggiamento e si riunisce con Susie, una dipendente del Comedy Club, per affinare il suo pezzo comico.

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La fantastica signora Maisel

Alcune esibizioni della Fantastica signora Maisel sono davvero iconiche, da guardare più e più volte e ridere ogni volta, ma anche da fermarsi e ragionare. E piano piano che Midge prende più confidenza non solo con se stessa e con le parole che dice, noi insieme a lei cominciamo a capire il personaggio e anche l’epoca in cui sta vivendo, che è molto diversa da quella in cui viviamo oggi ma che la protagonista comincia a rivoluzionare. Partendo da questo presupposto, vediamo i due nuovi episodi della quarta stagione, tenendo anche in considerazione che Midge stava per raggiungere l’apice della sua carriera, ma è inevitabilmente crollata.

«Dopo essere stata cacciata dal tour di Shy Baldwin, Midge elabora un nuovo piano. Joel ha troppo successo e questo diventa un problema. Susie trova un modo creativo per avere i soldi che le servono». (episodio 1)

«Midge invita Abe e Rose a cena. Shirley cerca di trovare una nuova moglie per Joel. Un’inaspettata corsa in taxi porta nuove opportunità». (episodio 2)

La fantastica signora Maisel 4: recensione EPISODI 3 e 4

Siamo rimasti quando a Midge si accende una lampadina mentre si trova in un night club, pensando di poter cominciare a fare la comica proprio in quel luogo, in quanto il comico che c’era prima avrebbe lasciato il posto proprio quella sera. In questi due nuovi episodi vediamo nuovamente la nostra Miriam che fa la Miriam, ovvero cerca di cambiare il suo posto di lavoro rendendolo migliore e probabilmente anche più adatto a delle donne, mentre intanto gestisce anche la sua vita privata, frequentando delle persone.

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La fantastica signora Maisel

Midge ovviamente si trova alle prese con il nuovo lavoro, davanti a un pubblico abituato non solo a un comico uomo ma anche a vedere sul palco delle donne che si spogliano e basta. Lei, invece, donna, parla, parla, parla e li critica anche. All’inizio è difficile, si trova a dover affrontare questa situazione nuova, ma conosciamo la fantastica signora Maisel: non si arrende, e infatti alla fine riesce a gestire il palco. Tra l’altro, ritrova una vecchia conoscenza… con cui noi la shippiamo tanto.

Tuttavia, c’è da dire che nel terzo episodio il vero protagonista, forse per la prima volta, non è la fantastica signora Maisel bensì Suzie, che si trova a dover affrontare un lutto. A morire è il suo coinquilino e amico, a cui probabilmente non si era resa conto di voler tanto bene proprio finché non è morto. Suzie non riesce ad affrontare la morte dell’uomo, e scopriamo, insieme a lei, molti dettagli della vita di quel personaggio marginale ma che ha vissuto per davvero. Soprattutto, scopriamo anche che dietro al burbero atteggiamento c’era una persona fiera della stessa fantastica signora Maisel.

Alla fine dell’episodio poi Suzie arriva anche a fare una scelta importante per la sua carriera da manager. Vediamo poi l’allegra famigliola vivere nuovamente tutta insieme (tranne l’ex marito), con Suzie stessa che continua a portare avanti la sua vita, infastidendo la famiglia che però cerca di farla ambientare e non darle fastidio in questo momento delicato. Dei due episodi è anche importante la parte sul razzismo nei confronti degli asiatici che Joel deve affrontare insieme alla sua compagna, e che per questo non riesce a presentare alla sua famiglia, sebbene vorrebbe.

Abe invece è attaccato dalla comunità in quanto non ha scritto un bell’articolo sul musical di un ragazzo ebreo e tutti si aspettavano che, facendo parte della comunità, avrebbe scritto un articolo positivo e non pieno di critiche oneste. Si unisce anche Asher, un amico del padre della fantastica signora Maisel, molto arrabbiato per quell’articolo in quanto lo ha messo nei guai con la legge. In conclusione, comunque, sono due begli articoli e aspettiamo con tanta ansia i prossimi due.

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La fantastica signora Maisel

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