Natale con i Krampus – Una Tazza D’horror #39

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Avrete già avuto modo di sentir pronunciare il loro nome, magari anche di assistere alla loro comparsa: i Krampus non sono altro che orridi diavoli che accompagnano una tradizione secolare, vivida più che mai nei giorni che precedono il Santo Natale. In questo episodio di “Una Tazza D’horror” ripercorreremo assieme la loro storia.

Natale con i Krampus

C’era una volta un gruppo di giovanotti un poco pestiferi che andavano spaventando la brava gente. Questi ragazzi vivevano in piccoli villaggi di montagna, e si divertivano a derubare i loro compaesani delle loro provviste, in un periodo già di per sé molto difficile, vista la carestia e l’inverno incombente. Questa sciagura veniva perpetuata con il vantaggio di pellicce di piume, pelli e corna d’animale a nascondere le fattezze dei ragazzi, impossibili da riconoscere.

Dopo un po’ di tempo, però, i giovani si accorsero di una figura in mezzo a loro, che di umano aveva ben poco: un demone, di fatto e di aspetto, si aggirava tra loro, approfittando delle loro malefatte per portare il male per il paese. L’orrido personaggio venne smascherato solo dalle sue zampe a forma di zoccolo di capra.

Venne così chiamato il vescovo Nicola (divenuto solo più tardi santo) per esorcizzare lo spirito demoniaco. Compiuto il suo dovere, il demone dovette rimanere alle sue dipese, mentre ogni anno, in ricordo di tale episodio, nel giorno della vigilia di San Nicola, i ragazzi si travestono da spaventose creature non più per derubare la brava gente, ma per “punire i bambini cattivi.

Fonte: Bambini e topi

Questa leggenda riflette la mitologia delle zone europee germanofone principalmente, diventando una tradizione di estrema popolarità così anche nel Trentino Alto-Adige. Il mese di dicembre non manca di feste e sfilate nate più di cinquecento anni fa, in onore di tale storia, a celebrare la reincarnazione di San Nicola, colui che ha sconfitto il male. La figura dei Krampus, quindi, appartiene ad una mitologia cristiana, e la loro manifestazione si lega anche al solstizio d’inverno.

I riti celebrativi mostrano un iter ben preciso: San Nicola viene visto sfilare sopra di un carro, intento a regalare dolcetti ai bambini buoni, mentre a seguire compaiono i Krampus, armati di fruste di ramoscelli e catene. Alla presenza del santo dalla barba bianca (da qui nasce anche la leggenda di Babbo Natale!) la mandria di demoni inferociti non può aizzarsi contro la folla, soltanto agire per provocazioni, ma una volta lasciati i costuditi possono riverse le loro ire contro adulti e piccini.

Oggi vi sono intere manifestazioni a loro dedicate, mentre è possibile ritrovarseli in strada a tarda notte pronti ad aggrapparsi alle proprie macchine. Già accaduto, infatti, che alcuni Krampus – uomini travestiti da questi peculiari mostri, si intende – venissero aggrediti con calci e sassate durante una sfilata a Trento, mentre non tutti gli automobilisti notturni sono contenti di incrociarne lo sguardo attraverso il loro parabrezza.

Fonte: Corriere della Sera

Questi demoni inquietanti sfilano con maschere spaventose, vesti sudice e campanacci al collo. Si tratta di una tradizione consolidata, di cui è possibile ammirarne la passione e il lavoro proprio in questo mese. Attenzione però, nessun Krampus dovrà mai perdere la sua maschera, o vedersela strappata dal pubblico, se non vuole essere vittima di un’amara umiliazione. Si tratta infatti di un simbolo di orgoglio per questi spiriti maligni.

Coloro che vogliono candidarsi al ruolo di Krampus, inoltre, devono soddisfare requisiti ben precisi: le donne non sono ammesse (te pareva), e gli uomini devono essere scapoli. Spesso si richiede anche di essere nati e cresciuti nel paesino in cui si terrà la manifestazione.

Insomma, se girate per le strade del paesaggio alpino, prestate un occhio di riguardo a chi potreste trovare sul vostro cammino.

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Fonte: Il Trentino dei Bambini

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