Hannibal Lecter, una storia vera? – Una Tazza D’horror #41

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Chi ha letto i romanzi, seviziato l’intera filmografia, fatto binge watching della serie televisiva conosce molto bene la figura di Hannibal Lecter, ma rimane pur sempre un personaggio fittizio. Eppure in questo episodio di “Una Tazza D’horror” vi racconterò la storia del Dottor Alfredo Balli Trevino, una storia vera da cui tutto ha tratto origine.

Hannibal Lecter, una storia vera?

Il personaggio di Hannibal Lecter viene partorito dalla mente geniale dello scrittore e giornalista Thomas Harris. Si mostra come un affascinante medico psichiatra, esperto di criminologia, nascondendo la sua vera natura di killer seriale: le sue vittime sono rese parte di una scenografia artistica che ne caratterizza la firma, mentre organi e parti del corpo soddisfano la fame di carne umana. “Hannibal the Cannibal“, questo è il suo soprannome, anche se l’aspetto di assassino antropofago è da imputare solo all’immaginazione di Harris.

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Fonte: Gamesurf

Ma Thomas non diede vita al protagonista dei suoi più celebri romanzi senza la giusta ispirazione. Si trovava a Nuevo Leon, in Messico, quando dovette occuparsi di un pezzo per la rivista Argosy, un’intervista con il criminale Dykes Askew Simmons, tenuto prigioniero al penitenziario Topo Chico.

Simmons era stato giudicato colpevole di un triplice omicidio. Con l’aiuto di una guardia della prigione in cui era rinchiuso aveva architettato un piano per darsi alla fuga. Quest’ultima, una volta ottenuta la somma di denaro pattuita, tradì l’accordo stipulato con Simmons e sparò all’assassino che correva verso la libertà.

A salvargli la vita fu il già citato Alfredo Balli Trevino, anche lui detenuto al Topo Chico. Trevino riuscì ad arrestare l’emorragia e a stabilizzare la ferita, sfruttando le sue competenze mediche. Così Harris iniziò ad interessarsi alla misteriosa figura, domandando un’intervista.

Alfredo era stato arrestato e rinchiuso nel penitenziario dopo essere stato condannato per l’uccisione del suo fidanzato, Jesus Castillo Rangel. L’amato, durante un litigio, avrebbe colpito il Dottore con un cacciavite, e questo gli avrebbe somministrato un anestetico. Trascinato il corpo di Rangel nella vasca da bagno, gli avrebbe successivamente tagliato la gola, procedendo a drenare il sangue dal corpo. Avrebbe proseguito tagliando pezzo dopo pezzo le forme di Rangel, distribuendole in una scatola. L’intento era quello di nascondere le prove del crimine nella fattoria di un parente, ma prima di poter sotterrare il misfatto venne scoperto e denunciato.

L’attrazione del crimine deriva, secondo Harris, dall’eleganza con la quale Trevino riportò alla memoria la tragica vicenda, raccontata per la delizia della penna del giornalista. Una volta rilasciato, l’uomo continuò ad esercitare la professione di medico presso le famiglie più bisognose. Nel frattempo Thomas Harris aveva già provveduto a elevare il personaggio di Hannibal Lecter anche nel mondo dello spettacolo.

Fonte: Wikipedia

A rendergli giustizia fu infatti l’attore Anthony Hopkins, che con la sua interpretazione si classificò sesto tra i “cento più grandi cattivi di sempre” secondo Wizard, e primo tra i “cento più grandi cattivi cinematografici” per l’American Film Institute.

È un mostro. Uno psicopatico puro. È così raro catturarne uno vivo. Dal punto di vista scientifico, Lecter è il nostro elemento più prezioso“, proferì Friedrick Chilton a Clarice Starling, riferendosi a Hannibal.

Hannibal Lecter è una figura enigmatica, macabra, che suscita ribrezzo per i suoi crimini, ma anche ammirazione per la sua arte. Ogni opera in cui è stato ritratto continua a proporre nuove chiavi di lettura, senza annoiare il suo pubblico, in bilico tra il disgusto delle sue azioni e l’interesse per la mente di un uomo che si è pensato (e ha agito) come un Dio. Questo, però, dopo essere stato ingannato a cibarsi dei resti della piccola Mischa, sua sorella minore, confuso dalla fame e dal freddo, vittima di una prigionia che vede responsabile solo il regime nazista.

Fonte: CultWeb.it

E con questo, buon compleanno Dottor Lecter.

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