Giorgia Meloni: la destra italiana “ha consegnato il fascismo alla storia”, ma nel logo di FDI c’è ancora la fiamma fascista

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Ieri sera Giorgia Meloni ha pubblicato un video in tre lingue, francese, inglese e spagnolo, con i sottotitoli in italiano, in cui ha risposto alla stampa estera che l’ha fortemente criticata nelle ultime settimane, in quanto il suo partito è stato descritto come «un pericolo per la democrazia, per la stabilità italiana, europea e internazionale». Ma per lei è completamente sbagliato, in quanto Fratelli d’Italia è solamente «il partito politico dei conservatori italiani», che non ha nulla a che fare con il fascismo. Insomma, non fatevi ingannare dalla fiamma fascista nel logo.

Giorgia Meloni è molto impegnata sull’opinione che il pubblico esteri pensi di lei e del suo partito, perché se gli italiani dimenticano molto facilmente, le persone all’estero sembrano non farlo. Nelle ultime settimane sono arrivate critiche persino dal New York Times che il 22 luglio ha scritto che «il futuro è l’Italia, ed è desolante», parlando esplicitante di Giorgia Meloni e del fascismo, citando anche del discorso omofobico, islamofobico, razzista e persino contro il diritto all’aborto, che la leader di Fratelli d’Italia ha fatto durante un comizio con Vox.

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«Sì alla famiglia naturale, no alla lobby LGBT! Sì all’identità sessuale, no all’ideologia gender! Sì alla cultura della vita. No all’abisso della morte. Sì all’universalità della Croce. No alla violenza dell’Islamismo. Sì ai confini sicuri. No all’immigrazione di massa. Sì al lavoro della nostra gente. No alla grande finanza internazionale», ha detto Giorgia Meloni, fra gli applausi degli spagnoli sostenitori di Vox. Disse anche qualcosa contro l’ideologia gender (ricordate quando disse di non sapere cosa fosse?), pensate un po’.

Ma lei non si definisce omofoba, addirittura in un’intervista disse che è falso e verificabile perché io faccio politica da trent’anni e in tutto il mio percorso non si trovano parole omofobe. Certe etichette si affibbiano alle persone per non doversi mettere a confronto» e con La Stampa, avendo l’occasione di poter ritirare le sue parole, ha deciso semplicemente che avrebbe cambiato «il tono, non il contenuto, perché quelle sono cose che ho detto molte volte. Quando dici cose decise vanno dette con un altro tono». Aggiunge anche che lei è contro «la lobby» che «non è la comunità omosessuale, sono cose diverse».

Il discorso di Giorgia Meloni per piacere all’estero

Giorgia Meloni nel video pubblicato su Twitter e sui suoi diversi social in tre lingue diverse (con una fluidità pazzesca, questo voglio dirlo, nulla che abbia a che fare con l’inglese di Matteo Renzi), ha detto diverse cose. In particolare, però, quello che fa stupire è la parte in cui parla di come «la destra italiana ha consegnato il fascismo alla storia ormai da decenni, condannando senza ambiguità la privazione della democrazia e le infami leggi anti-ebraiche. E senza ambiguità è ovviamente anche la nostra condanna del nazismo e del comunismo, l’unica delle ideologie totalitarie del XX secolo che è ancora al potere in alcune nazioni».

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Perché ci fa stupire? Perché solo lo scorso anno è venuta fuori l’inchiesta di FanPage su diversi membri di Fratelli d’Italia che frequentavano ambienti di estrema destra, con saluti fascisti e diverse citazioni, tutto ovviamente documentato tramite video. Un esempio è l’avvocato e candidata al consiglio comunale Chiara Valcepina, definita dal “Barone Nero” (Roberto Jonghi Lavarini. noto per fare parte di vari gruppi neofascisti) come una «patriota fra i patrioti, poi anche candidata», sottolineando che potrebbe «usare un altro termine al posto di patriota».

Ai tempi Giorgia Meloni disse di non crederci (c’erano letteralmente video e audio) e in un comunicato stampa il partito scrivve che «Fratelli d’Italia chiederà alla testata Fanpage e alla redazione della trasmissione ‘Piazza Pulita’ su La 7 di ottenere il girato integrale, senza tagli o manomissioni, del video mandato in onda questa sera, in modo da poter valutare compiutamente eventuali responsabilità di esponenti di Fdi anche in relazione ai contatti con persone da tempo estranee a Fdi proprio in ragione delle loro posizioni incompatibili con quelle del nostro movimento». Solo che i video non erano tagliati, si comprendevano benissimo.

Ma non solo. Oggi Fratelli d’Italia vanta diversi politici che un tempo facevano parte del Movimento Sociale Italiano, per chi non lo sapesse, erede del partito fascista. Basti pensare che nel logo del partito di Giorgia Meloni c’è ancora la fiamma tricolore un tempo identificativo del MSI. Interessante è l’articolo del Domani, in cui il giornalista Davide Maria De Luca parla della fiamma neofascista che vediamo dal Movimento Socialista Italiano al Fratelli d’Italia, che si era spenta con Berlusconi ma che si riaccende proprio con Giorgia Meloni.

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Tornando al discorso di quest’ultima, aggiunge anche di aver «letto che la vittoria di Fratelli d’Italia alle elezioni di settembre comporterebbe un disastro, che porterebbe a una svolta autoritaria, all’uscita dell’Italia dall’Euro e altre sciocchezze di questo genere. Niente di tutto ciò è vero, ma so benissimo che questi articoli vengono ispirati dal potente circuito mediatico della sinistra». Probabilmente però Giorgia Meloni, che candida Caio e Rachele Mussolini, si è dimenticata che all’estero la conoscono fin troppo bene per le sue alleanze, come quella con Viktor Orbán.

In tutto il video, comunque, si giustifica, accusa la sinistra (soprattutto quella italiana) perché ha governato senza una vera e propria vittoria elettorale, dicendo anche di condividere «valori ed esperienze con i Tories britannici, con i Repubblicani statunitensi e il Likud israeliano», condannando anche «senza se e senza ma la brutale aggressione russa all’Ucraina», distaccandosi quindi dai vari rapporti con la Russia degli alleati di destra Matteo Salvini e Silvio Berlusconi. Ma questo sarà davvero abbastanza per far abboccare la stampa estera?

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