Statua per George Floyd vandalizzata a New York

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Proprio mentre la nazionale italiana annuncia che si rifiuta di inginocchiarsi per il movimento Black Lives Matter, veniamo a conoscenza che a New York un gruppo suprematista bianco americano ha vandalizzato la statua di George Floyd, imbrattando il volto con vernice nera e sporcando anche la base in cui c’erano scritte delle frasi dedicate all’uomo morto lo scorso anno. Proprio alla base, i vandali hanno scritto Patriotfront, che è un gruppo suprematista bianco americano, su cui adesso si indagherà per scoprire chi sono i quattro colpevoli.

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La statua per George Floyd prima che fosse vandalizzata
Fonte: Twitter

#iononmiinginocchio è stato in tendenza per ore intere, oserei dire anche per più di un giorno. I nazionalisti, i bandierini, insomma le persone di destra hanno espresso il loro sostegno alla nazionale italiana che ha deciso di non inginocchiarsi per un movimento che include una moltitudine di persone tra cui anche bambini e ragazzini che vengono uccisi per il colore della loro pelle.

Lo hanno fatto con la solita faccia tosta, quella di chi si sente superiore e fa di tutta l’erba un fascio, perché se un nero ha fatto una rapina, allora tutti i neri sono ladri. Per fortuna il mondo non funziona così, altrimenti tutti i bianchi sarebbe delle persone crudeli (e anticattoliche, visto che la Bibbia non insegna questo!).

In ogni caso, mentre sui social l’Italia testimonia ancora una volta di schierarsi dalla parte sbagliata e di non fare nulla per cercare di migliorare il mondo in meglio (“inginocchiandosi non si cambia il mondo”: no, certo, ma si manda un messaggio, e considerando quante sono le persone che seguono il calcio, sarebbe stato un grande messaggio), la statua di George Floyd che è stato assassinato da un poliziotto mentre urlava con quella poca aria che gli era rimasta di non riuscire a respirare, nonostante fosse già a terra e ammanettato, è stata vandalizzata dai soliti maschi bianchi eterosessuali e cisgender (oh santo Cielo, lo sappiamo che non siete tutti così).

George Floyd: statua vandalizzata a New York

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Fonte: Twitter

Era stata inaugurata da pochissimo la statua con il volto di George Floyd, che nell’ultimo anno è divenuto, non per sua scelta, il volto della lotta contro il razzismo negli USA e un po’ in tutto il modo. Si trovava a Brooklyn, sulla base c’erano diverse frasi dedicate all’uomo assassinato che sono state coperte da vernice nera, stessa vernice usata anche per il volto dell’uomo. Patriotfront c’è scritto al post delle frasi. Chi sono i Patriot Front? Sono degli uomini, bianchi, etero e cisgender, suprematisti bianchi americani, ovviamente neofascisti e neonazisti, e anche fieri di esserlo.

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La statua per George Floyd dopo essere stata vandalizzata dai neonazisti e neofascisti
Fonte: Twitter

Il patriottismo non è sbagliato. È giusto essere orgogliosi della propria patria. È giusto essere fieri del luogo dove siamo nati. Tuttavia, il patriottismo di cui si fanno portatori gli uomini di questo gruppo è più un patriottismo estremista che vuole cacciare e uccidere tutti gli “intrusi“, quando, ricordiamolo, non sono le persone nere, o gli indigeni, gli intrusi in America. Così come non lo sono neanche i palestinesi in casa loro. Non è in questo modo che si rende l’America un posto migliore, colmo di odio, di razzismo e di omofobia.

La notizia è stata data dal sindaco Bill de Blasio su Twitter: «La scorsa notte un gruppo di estremisti di destra ha vandalizzato una statua di George Floyd a Brooklyn. Un atto di odio razzista, ripugnante e spregevole. Il City Cleanup Corps sta riparando la statua ed è in corso un’indagine sui crimini d’odio. Porteremo questi codardi davanti alla giustizia», mentre la polizia ha condiviso le immagini delle quattro persone che hanno compiuto il gesto di vandalismo.

Farah Louis, consigliera di New York City, ha sottolineato su Twitter che il valdalismo è stato un «crimine d’odio e totalmente inaccettabile per la memoria del signor Floyd e per la comunità nera». Intanto si attende la sentenza per l’assassino di George Floyd, Derek Chauvin. Ricordiamo ai criminali del web che accusano l’uomo di essere uno spacciatore o un ladro, che George Floyd aveva già scontato la sua pena e che, in ogni caso, non meritava di morire soffocato da un ginocchio. Dylann Roof, che ha ucciso 9 persone nere, è stato accompagnato a mangiare un panino al McDonald’s. Se a voi questo sembra normale, mi farei due domande sulla vostra moralità.

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