«Questo è il karma» davanti alla tragedia della funivia: francesi pessimi per il secondo posto all’Eurovision

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Sarà che alcuni francesi sono stanchi di arrivare secondi dietro l’Italia, sarà che mezzo mondo li detesta poiché pretendono che chiunque sappia il francese e ti fanno sempre notare come pronunci con un accento sbagliato le parole nella loro lingua (loro poi conoscono solo il francese e non ne parlano altre), ma mai avremmo pensato che sarebbero arrivati a tanto. Mai avremmo pensato di leggere certe cattiverie davanti alla morte di 14 persone nella tragedia della funivia. 14 persone innocenti, tra cui anche dei bambini, delle persone amate che, secondo questi francesi sono morti per il «karma», perché i Maneskin hanno vinto l’Eurovision.

Roberta e Angelo Vito, di 40 e 45 anni, erano coniugi residenti a Piacenza, originari di Bari. La quarantenne, guardia medica all’ASL, prima di salire sulla funivia, aveva mandato un messaggio alla sorella: «Stiamo salendo in funivia». Silvia e Alessandro, 27 e 29 anni, erano una coppia di Varese, appassionati di natura, mare e montagna, pronti a una nuova gita dopo il lockdown. Serena e Mohammadreza, 27 e 23 anni, erano due fidanzati, lui di origine iraniana, studente a Roma e lei borsista di ricerca al Cnr Istituto di Ricerca sulle Acque, che volevano solo godersi una gita rilassante.

E poi c’è la strage della famiglia israeliana, residente a Pavia. Padre, madre, due figli e i bisnonni. Il figlio più piccolo aveva 2 anni, il più grande dovrebbe essere il bambino sopravvissuto, di cui ancora non si sa il nome. Sono tante le vittime della funivia, le vittime innocenti che secondo i francesi si sono meritati di morire solo perché i Maneskin hanno battuto la loro cantante, e lo hanno fatto onestamente. Hanno prima cercato di far passare Damiano per drogato, cosa che l’artista non è e si è persino reso disponibile per un test anti-droga, e poi si sono scagliati contro delle persone innocenti.

In effetti, non ci stupiamo dalla popolazione di Charlie Hebdo, che ha sempre fatto delle vignette cattive nei confronti delle morti in Italia, spacciandole per satira. Ma la satira non è questo. La satira è prendersela contro i poteri forti, contro chi abusa di ciò che ha. Se rappresenti delle persone morte in uno dei più potenti terremoti in Italia come se fossero dei condimenti della lasagna, non stai facendo satira, sei solo un maleducato che non ha il minimo rispetto per la vita umana.

Ovviamente, parlo di francesi, ma so benissimo che non tutti sono così, che ci sono delle persone educate che accettano la sconfitta e che non pensano che delle persone meritino di morire solo perché dei cantanti hanno vinto.

La mancanza di rispetto dei francesi nei confronti della morte degli italiani sulla funivia

Inutile dirvi che, tutti i tweet che avevano fatto, sono stati cancellati. D’altronde, si tira il sasso e poi si nasconde la mano non appena la gente ti fa notare che sei un pessimo essere umano. Pensate che alcuni account dei francesi che hanno insultato si sono persino cancellati dal social. Che peccato, faremo a meno di loro. Ci sono comunque degli screenshot che testimoniano quel che avevano pubblicamente scritto sui social. Ovviamente, noi li riportiamo a scopo di informazione, non incitiamo in alcuna shitstorm, anche perché, in tal caso, non sareste poi così diversi da loro.

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«L’Italia ha vinto l’Eurofestival per una pista e il giorno dopo perde una funivia per la stessa ragione», scrive quest’utente. Con rail ovviamente fa riferimento alla striscia di cocaina che solo chi ha rosicato così tanto è riuscito a vedere. Sta per caso dando la colpa delle morti di quelle persone a Damiano che si sarebbe “drogato“? Un altro scrive «Caduta la funivia a Stresa: una giusta punizione del karma dopo il cocainagate dei Maneskin all’Eurovision». Sono davvero scandalosi. Una giusta punizione?! Sono morti dei bambini!

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«Questo è il karma», scrive un altro, divertito. Come se fosse normale essere divertiti dalla morte. Questi francesi non sono solo della feccia umana, ma sono proprio la testimonianza del fatto che esistano delle persone che sono state cresciute a suon di odio. Perché altrimenti non mi spiego in che modo una persona possa provare così tanto odio solo perché ha perso un festival che tra l’altro si svolge ogni anno. «Si eliminano anche velocemente», risponde un utente, incommentabile.

Quest’utente ha persino avuto il coraggio di non eliminare il tweet. «L’euforia dell’Eurovision distrutta dalla caduta di una funivia. Ballavano lì dopo la vittoria e così le corde si sono rotte. Ecco. I francesi hanno dovuto lasciare la vittoria a una canzone vuota», ha scritto, probabilmente non rendendosi neanche conto di quanto cattivo fosse il suo tweet. L’Eurovision non c’entra nulla con la morte di quelle persone, e se davvero c’è bisogno di spiegarlo, siamo messi molto male.

In ogni caso, sottolineiamo che ci sono dei francesi che sono delle brave persone e che si sono vergognati per quel che hanno scritto i loro connazionali, che non rappresentano in alcun modo la loro nazione. Tuttavia, tra accuse di droga, karma per la sconfitta all’Eurovision, la situazione umana in Francia non sembra essere tanto migliore di quella in Italia (perché, ricordiamolo, anche qui tante persone non scherzano con la morte, e non c’è bisogno di dirvi quali).

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