Chieti: 74enne uccide la moglie, ennesimo femminicidio

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Il 2021 è quasi finito, eppure siamo davanti all’ennesimo femminicidio. Lo scorso novembre abbiamo visto quanto grave fosse la situazione, con quasi 100 donne uccise dal proprio partner, e molte di queste avevano anche denunciato. Non è però il caso del femminicidio a Casalbordino, dove un uomo di 74 anni ha confessato l’omicidio della moglie che ha poi buttato nel fiume. Tuttavia, violenza precedente o no, l’uomo è un assassino e non va in alcun modo difeso. L’unica vittima di questa tragedia, è Maria Rita Conese.

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Fonte: FreePik

I dati condivisi dalla Polizia Criminale e pubblicati sul sito del Viminale in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne, parlano fin troppo chiaro. Su un totale di 263 omicidi volontari compiuti in Italia dal 1° gennaio 2021 al 21 novembre 2021, il 35% (quindi 93) sono femminicidi. “Ma è sempre un omicidio, non è un femminicidio“. Apriamo quest’altra parentesi per chi ancora non ne conosce la differenza. Se un giorno decidi di uccidere una persona a caso che incontri per strada, e per casualità è una donna, quello è un omicidio. Se invece decidi di uccidere la tua fidanzata perché vuole lasciarti, quello è un femminicidio.

Tutti i dati condivisi sono allarmanti e ci fanno pensare molto. Le denunce per revenge porn sono aumentate di quasi il 50%, e la maggior parte delle denunce (il 73%) è da parte di donne. Le violazioni dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare salgono del 10%. Le violenze di deformazione dell’aspetto fisico, in particolare del viso, aumentano del 35%. I femminicidi, invece, sono registrati con un +8%. Di questi 93, 63 sono per mano di un partner o ex partner.

Tra l’altro, prima di raccontarvi di quest’ennesimo femminicidio, vi faccio anche sapere che non è l’ultimo, e con questo non intendo dire che quello avvenuto ieri non sarà l’ultimo perché qualche altro uomo ucciderà un’altra donna fino alla fine del 2021, ma intendo proprio dire che ce n’è già stato un altro, oggi. Una donna di 60 anni è stata uccisa a coltellate e i sospetti dei carabinieri sono tutti verso il compagno 80enne. Lei era moldava, ieri avrebbe dovuto lavorare, ma il suo compagno, italiano e pensionato, l’aveva già uccisa.

Femminicidio a Chieti: 72enne uccisa dal marito

Lui ha 74 anni, è un ex metalmeccanico dell’area industriale della Val di Sangro. Lei, invece, aveva 72 anni, ed è stata gettata dal marito da un’altezza di 10 metri nel fiume Osento, vicino a Casalbordino, in provincia di Chieti. È successo ieri, poco dopo l’ora di pranzo. Lui ha confessato tutto ai carabinieri: «Ho ucciso mia moglie perché non riuscivo più a gestire la sua malattia, diceva di sentire delle voci dei genitori deceduti». Maria Rita Conese era infatti malata di Alzheimer.

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Fonte: FreePik

Insieme avevano quattro figli, i vicini come anche il sindaco di Casalbordino, Filippo Marinucci, sono sconvolti: «Era una famiglia tranquillissima, mai ci saremmo aspettati una tragedia simile», ha detto. «Non sono addentro ai loro problemi familiari, ma pare che lei avesse una patologia tipo Alzheimer. Ripeto è gente perbene. Siamo sconvolti da quanto successo». Sicuramente i figli non hanno colpa, ma chiamare “gente perbene” un uomo che si è macchiato di femminicidio, non è proprio il massimo. Può anche aver fatto cose buone nelle sua vita, ma lodarlo davanti al corpo ancora caldo della moglie, non è una gran cosa.

Al momento l’uomo, Angelo Bernardone, è stato arrestato con l’accusa di omicidio volontario. Il corpo di lei, invece, è stato trovato grazie all’ausilio dell’elicottero, ma ovviamente quando è stato trovato era già senza vita e non si poteva fare nulla per l’anziana signora. Sul posto è intervenuto anche il medico legale, Christian D’Ovidio, mentre il caso è seguito dal pm di Vasto, Michele Pecoraro.

Forse il signor Bernardone non era una cattiva persona. Magari nella sua vita ha davvero fatto cose buone. Magari è stato un buon padre e, chissà, anche un buon marito. Ma nel momento in cui decidi di uccidere tua moglie perché non sopporti più la sua malattia, smetti di essere tutto ciò, e non meriti di essere lodato, questo dovrebbero comprenderlo un po’ tutti.

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Fonte: FreePik

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