Eurovision 2023: cos’è successo nella prima serata?

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Alle 21.00 è iniziato e alle 23.00 circa si è conclusa: la prima serata degli Eurovision 2023 organizzati dal paese vincitore, l’Ucraina, ma ospitati in Inghilterra in quanto, per ovvie ragioni, era pericoloso parteciparvi dall’Ucraina in guerra da ormai più di un anno. A condurre ci sono Hannah Waddingham, Julia Sanina e Alesha Dixon, mentre dalla Rai commentano Mara Maionchi e Gabriele Corsi. Nella prima serata, come al solito, ci saranno 15 paesi in gara votati da pubblico, giurie e da Francia, Germania e Italia, e di loro solo in 10 parteciperanno alla finale di sabato 13 maggio.

L’Eurovision, vi ricordo, si sta svolgendo in Inghilterra nonostante l’ultima edizione sia stata vinta dall’Ucraina. Il perché, lo sanno tutti: dopo un anno l’Ucraina è ancora attaccata dalla Russia, e quindi «in conformità con le regole e per garantire la continuità dell’evento, l’Ebu inizierà ora le discussioni con la Bbc per ospitare l’Eurovision Song Contest 2023 nel Regno Unito, Paese arrivato secondo nell’ultima edizione». La segretaria di Stato britannica responsabile per la Cultura, Nadine Dorries, disse: «Mi duole solo che sia dovuto alla prosecuzione del bagno di sangue perpetrato dalla Russia e al fatto che questo renda impossibile all’Ucraina ospitare l’evento, come sarebbe stato dovuto».

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L’Italia in questa edizione sarà rappresentata da Marco Mengoni, che a Sanremo non è stato secondo a nessuno, ma nel vero senso della parola, dato che è arrivato primo letteralmente in tutte le classifiche. Tuttavia, la canzone sarà all’altezza delle altre? Secondo gli scommettitori, non più di tanto, tant’è che il nostro Mengoni non è neanche presente nella TOP10 degli scommettitori, con l’1% di possibilità di vittoria, contro una Svezia che ha la percentuale di vittoria al 40%. Le cose, ovviamente, possono cambiare. In ogni caso, l’Italia sarà in un certo senso rappresentata anche da Alessandra Mele, che però gareggia con la Norvegia.

Alessandra Mele è nata a Pietra Ligure, un comune situato nella provincia di Savona, da un padre italiano proveniente da Albenga e da una madre norvegese. Cresciuta a Cisano sul Neva, ha completato i suoi studi prima di trasferirsi in Norvegia. Nel 2022 ha partecipato alla settima edizione della versione locale di The Voice e ha iniziato a frequentare il Lillehammer Institute of Music Production. È stata poi confermata come una delle 21 partecipanti all’annuale Melodi Grand Prix, il festival utilizzato per selezionare il rappresentante norvegese all’Eurovision Song Contest, nel gennaio del 2023. Gareggia con “Queen of the Kings” e ha grandi possibilità di vittoria.

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La prima serata dell’Eurovision

Durante la prima serata abbiamo visto, in ordine d’uscita, i primi 15 paesi in gara: Norvegia, Malta, Serbia, Lettonia, Portogallo, Irlanda, Croazia, Svizzera, Israele, Moldavia, Svezia, Azerbaigian, Repubblica Ceca, Paesi Bassi e Finlandia. Di loro ne rivedremo solo dieci che poi gareggeranno con i cosiddetti big 5, ovvero i paesi che per la prima volta hanno sostenuto l’Unione europea di radiodiffusione, e sono Francia, Germania, Italia, Regno Unito, Spagna, e anche con l’Ucraina che si è guadagnata il posto in finale vincendo l’edizione dello scorso anno.

E quindi ci troviamo a Liverpool, dove l’Eurovision Song Contest 2023 prende inizialmente il via con un tour per le strade della città inglese. La scritta “Welcome to Liverpool” è stata ripetuta in inglese e in ucraino con i colori giallo-blu della bandiera di Kiev. Anche il Re Carlo III e la sua consorte sono stati immortalati nella clip, freschi di incoronazione. La performance iniziale è stata affidata a due bambini, che hanno poi lasciato il posto al corpo di ballo e alla prima conduttrice-cantante salita sul palco. I presentatori, insieme anche al nostro Gabriele Corsi, ricordano velocemente le regole e poi si dà il via alle performance.

Le canzoni in gara ormai le conosciamo, alcune le sappiamo a memoria, ma ricordiamo giusto un paio di curiosità. La Norvegia con Alessandra Mele porta una canzone con «un messaggio di amore verso se stessi», mentre quella di Malta parla di ansia sociale e di quanto si stia meglio a casa con un comodo maglione anziché alle feste. Techno invece il brano della Serbia, indie pop quello della Lettonia e poi si esibisce il Portogallo, con una cantante chiamata «la Amy Winehouse del Tago». Ci sono anche i cugini di campagna irlandesi, ovvero la band irlandese, che lanciano un messaggio di unità: «possiamo essere diversi, ma stasera siamo una cosa sola».

Ovviamente ci sono anche canzoni contro la guerra, ed è il caso della performance e della canzone molto provocatoria della Croazia, e anche della Svizzera, che nel ritornello dice proprio «non voglio essere un soldato». A proposito di guerra, Israele porta un brano pop, che è anche fra i favoriti di quest’edizione dell’Eurovision in quanto la cantante e attrice è molto affermata nel suo paese. La Moldavia, che lo scorso anno ha fatto impazzire il pubblico, non si smentisce con i suoi ritmi tribali.

Arriva poi la favorita per eccellenza, ovvero la Svezia, con un look molto particolare e con una performance molto energica. L’Azerbaigian partecipa all’Eurovision con due gemelli, vestiti in modo uguale, mentre la Repubblica Ceca indossa tutti abiti rosa, con omaggio alla femminilità ma con un brano contro la guerra. L’ultima a esibirsi è la Finlandia, anche questa tra i favoriti, con un brano che ricorda molto il successo di Psy, Gangnam Style. E poi… via al televoto. Questi sono i Paesi che rivedremo sabato:

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  1. Croazia
  2. Moldavia
  3. Svizzera
  4. Finlandia
  5. Repubblica Ceca
  6. Israele
  7. Portogallo
  8. Svezia
  9. Serbia
  10. Norvegia

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