Bentornati nel nostro appuntamento settimanale in cui vi aggiorno su com’è andata la mia settimana in Erasmus a Zadar. Devo dire che gli ultimi sette giorni sono stati molto stancanti, ma allo stesso tempo mi sono divertita e soprattutto adesso mi aspetta un’altra giornata di pausa grazie alla festa dei Santi. Sono successe un po’ di cose, come la splendida festa di Halloween in cui ho scoperto di essere quella che regge meno il vino, ma insomma, concorrevo contro una polacca e una tedesca, ho perso in partenza.
Faccio prima un piccolo riassunto. Questa settimana ho avuto le solite lezioni, è stato interessante perché ho insegnato dei modi di dire comuni in Italia, tra cui anche uno in dialetto siciliano (ed è stato bellissimo sentire come le ragazze provavano a pronunciarlo!) e tra l’altro sto anche prendendo confidenza con i docenti, nel senso che non ho timore a correggerli (ovviamente non vi aspettate che i professori facciano tanti errori, però non essendo loro madrelingua magari utilizzano dei termini che oggi non sono più utilizzati) e questo mi fa molto piacere perché mi sento a mio agio.
Tuttavia una giornata in particolare è stata molto impegnativa, giovedì sembrava davvero non finire mai! Questo perché ho due lezioni a consultation e ogni due settimane inizio le lezioni alle 10, poi studio in biblioteca e dalle 14 alle 19.20 ci sono tutte le altre lezioni. Insomma, torno a casa esausta. Il giorno dopo poi sono andata a fare un po’ di visite in città insieme alla mia vicina di casa e amica, Erina, ed è stato davvero bella perché anche nello scorso Erasmus ho sempre visitato le città vicine a Zadar, ma mai Zadar!
Ad esempio, siamo state alla Cattedrale di Sant’Anastasia e alla famosa Donatus Church (anche conosciuta come Donut Church). La prima davvero bellissima, certo, con tantissime scale, ma la vista è davvero meravigliosa e per questo motivo ve la consiglio se vi trovate in zona! Donut Church è bella, un po’ meno è c’è molto poco da vedere, però è sempre un’esperienza. Per entrare pagare in una 15 e in un’altra 20 kn, che sono circa 2/3 euro, però ne vale tutta la pena! E ora, passiamo alla parte più interessante, il weekend.
Erasmus: happy Halloween!
In questo Erasmus ho avuto la possibilità di festeggiare la festa di Halloween ed è stato davvero bellissimo! Non eravamo tutti studenti Erasmus, ma eravamo in maggioranza e ho avuto la possibilità di conoscere più persone. Ammetto che quando alzo un po’ il gomito divento più socievole, ma in generale appena hanno messo le canzoni dei One Direction siamo tutte tornate 13enne e siamo volate in pista a urlare a squarciagola ed è stato davvero meraviglioso!
Alla festa c’è stato anche un quiz. Io ero in squadra con Erina, la mia vicina di casa tedesca, Patrycja, una ragazza polacca super simpatica, e Samira, un’altra ragazza tedesca molto simpatica. Sì, Germania-Italia-Polonia, fa ridere. Il nostro team si chiamava “winner” e… che dire, abbiamo davvero vinto. Il quiz consisteva in 25 domande di cultura generale su Halloween e su 25 canzoni da indovinare, e siamo state davvero fantastiche perché abbiamo indovinato la maggioranza! Abbiamo vinto una bottiglia di Whiskey che però ha tenuto Samira. Per me basta alcool.
Dopo la festa siamo andate a un parco e sono finalmente potuta salire su un’altalena gigante che avevo adocchiato in Polonia ma che in Italia non ho mai visto e quindi avevo il desiderio di andarci da tipo due anni. Finalmente ci sono andata. A una certa però andavamo troppo veloci e vuoi per il vino vuoi per il mio carattere troppo ansiosi, mi è venuta l’ansia. In ogni caso ho conosciuto anche altre persone e ribadisco come quest’anno mi trovi molto meglio con tutti.
A essere onesta le considero proprio mie amiche e abbiamo già detto che, anche quando finiremo l’Erasmus, non dovremo perderci di vista, e non parlando ogni giorno perché quello è difficile, ma anche una volta al mese, insomma, per coltivare comunque l’amicizia! Oh, sabato sono anche andata al Supernova, un centro commerciale gigante, con Erina e ci siamo divertite molto! Per me è stato un po’ stressante perché alla fine sono stata al sole e il sole mi fa un brutto effetto e infatti poi ho dovuto prendere un oki per il mal di testa.
Una cosa divertente: il mio “costume”. Non lo definirei proprio tale, ma ero una female Simone Pillon. Il mio buddy mi ha prestato il papillon e io ho comprato una camicia bianca che ho abbinato a un maglioncino nero e alla gonna a quadri. La cosa divertente? Abitando lontane dal centro, io e la mia vicina siamo tornate a piedi e, in questo percorso, abbiamo parlato di politica, di diritti (sì, immaginate me mezza brilla a parlare in inglese di politica e di quanto sia delusa dall’Italia a causa del DDL Zan). Più che female Simone Pillon ero evil Simone Pillon. E niente, la chiudo qui! Alla prossima settimana!
Giulia, 26 anni, laureata in Filologia Italiana con una tesi sull’italiano standard e neostandard, “paladina delle cause perse” e studentessa di Didattica dell’Italiano Lingua non materna. Presidente di ESN Perugia e volontaria di Univox. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche.
Instagram: @murderskitty