Twitter dovrà affrontare una causa per mancato pagamento di servizi d’ufficio

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Twitter è stato accusato di non aver pagato dei servizi per gli uffici di Londra, Dublino, Sydney e Singapore alla società di infrastrutture con sede a Sydney Facilitate sta cercando un pagamento collettivo di oltre 1 milione di dollari australiani (666.000 dollari) tra le tre aziende in presunti pagamenti dovuti risalenti all’ottobre dello scorso anno, quando Elon Musk ha acquistato Twitter. L’azienda avrebbe offerto dei servizi alle sedi del social network, senza ricevere però un pagamento.

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Una lotta durata mesi e mesi, con trattative, rifiuti e poi l’obiettivo di Elon Musk raggiunto. Ma perché Elon Musk ha voluto comprare Twitter? «Questo non è un modo per fare soldi. Il mio forte senso intuitivo è che avere una piattaforma pubblica che è massimamente affidabile e ampiamente inclusiva è estremamente importanteLo faccio per il futuro della civiltà, non mi interessa l’aspetto economico», disse. Vi ricordiamo, infatti, che l’imprenditore aveva parlato di dell’idea di un nuovo social, «considerando che Twitter funge da facto da piazza pubblica, il mancato rispetto dei principi della libertà di parola mina fondamentalmente la democrazia».

Tutto è comunque iniziato quando a inizio aprile ha acquistato il 9,1% di Twitter, divenendo quindi il più grande azionista della piattaforma. La società ha risposto offrendogli un posto nel Consiglio di amministrazione, una mossa che lo avrebbe limitato a possedere solo il 15 per cento della società. Inizialmente Musk ha pensato di accettare, ma poi ha rilanciato: il suo obiettivo era comprare la piattaforma a un prezzo molto superiore a quello di mercato. Inizialmente il Cda pensava di rifiutare, ma poi la situazione è cambiata.

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Secondo l’agenzia Bloomberg, le trattative per la vendita a 43 miliardi di dollari per l’acquisto di Twitter da parte di Elon Musk sarebbero state nelle fasi finali ad aprile dello scorso anno. Secondo le indiscrezioni, Musk avrebbe incontrato alcuni azionisti di Twitter venerdì 22 aprile 2022, per spiegare la propria proposta e mettere anche in evidenza come il management di Twitter non sia in grado, nella propria autonomia, di spingere i prezzi delle azioni al livello della sua offerta. Da ormai mesi è divenuto il proprietario, e sta facendo modifiche su modifiche che spesso non vengono apprezzate dall’utenza. Per il momento, però, ha altro a cui pensare.

Twitter non ha pagato Facilitate, e si becca una causa

Secondo quanto riportato dal The Guardian e affermato dall’azienda Facilitate, avrebbero fornito alle sedi di Londra e Dublino l’installazione di sensori, mentre a Singapore è stato allestito un ufficio. Infine, in Australia è stato disattivato l’ufficio di Twitter archiviandone i contenuti. La società afferma di aspettare un pagamento di 660mila dollari dal social network di Elon Musk. Il caso, depositato presso il tribunale distrettuale statunitense della California settentrionale alla fine di giugno, è stato riportato per la prima volta da NCA Newswire .

Facilitate ha affermato che dal momento in cui Twitter è stato acquistato da Elon Musk, non hanno più ricevuto i pagamenti dovuti. Il social non si è ancora difeso dalle accuse, ma la strada non sarà semplice: Facilitate osserva nella documentazione del tribunale che non è l’unica società che ha citato in giudizio Twitter da quando Musk è subentrato. L’azienda ha affermato che le decisioni di moderazione di Musk e l’unban degli account di estrema destra e neonazisti hanno alienato gli inserzionisti e causato una crisi finanziaria per l’azienda.

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Affermano: «Twitter ha risposto con una campagna di estrema stretta che equivaleva a richiedere a quasi tutti coloro a cui doveva dei soldi di citare in giudizio. Twitter ha smesso di pagare l’affitto di alcuni dei suoi uffici e ha smesso di pagare diversi venditori di cui utilizzava ancora i servizi. Ha anche annullato molti contratti e ha smesso di pagare le persone a cui doveva dei soldi».

Qualcuno ipotizza anche che la scelta del social network della scorsa settimana di limitare i post al giorno a 600 per chi non paga un abbonamento fosse in realtà una decisione conseguente al mancato pagamento delle bollette per i servizi per mantenere il sito attivo e funzionante senza bug. Per Elon Musk, invece, è un modo per impedire lo scraping dei dati. Elon Musk pagherà i debiti del social network? E soprattutto la smetterà di cambiare un social che a lungo è stato letteralmente l’unico senza alcun bug?

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