18 anni fa Denise Pipitone veniva rapita da Mazara del Vallo, in pieno giorno. Da quel momento, più o meno, le sue tracce si sono perse, o comunque niente è valso per farla ritornare a casa. Dopo 18 anni, la famiglia ancora lotta solo per aver giustizia, perché in Italia ci sono cose più importanti di una bambina di quattro anni rapita, perché in Italia è evidentemente accettabile che un rapitore di minori riesca a farla franca. In Italia, si dorme bene comunque. Ma le persone vicine alla famiglia sono tante, e a queste si aggiunge il pizzaiolo Davide Civitiello.
L’ultima volta che abbiamo parlato di Denise Pipitone, è stato per la pista valtellinese, una pista scandalosa di cui siamo venuti a conoscenza solo dopo anni e anni, e su cui ancora non è stata fatta abbastanza chiarezza. Qui trovate più informazioni sul caso: Denise Pipitone: si riapre la pista rom, Denise Pipitone: l’intervista di Gijlia a Ore 14, Denise Pipitone: l’intervista completa a Gijlia, Denise Pipitone: le novità sulla pista valtellinese, Denise Pipitone: novità sulla pista valtellinese.
Per il resto, facciamo il nostro solito recap: qualche mese fa è stato pubblicato l’age progression di Denise Pipitone aggiornato al 2021, e potrebbe essere davvero utile per cercare l’oggi 21enne in quanto è diverso da come tutti ce la siamo sempre immaginata (molto simile alla mamma, invece nella locandina la vediamo anche molto simile al padre, Piero Pulizzi). Piera Maggio invita a condividerla quanto più possibile, senza ritagliarla o modificarla:
Il caso di Denise Pipitone è tornato sulla bocca di tutti, dai social ai programmi televisivi, da quando Olesya, una ventenne russa alla ricerca della sua mamma, ha contattato un programma russo. E subito la ragazza ci è sembrata la nostra Denise, scomparsa da 17 anni. Tuttavia, il gruppo sanguigno non coincideva con quello della bambina, per cui la storia si è chiusa in quel momento. O così si pensava. Perché qualche settimana dopo siamo stati avvisati della riapertura delle indagini sulla scomparsa della bambina, anche in seguito a tutti gli errori che sono stati fatti nel primo periodo.
Le indagini sul caso di Denise Pipitone sono state piene di depistaggi, di bugie, di cose che non tornano, di intercettazioni che non funzionano solo con le persone indagate e qualche mese fa durante una puntata di Chi l’ha visto ci abbiamo aggiunto anche la mafia. Ma la madre di Denise Pipitone, così come tantissime persone che da anni cercano giustizia, vorrebbero solo che la bambina tornasse finalmente fra le braccia della sua famiglia che, per tutti questi anni, non ha perso la speranza e continua ad aspettarla.
Ogni giorno ci sembra di essere più vicini alla verità ma allo stesso tempo non ci vogliamo illudere, e quindi non ci resta che, ancora, inesorabilmente, aspettare. Negli ultimi mesi abbiamo seguito con tanto interesse non solo le indagini riaperte ma anche le vecchie intercettazioni che non sono minimamente state prese in considerazioni all’epoca dei fatti. Abbiamo visto come il signor Battista Della Chiave non è stato minimamente ascoltato, con un’interprete ancora troppo inesperta che non è riuscita a comprendere quello che l’uomo davvero volesse dire.
Oggi Denise Pipitone non è ancora a casa, ma speriamo che questa sia solo una situazione temporanea. Qualche mese fa, l’avvocato Frazzitta ha esposto le motivazioni per cui il caso non deve essere archiviato, soprattutto in seguito alle ultime intercettazioni, ma a quanto pare non è servito a nulla.
Vi ricordiamo anche che prima che la commissione d’inchiesta sulle indagini fosse accettata, Italia Viva, partito di Matteo Renzi, ha fatto ostruzionismo decidendo di ricattare i colleghi. Igor Iezzi, in diretta con Milo Infante su Ore14, ha fatto sapere che lui è «rimasto stupito dal tono di questi emendamenti. Il problema è che posso capire l’esigenza di allargare il campo d’azione della commissione, partire da Denise Pipitone per poi allargare sul fenomeno». Tuttavia, per fortuna, non hanno avuto la meglio.
Poi, comunque, la commissione d’inchiesta è un testo ufficiale e vediamo per davvero la prima luce infondo al tunnel. «Una norma costituzionale prevede che si possa seguire questo iter e i deputati avranno tutti i poteri dell’autorità giudiziaria. Diciamo che è una forma di “avocazione”, di spostamento, dell’indagine a Roma. Noi confidiamo nella ricerca della verità, anche dopo 17 anni», disse l’avvocato Frazzitta e dopo l’okay definitivo alla commissione affari costituzionali, la commissione è stata ufficialmente bocciata. Il giorno in cui si saprà la verità sul caso di Denise Pipitone, sembra essere ancora lontano.
Denise Pipitone: la dedica di Davide Civitiello
Pizzaiolo napoletano e campione del mondo del Trofeo Caputo, Davide Civitiello è uno dei pizzaioli più rinomati di tutto il mondo, vincitore del 12° Campionato Mondiale del Pizzaiuolo “Trofeo Caputo”, grazie a cui ha «imparato quanto fosse importante, oltre al saper fare bene il mio mestiere, conoscere i dettagli che si celano dietro gli ingredienti, e il modo migliore per adoperarli». Il suo segreto, rivela, è quello di «non sentirsi mai arrivati», e dopotutto è quello che provano mamma Piera e papà Pietro ogni giorno da 18 anni, senza perdere mai le speranza per ritrovare la loro, oggi, figlia adulta.
«Qualche mese fa tramite i canali social ho avuto il piacere di conoscere Piera Maggio e Pietro Pulizzi due persone splendide che in realtà conosco da sempre perché seguo il caso della loro Denise da anni», ha scritto Davide Civitiello sui suoi profili social. «Parlando con Pietro mi disse che la piccola Denise amava la pizza e se gliene dedicavo una, sarà fatto con immenso piacere, vedo in Piera una donna super forte e voglio appoggiare pure io la sua battaglia nella ricerca di Denise, io inizierò a leggerlo questa sera fatelo anche voi», e poi allega una sua foto con il libro Denise (ne abbiamo parlato qui: Denise: recensione del libro di Piera Maggio).
Piera Maggio condivide il post, e poi commenta dicendo che Pietro Pulizzi «è un uomo dolce e apprezzabile. Si è preso sempre cura di noi, senza risparmiarsi facendo tanti sacrifici pur di non farci mancare nulla. Nel tempo non ha mai smesso di sostenere le ricerche di Denise, anche grazie a questo siamo andati avanti senza mai smettere di cercarla. Pietro, in silenzio con poche parole ha agito sempre con i fatti. Non smetteremo mai di cercare Denise fino a prova contraria». E se ci fosse la prova contraria, si deve comunque aver verità sul caso. Una bambina non può scomparire nel nulla, da sola. L’Italia dovrebbe solo vergognarsi.
A Denise piaceva molto la pizza🍕 e quindi papà Pietro, ha chiesto allo rinomato chef Davide Civitiello, di dedicare una…
Pubblicato da Piera Maggio su Lunedì 9 gennaio 2023
Giulia, 25 anni, laureata in Lettere Classiche, “paladina delle cause perse” e studentessa di Filologia Italiana. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche.
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