Boris Johnson, Primo Ministro d’Inghilterra, ha deciso di lanciare un programma per cercare di migliorare lo stile di vita dei cittadini e soprattutto diminuire l’obesità nello Stato che, soprattutto a causa delle quarantene e delle restrizioni, è divenuto più sedentario in tutti i paesi che hanno subito almeno un lockdown. A dare per primo la notizia è stato il Telegraph, tramite una fonte della Whitehall.
Con il Covid-19 le nostre vite sono completamente cambiate. Chi andava a lavoro ha cominciato a lavorare in smart working, chi andava a scuola ha dovuto affrontare la didattica a distanza. Uscire è diventato un’optional, qualcosa da fare anche solo una volta a settimana solo per prendere aria. Persino fare la spesa è cambiato: più spese grandi e settimanali, meno spese giornaliere. Insomma, passiamo la giornata in casa, senza muoverci più di tanto se non dal letto, alla scrivania, al frigo.
Per questo motivo Boris Johnson ha deciso di cercare di aiutare i propri cittadini, incentivandoli a mangiare in modo più sano e anche a fare più esercizio fisico. In questo modo, secondo il Primo Ministro, la crisi dell’obesità potrebbe diminuire e a gioirne saranno gli inglesi.
Per far ciò il sistema monterà la spesa dei supermercati familiari, premiando le famiglie che ridurranno l’apporto calorico e acquisteranno frutta e verdura. A essere premiati saranno anche le persone che parteciperanno a eventi sportivi e raccoglieranno punti tramite un’app. Ma vediamo meglio di che si tratta.
Boris Johnson e il programma per combattere contro l’obesità
Lord Stevens, il capo uscente dell’NHS, ha affermato venerdì sera che il servizio sanitario avrebbe cominciato a lottare per affrontare l’obesità se non ci fossero stati cambiamenti radicali per affrontare quest’orribile malattia che spesso porta persino alla morte. Per far ciò si usufruirà di punti fedeltà, che, accumulati tramite le attività di acquisto o di sport, potranno essere scambiati con degli sconti, dei biglietti gratuiti o altri incentivi che potrebbero portare tanti inglesi ad aderire a quest’iniziativa.
Questo programma ideato da Boris Johnson, che ha affermato che pensa che sia proprio stato il suo peso a fargli prendere il Covid-19 lo scorso anno, sarà lanciato nel prossimo gennaio anche con l’aiuto di Sir Mills, che è l’imprenditore dietro Air Miles e dietro al programma fedeltà Nectar che ha anche contribuito a gestire le Olimpiadi di Londra. Tra l’altro, due adulti su tre in Inghilterra sono in sovrappeso obesi, mentre la percentuale per i bambini è uno su tre.
Questo nuovo programma è stato modellato su degli schemi approvati a Singapore e funzionerà tramite un’app, tuttavia lo staff sta anche pensando di aggiungere delle ricompense per i controlli NHS, come la mammografia o fare degli accertamenti sul tumore ovarico multicentrico. Insomma, tutto per cercare di far vivere sempre di più i cittadini inglesi. Per quanto riguarda il cibo, il Telegraph fa sapere che la scorsa settimana i funzionari hanno incontrato lo chef Jamie Oliver, per provare a creare una dieta sana.
Una fonte di Whitehall ha affermato: «C’è un’intera squadra a Downing Street che sta lavorando su questo progetto, e il Primo Ministro Boris Johnson pensa che semplicemente non possiamo andare avanti come prima e che ora dobbiamo affrontare l’obesità a testa alta. Si è sottoposto a una dieta molto rigorosa e un programma di esercizi ed è probabile che giocherà un ruolo di primo piano nel fronteggiare tutta questa campagna.»
Quindi Boris Johnson sembra essere il paziente perfetto per questo suo progetto. Durante un’intervista con il Financial Times, Lord Stevens ha suggerito che gli stili di vita dei cittadini britannici hanno bisogno di aggiornarsi: «Gli strati della cipolla… si estendono a cose che sono ovviamente al di là del controllo diretto di un sistema sanitario, compreso l’ambiente alimentare obesogenico a cui sono esposti i bambini e le comunità più povere. Paesi dove più della metà della popolazione è in sovrappeso hanno avuto 10 volte più morti Covid».
Giulia, 26 anni, laureata in Filologia Italiana con una tesi sull’italiano standard e neostandard, “paladina delle cause perse” e studentessa di Didattica dell’Italiano Lingua non materna. Presidente di ESN Perugia e volontaria di Univox. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche.
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