Il Ken e la Barbie serial killer – Una Tazza D’horror #29

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Dopo un paio di settimane di assenza da questa rubrica, proviamo a tornare con una storia true crime i cui killer, Paul Bernardo and Karla Homolka, sono stati chiamati “il Ken e la Barbie serial killer“. Su di loro esistono anche diversi documentari, uno recente, del 2021, intitolato The Ken & Barbie Killers: The Lost Tapes, e noi ne parliamo oggi nella nostra rubrica dedicata al true crime, principalmente per seguire l’onda del film di Barbie (di cui potete leggere la recensione a questo link).

La storia del Ken e della Barbie serial killer

Siamo nel 1990 a Toronto. Karla Homolka, ai tempi ventenne, era fidanzata con il ragioniere Paul Bernardo. Fra i due era tutto rosa e fiori, si amavano, si rispettavano… Ma Paul non riusciva proprio a superare il fatto che Karla non fosse vergine e quindi per compensare questa cosa che per lui era un difetto, lei gli ha fatto stuprare la sorellina minore di quindici anni, Tammy Lyn Homolka, ancora vergine. È stata una sorta di sacrificio, un’offerta di pace e di perdono per il fatto che avesse già fatto sesso.

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Tammy Lyn Homolka

Lo stupro è avvenuto la vigilia di Natale. Karla lavorava nell’ufficio di un veterinario e quindi ha preso da lì farmaco Halcion (triazolam), che usavano per indurre l’incoscienza nei loro pazienti animali, ha quindi drogato il cibo e le bevande di Tammy durante la cena e quando tutta la famiglia è andata a dormire, Paul ha stuprato Tammy, registrando anche l’atto… Ma qualcosa è andato storto nel loro piano, perché a causa del mix di droghe e cibo, la quindicenne ha cominciato a vomitare ed è soffocata nel suo stesso vomito, morendo.

Paul e Karla hanno nascosto la droga, la videocamera e altre prove del loro crimine prima di chiedere aiuto di emergenza. Molto prima che Tammy morisse, Paul aveva violentato le donne. Ad un certo punto, dopo che hanno iniziato a frequentarsi, ha chiesto a Karla cosa avrebbe pensato di lui se fosse stato uno stupratore, e lei ha risposto che avrebbe pensato che fosse bello, per questo motivo quello che era lo stupratore di Scarsborough ha continuato con i suoi crimini anche con una compagna che lo filmava.

Il 7 giugno 1991, Homolka ha invitato una ragazza di 15 anni che aveva conosciuto in un negozio di animali due anni prima, conosciuta come “Jane Doe” nei processi, a casa loro. “Doe” fu poi drogato da Homolka. Sia Homolka che Bernardo la assalirono sessualmente e filmarono lo stupro. Nel mese di agosto, “Jane Doe” è stata invitata di nuovo alla residenza della coppia ed è stata nuovamente drogata. Homolka ha chiamato il 911 per chiedere aiuto dopo che la ragazza ha vomitato e ha smesso di respirare mentre veniva stuprata. Lei è una sopravvissuta.

La seconda vittima dei Barbie e Ken è stata una quattordicenne, un anno dopo. Si chiamava Leslie Erin Mahaffy ed era rimasta chiusa fuori casa perché era tornata troppo tardi a casa. Paul ha costretto la giovane adolescente a salire in macchina e l’ha portata a casa che condivideva con Karla. Lì ha spogliato la ragazza e, con il consenso di Karla, l’ha violentata per 24 ore, filmando lo stupro. Anche Leslie è morta, secondo Karla per le mani di Paul che l’hanno strangolata, secondo Paul per l’overdose di Karla. Quindi hanno fatto a pezzi il suo corpo e poi hanno buttato i resti nel lago Gibson.

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Karla Homolka e Paul Bernardo

Barbie e Ken si sono sposati il 29 giugno 1991, con una cerimonia davvero da favola. Ma mentre i due si allontanavano in una carrozza trainata da cavalli, una coppia in canoa sul lago ai margini di St. Catharine’s ha scoperto il corpo smembrato di Leslie. Poco dopo il ritorno dalla luna di miele, Karla ha cenato con un’amica adolescente minorenne. Sapendo che la ragazza era vergine, Karla le diede da bere un drink drogato e poi l’ha portata a casa di Paul come regalo di nozze. La ragazza, svegliatasi nel letto di Paul, non aveva alcun ricordo della serata e di come ha incontrato l’uomo.

Ad aprile 1992 arriva la terza vittima, Kristen French, una ragazzina di quindici anni che frequentava una scuola cattolica che fu costretta a salire in macchina dell’uomo e rapita. La ragazza fu data per dispersa e fu trovata anche la sua scarpa nel parcheggio da cui era stata rapita. Baribe e Ken si sono filmati mentre torturavano e sodomizzavano la ragazza, costringendola a bere alcool e a sottomettersi a Paul. Il cadavere della ragazzina è stato trovato a fine mese. Era stata lavata e le erano stati tagliati i capelli. Sebbene si pensasse che i capelli di French fossero stati rimossi come trofeo, Homolka ha testimoniato che erano stati tagliati per impedire l’identificazione.

Nel gennaio 1993, Karla, su sollecitazione dei suoi genitori ha sporto denuncia per aggressione contro Paul. Nel febbraio 1993, i risultati dei test di laboratorio furono finalmente restituiti e la polizia apprese che Paul Bernando, nonostante i loro dubbi, era davvero lo stupratore di Scarsborough. Poco dopo, Paul è stato arrestato per gli stupri e per gli omicidi di Mahaffy e French, ma era solo questione di tempo prima che il marito portasse con sé la moglie.

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Dopo lunghe trattative tra i pubblici ministeri e l’avvocato di Homolka, il 14 maggio 1993 fu concluso un patteggiamento, secondo il quale Homolka avrebbe testimoniato contro Bernardo e si sarebbe dichiarato colpevole di due capi di imputazione per omicidio colposo, in cambio di una condanna a 12 anni di carcere, e questo chiaramente causò non poche controversie, con i media e il pubblico che parlavano di “patto con il diavolo“. Lei comunque incolpa il marito per tutto, dicendo che era lui che la minacciava per prendere i sonniferi, affermando anche di aver provato lei stessa a salvare la sorella.

Oggi sembra che la Barbie sia libera. Charlie Gillis ritiene che «l’ipotesi più plausibile vede Homolka in Quebec, dove le differenze linguistiche e culturali presumibilmente hanno attenuato la copertura mediatica del suo caso, e dove sarà meno riconoscibile. Un’altra voce suggerisce che potrebbe fuggire all’estero, ricominciando da capo in un paese in cui il suo caso è sconosciuto. O intrufolarsi negli Stati Uniti, usando un’identità illegale per attraversare il confine e vivere la sua vita sotto uno pseudonimo».

Secondo altre testimonianze, sembra che nel 2007 abbia dato luce a un bambino e poi si è trasferita nelle Indie occidentali con il suo nuovo marito, Thierry Bordelais, dove ha affermato che suo figlio poteva vivere una vita normale. Alcune notizie parlano anche di un ritorno in Canada nel 2016, e nel 2020 che risiedesse ancora in Quebec, senza marito e figli. Ma al momento non si sa nulla di certo. Per quanto riguarda Ken, invece, nel 1995 è stato condannato all’ergastolo. 

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