Non sono dei bei giorni per Andrea, duca di York e terzo figlio di Elisabetta e Filippo. In realtà, non è una bella vita. Per carità, ha sempre preso tutte le sue decisioni e non è lui a essere una vittima, ma di certo la queen più longeva del regno d’Inghilterra non può dire di non averne dovute passare fin troppo a causa del figlio, che è stato accusato di molestie sessuali e a marzo scorso ha dovuto pagare un indennizzo a Virginia Giuffre. Proprio in seguito a ciò, la città di York ha chiesto che rinunci al ducato.
Facciamo un passo indietro. Da dov’è iniziato il declino del principino Andrea? No, non direi neanche quando ha deciso di sposare Sarah Ferguson da cui poi ha divorziato dieci anni dopo in quanto lei è stata fotografata in topless in compagnia del finanziere americano John Bryan che le succhiava l’alluce. Probabilmente quello che ha irreversibilmente rovinato la reputazione del principe Andrea è il suo rapporto con Jeffrey Epstein, che gli causò diverse critiche.
In quella situazione, la reputazione degenerò soprattutto quando l’ex moglie decise di essere «profondamente dispiaciuta per aver legato il nome di Jeffrey Epstein al mio. Aborro la pedofilia e qualsiasi tipo d’abuso sessuale sui bambini, e so che questo è stato un gigantesco errore di valutazione». Tuttavia, la storia, che si conclude giusto il mese scorso, che più gli ha causato problemi (sicuramente non quanti lui ne ha causati alle ragazze e soprattutto a colei che l’ha denunciato) è l’accusa di aver partecipato ad attività sessuali con una minorenne, Virginia Roberts Giuffre, durante un viaggio a Londra nel 2001 e successivamente a New York e a Little Saint James, nelle isole Vergini.
Ovviamente Buckingham Palace ha subito negato «qualsiasi insinuazione di comportamento inadeguato con minori», e inizialmente persino Epstein riesce a salvarsi, ma solo nel 2019 l’imprenditore verrà incriminato per traffico sessuale e associazione a delinquere finalizzata al traffico sessuale. Da quel momento, è solo questione di tempo. Gli avvocati del principe cercano di far cadere la denuncia della ragazza contro Andrea, ma falliscono miseramente e il 12 gennaio 2022 un giudice di New York decide che Randy Andy (così era chiamato dalla stampa britannica) sarà processato negli Stati Uniti.
E così, imbarazzata dal figlio, Buckingham Palace fa sapere che il principe Andrea è privato di tutti i titoli reali e militari e che quindi si dovrà difendere come «un privato cittadino», tuttavia resta Altezza Reale. Insomma, come la Megxit, sebbene, ammettiamolo, questo è uno scandalo un po’ più grave rispetto al semplicemente rinunciare al titolo reale. Non finisce comunque qui, perché proprio nelle ultime ore la città di York vuole scacciare il nome del principe da qualsiasi cosa lo leghi alla cittadina.
York vuole togliere il ducato al principe Andrea
I consiglieri della città di York hanno votato all’unanimità per rimuovere la cittadinanza onoraria al principe Andrea, che gli era stata assegnata il giorno delle sue nozze nel 1987. Dopo però tutto lo scandalo che abbiamo raccontato nei paragrafi precedenti, alla città di York non basta che il principe abbia già perso le onorificenze e i gradi militari, non basta che stia vivendo lontano dai riflettori e che non sia neanche stato fotografato al matrimonio della figlia. La città vuole che rinunci al ducato.
Darryl Smalley, liberale democratico membro del consiglio della città di York e primo firmatario della mozione, ha dichiarato: «Sono stato contento di vedere i consiglieri di tutti i partiti supportare questa mozione e chiarire che non è più opportuno che il principe Andrea rappresenti York e i suoi cittadini. La rimozione di questo titolo onorario manda il giusto messaggio che noi, come città, siamo al fianco delle vittime di abusi».
Smalley ha aggiunto che «il prossimo passo logico è che il principe Andrea faccia la cosa giusta e rinuncia al suo titolo. Se non riesce a farlo, il governo e Buckingham Palace devono intervenire per rimuovere il suo titolo per porre fine alla connessione del principe Andrea con York». La parlamentare laburista Rachael Maskell si è detta d’accordo, aggiungendo che «anche se è un sollievo che il principe Andrew abbia finalmente riconosciuto ed espresso rammarico per la sua stretta associazione con un pregiudicato e trafficante di sesso Jeffrey Epstein, il suo lungo ritardo nel farlo e la risposta iniziale alle accuse e alla sig.ra Giuffre sono state fonte di profondo dolore e imbarazzo per molte persone in tutta la città».
Tuttavia, sempre secondo il Mirror, delle fonti reale fanno sapere che la regina «certamente non ha intenzione» di costringere suo figlio a rinunciare al suo titolo di duca – un titolo a vita dato a lui dalla regina nel 1986. Per rimuovere il titolo che bisogno di un atto del Parlamento, per cui lo statuto dovrebbe essere approvato sin dalla Camera dei Comuni che dai Lord. Vedremo comunque come questa situazione si evolverà.
Giulia, 25 anni, laureata in Lettere Classiche, “paladina delle cause perse” e studentessa di Filologia Italiana. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche.
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