Il volo SJ 182 della compagnia indonesiana Sriwijaya Air partito da Giacarta, capitale dell’Indonesia, e diretto a Pontianak, in provincia di Kalimantan, è disperso da ore, dalle 14:40, 7:40 italiane. A bordo dell’aereo c’erano 56 passeggeri, tra cui 3 neonati e 7 bambini, due piloti e 4 membri dell’equipaggio. Nel frattempo ci sono diverse testimonianze di pescatori che hanno sentito un forte boato, alcuni dicono di aver visto il velivolo precipitare in mare, per cui tutte le speranze di ritrovare vive quelle persone sembrano ormai vane.
Oggi purtroppo riportiamo una triste e tragica notizia, ormai confermata da diversi fonti. L’aereo Boeing 737 è precipitato in mare, con più di 50 persone a bordo. La Sriwijaya Air è la più popolare delle compagnie indonesiane, prima della pandemia di Covid-19, con i suoi nove aerei tutti Boeing, riusciva a trasportare più di un milione di passeggeri ogni mese.
Tuttavia, non è il primo degli incidenti aerei in Indonesia, l’ultimo risale a soli tre anni fa, nel 2018, tragedia in cui morirono 189 persone e il danno fu attribuito a problemi tecnici del Boeing 737 Max. L’aereo caduto oggi era attivo dal 1994 e faceva parte della compagnia indonesiana da 12 anni.
La compagnia di Boeing, tra l’altro, proprio di recente ha ottenuto un accordo con il Dipartimenti di Giustizia USA in seguito al guasto all’aereo che nel 1997 è precipitato, dovendo pagare 2,5 miliardi di dollari. Tuttavia, come possiamo intuire dal paragrafo precedente, questo aereo disperso non c’entra nulla con quelli 737 che erano stati coinvolti negli ultimi incidenti, proprio perché non un un 737 Max, i cui problemi erano legati al MCAS.
L’aereo precipitato
Da quando i pescatori hanno affermato di aver visto l’aereo precipitare e di aver trovato anche alcuni pezzi del mezzo nelle proprie reti da pesca, sono davvero poche le speranze di ritrovare vivi i passeggeri e i lavorati che si trovavano in quel tragico momento sull’aereo, con tutti quei bambini e persino neonati che non potranno più risalire a galla. Il pilota non ha dato alcun mayday prima dello schianto, ma i contatti si erano interrotti già dalle 7:40 italiane, quando l’aereo si trovava ancora all’altezza di 2500 metri.
Da come scrive Il Messaggero, l’aereo aveva «raggiunto i 3500 metri durante la salita verso la quota di crociera fra i 6mila e i 7mila metri. Dalla velocità della cabrata (520 km/h) si è così passati a poco più di 260 km/h». Erano passati pochi minuti, circa 4, dalla partenza (l’aereo era partito alle 14:36, quindi alle 7:36 italiane), per cui il velivolo si trovava ancora in ascesa e mancavano ancora un’ora e trenta minuti all’arrivo. Queste sono le informazioni che abbiamo grazie a Flightradar24:
- «Route: Jakarta to Pontianak
- Callsign: SJY182
- Aircraft: Boeing 737-500, PK-CLC
- Take off: 07:36 UTC
- Highest altitude: 10,900 feet
- Last altitude: 250 feet
- Signal lost: 07:40 UTC»(Fonte: Flightradar24)
Le testimonianza dei civili, in particolare dei pescatori, non danno altre speranze: molti hanno sentito un forte boato proveniente dalla zona in cui è stato perso definitivamente il contatto con l’aereo, altri invece mostrano dei pezzi dell’aereo che hanno ritrovato fra le loro reti da pesca, invece ci sono proprio alcune trasmissioni indonesiane che ritengono di aver visto un aereo precipitare nel mare. La conferma è stata anche data dal capitano della guardia costiera.
Video of civilians finding small parts from the Sriwijaya Air flight SJ182 that departed from Jakarta, Indonesia #sj182 #SriwijayaAir pic.twitter.com/sxt8o1xsW5
— HzKv (@HZLABZ) January 9, 2021
Purtroppo, considerando la gravità della situazione, non ci sono speranze di trovare vive le persone che si trovavano all’interno dell’aereo, per cui facciamo le più sincere condoglianze a tutti i parenti delle vittime, sperando che, almeno, possano riavere dei corpi su cui piangere, sperando che quelle persone, quei bambini, quei neonati, possano ottenere la giusta sepoltura.
Giulia, 26 anni, laureata in Filologia Italiana con una tesi sull’italiano standard e neostandard, “paladina delle cause perse” e studentessa di Didattica dell’Italiano Lingua non materna. Presidente di ESN Perugia e volontaria di Univox. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche.
Instagram: @murderskitty