Ryanair vs Ita: «sarà la low cost di Lufthansa»

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Ryanair, compagnia irlandese molto famosa per i suoi voli low cost, ha deciso di fare dei pronostici non troppo gradevoli sulla nuova compagnia che andrà a sostituire Alitalia, ovvero Ita Airways. Secondo Michael O’Leary, l’amministratore delegato di Ryanair, «alla fine verrà comprata da Lufthansa che ne farà la sua compagnia low cost». Ha persino chiesto al Papa che voli con la sua compagnia, poiché quella italiana è inadeguata. Ritiene che brucerà solo il denaro pubblico, come aveva già fatto Alitalia.

Facciamo un passo indietro, e parliamo prima di Ryanair e poi della compagnia italiana. «Ryanair Holdings plc, il più grande gruppo di trasporto aereo europeo, è la società madre di Buzz, Lauda, Malta Air e Ryanair DAC», così si presentano sul sito ufficiale, vantando 154 milioni di passeggeri all’anno e più di 2400 voli giornalieri in partenza da 82 basi diverse. «Il gruppo collega più di 200 destinazioni in 40 Paesi grazie a una flotta di oltre 475 aeromobili e 210 ulteriori Boeing 737 in arrivo, che consentiranno al gruppo Ryanair di diminuire le tariffe e incrementare il traffico a 200 milioni di passeggeri annuali entro l’anno fiscale 2024».

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Fonte: pexels

Ryanair, in quanto compagnia low cost, ha i suoi pregi e i suoi difetti. Io, ad esempio, mi sono trovata bene come mi sono trovata anche in modo pessimo (ne ho parlato qui: Viaggiare da soli: è possibile?), per Ita, invece, non ho ancora una vera e propria opinione in quanto non ho ancora avuto il piacere di viaggiare con loro, sebbene al momento, guardando i prezzi, mi sembra tutto tranne che low cost.

ITA Airways «è una società partecipata al 100% dal Ministero dell’Economia e delle Finanze per l’esercizio dell’attività nel settore del trasporto aereo. La società è attiva da novembre del 2020». Come obiettivo hanno quello di «creare un vettore aereo efficiente, innovativo, che diventi il punto di riferimento nel garantire all’Italia una connettività di qualità sia con destinazioni internazionali, così da incentivare il turismo e il commercio con l’estero, sia all’interno del Paese, sfruttando anche la mobilità integrata». Tuttavia, riuscirà nell’intento o la profezia di Michael O’Leary si avvererà prima del previsto?

Ita Airways risponde a Ryanair

Ricordiamo le parole di Michael O’Leary in un hotel romano: «Alla fine verrà comprata da Lufthansa – dice – che ne farà la sua compagnia low cost», e poi ha chiesto al Papa di viaggiare con la sua compagnia piuttosto che con quella italiana. Ad acquisire la compagnia italiana «non ci penso proprio. È così piccola ora. Parla di far crescere la propria flotta da 60 a 80 aerei e anche oltre. Ma tutto questo è la sua previsione non succederà, per loro è troppo tardi. E mentre loro parlano, noi siamo entrati nello spazio creato dalla scomparsa di Alitalia e facciamo crescere davvero la nostra presenza in Italia».

«Quello che accadrà è che Lufthansa acquisterà Ita e tutto quello che farà sarà di trasportare passeggeri dall’Italia a Francoforte, Monaco e sarà un’altra sussidiaria come già Brussels, Swiss o Austrian. Siamo più presenti di loro negli scali italiani. È Ryanair la vera compagnia di bandiera italiana: dobbiamo solo convincere il Papa a volare con noi».

Michael O’Leary

I nostri, però, dobbiamo concederglielo, hanno avuto una vera e propria classe nel rispondere a questa provocazione bella e buona. Hanno pubblicato un’inserzione pubblicitaria con uno slogan: «Al low cost preferiamo il low profile», spiegando anche che non replicheranno con una note ufficiale alle «provocazioni» del manager.

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Fonte: ilfattoquotidiano

Però, e qui viene il bello, invierà a lui una Loyalty Card, ovvero la tesserà fedeltà dei passeggeri Vip con cui O’Leary potrà viaggiare sulla compagnia italiana e quindi testare la qualità dei servizi e anche «l’inconfondibile accoglienza ITA-liana», poiché, secondo la compagnia italiana, Ryanair li ha giudicati senza aver mai provato i loro voli e servizi. Solo dopo che l’avranno fatto, potranno accettare le loro critiche.

Le novità di Ryanair

Intanto però O’Leary ha incoronato Ryanair come la vera compagnia di bandiera italiana e, fra i loro piani, ci sono quelli di dispiegare altri 25 aeromobili sulla nostra penisola, passando da una flotta di 67 a 92. A questo si aggiungono anche 17 nuove rotte e destinazioni, con un investimento di circa 2,5 miliardi. Queste le nuove destinazioni: Berlino, Bruxelles, Colonia, Cuneo, East Midlands (Inghilterra), Fez (Marocco), Figari (Corsica), Gran Canaria, Cefalonia (Grecia), Minorca (Spagna), Praga, Preveza (Grecia), Stoccolma, Tangeri (Marocco), Trapani, Valencia, Zadar (Croazia).

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O’Leary non è quindi preoccupato: «La competizione è la benvenuta, da Ita come dal brand Alitalia. Ogni incentivo degli aeroporti è disponibile anche per tutti gli altri vettori che, entrando, farebbero crescere il mercato locale. Noi abbiamo semplicemente segnato la strada: siamo andati oltre Roma e Milano, e l’approccio ha pagato. I loro problemi sono due: negli ultimi 25 anni, Alitalia non ha mai presidiato il low cost e non ha mai fatto un soldo; e oggi Ita non ha gli aerei per condurre simili operazioni».

Durante la conferenza stampa, però, gli vengono poste anche domande riguardo i biglietti non rimborsabili ai positivi di Covid-19: «Una compagnia aerea low cost non vende biglietti rimborsabili. Se tu hai un raffreddore, se devi ricoverarti in ospedale, se ti muore il gatto, il biglietto rimane non rimborsabile. Puoi cambiare il biglietto, lo permettiamo a tutti senza costi, ma non chiederci di rimborsarti. Se il volo parte, hai due sole possibilità: o lo prendi o modifichi il biglietto. Noi non diciamo che il Covid non sia una malattia grave, non siamo dottori. Diciamo che, se hai contratto il virus, puoi sostituire il titolo di viaggio. Non mi risulta, e chiudo, che le altre compagnie rimborsino».

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