Zerocalcare apre un’osteria che darà un aiuto alle donne vittime di violenza

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Un titolo troppo coinciso per raccontarvi dell’iniziativa del celebre fumettista Zerocalcare, al fianco di altri nomi rinomati del mondo della ristorazione. Un titolo che però veicola due importanti messaggi: la buona cucina, non solo romana, e la possibilità di offrire un sostegno alle donne vittime di violenza.

Zerocalcare apre un’osteria che darà un aiuto alle donne vittime di violenza

L’osteria in questione porterà sulla sua insegna l’appellativo di “Osteria Sauli” e aprirà nel cuore di Roma alla Garbatella. Tra le strade della capitale del Bel Paese, da settembre, potremo assaporare i piatti della cucina tradizionale del luogo – ma non solo – grazie al progetto avviato da Antonello Magliari con Zerocalcare, Stefania Pinto e Francesco Cianciarelli.

Magliari racconta di questa esperienza che per lui nuova non è. Infatti, Antonello Magliari è uno degli osti più stimati di Roma, già alle prese con i suoi due ristoranti, aggiunge ora anche l’Osteria Sauli, nell’omonima piazza e sullo scheletro di una vecchia cartoleria. Zerocalcare, ci tiene a precisare Magliari, non si destreggerà tra i tavoli in veste di cameriere, e nemmeno in cucina. Il fumettista ha messo firma al contratto come Michele Rech per diventare socio finanziario.

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Fonte: Repubblica Roma

In cucina, infatti, troviamo proprio la moglie di Magliari, la sopracitata Stefania Pinto. La sua competenza ed esperienza ai fornelli garantirà all’osteria piatti deliziosi, proveniente anche dal resto d’Italia. Nella lista della spesa figurano ingredienti tipici della tradizione gastronomica abruzzese e pugliese, per un tripudio di sapori che farà innamorare tutti i commensali. Anche lei sarà socia in affari all’Osteria Sauli.

Cianciarelli, per tutti Cecco, completa il quartetto, amico di Magliari e Zerocalcare, diventa anche lui finanziatore del progetto e compagno d’avventura di Pinto.

E che progetto! L’osteria aprirà le sue porte, salvo inconvenienti, a metà settembre, soltanto in orario serale dal lunedì al venerdì, aggiungendo la fascia del pranzo per il week-end. Si parla già della qualità degli alimenti, con i salumi prodotti dallo stesso Magliari, i maritozzi di Pinto, e il miglior vino sfuso che si possa trovare. Cinquanta i posti a sedere, metà all’interno e metà affacciati sulla Piazza Sauli.

Manca ancora un dato fondamentale per descrivervi questa nuova impresa. L’Osteria Sauli collaborerà con la Casa delle donne Lucha y Siesta, struttura che dal 2008 si occupa di accogliere tra le sue mura donne rimaste vittima di violenza, dar loro una nuova casa e il supporto necessario per continuare a vivere. Le inquiline della Casa ora potranno contare anche sull’osteria per riprendere davvero in mano le redini della loro vita, cominciando dalla possibilità di trovare un’occupazione lavorativa, con tanto di percorsi di formazione professionale.

Fonte: Corriere Roma

Racconta così Magliari alle penne di Gambero Rosso: “Volevamo fare qualcosa assieme e l’idea di Michele, che noi abbiamo subito accolto e condiviso immediatamente, era sì aprire una vera osteria romana in uno dei quartieri più autentici di Roma ma anche creare le condizioni per essere utili dal punto di vista sociale“.

Dal punto di vista sociale, questo lo sappiamo, Zerocalcare non si è mai tirato indietro. La sua assenza al Lucca Comics (a causa del patrocinio di Israele) aveva agitato la politica italiana, lasciando che l’opinione pubblica si concentrasse sul criticare la posizione di un artista che a differenza di molti ha avuto l’ardire di esporre le sue idee e il suo sostegno alle vittime di un genocidio.

Tutto questo mentre la stessa politica italiana si asteneva in una votazione per il cessate il fuoco, senza ricevere alcuna lamentele dal mondo della stampa.

Ma continua Magliari: “Con Michele, Stefania e Cecco avevamo in mente di aprire una cosa assieme, ma senza fretta e così abbiamo aspettato che arrivasse il momento giusto“. Il momento è arrivato, appuntamento a settembre!

Fonte: Il Fatto Quotidiano

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