A tutto eravamo pronti, tranne che a Valeria Marini, paladina del gay pride di Napoli (ma che è stata comunque cresciuta da Silvio Berlusconi) che in caps lock difende Giorgia Meloni da un tweet di Selvaggia Lucarelli. Ma non è neanche questo il bello. La parte più divertente, per modo di dire, di tutta questa storia, è che ha definito Giorgia Meloni rispettosa per l’universo femminile. Ma parliamo della stessa persona? Non era lei che aveva votato contro la parità salariale? O che solo qualche giorno fa ha pubblicato il video dello stupro da cui è stata identificata la vittima, rifiutandosi di chiedere scusa?
Forse sconvolge ancor di più il fatto che diverse persone stiano “cancellando” il personaggio dicendo che “è caduto un mito“. Ma davvero si era arrivati a considerare Valeria Marini, che fa da anni la parodia della donna stupida, bionda e formosa, un mito? Gira da programma trash a programma più trash, discutendo con tutti e facendo parlare di sé solo in questo modo, sfila sui carri del Pride cavalcando l’onda dei diritti, e poi senza troppi problemi si schiera dalla parte di chi rispose, intervistata dalla Iene, alla domanda “meglio un figlio gay o di sinistra?” con “meglio nessuno dei due“.
E poi come non ricordare tutte le dichiarazioni della leader di Fratelli d’Italia contro il pride, il gender, le drag queen, gli immigrati LGBT, il DDL Zan, la lotta contro la discriminazione LGBT, le “lobby” LGBT, il discorso “Io sono Giorgia” che è stato preso con ironia ma che conteneva dichiarazioni che raggiungono quasi quelle pronunciate al comizio di Vox. Come non ricordare il suo «non possiamo dire che oggi, nella realtà italiana, gli omosessuali siano discriminati»? E questo solo contro le persone LGBT, ma contro le donne?
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Qualche mese fa festeggiavamo la legge per la parità salariale, legge firmata da Chiara Gribuado (PD) e che prevede delle modifiche al codice sulle pari opportunità tra uomo e donna in ambito lavorativo. Perché ne parliamo? Perché mentre la Commissione Occupazione e Affari sociali del Parlamento europeo ha approvato con 65 voti favorevoli e 16 contrari la direttiva sulla parità salariale, «sono state raccolte 113 firme che invece riaprono il capitolo e settimana prossima la plenaria si pronuncerà». E indovinate chi c’era fra quelle firme? Proprio i parlamentari di Fratelli d’Italia, guidati da una donna. Guidati da Giorgia Meloni.
Dicono di essere dalla parte delle donne, dalla parte delle madri, dalle parte della vita, ma cosa fanno nel concreto per dimostrarlo? Dicono no all’aborto, vietando a una donna di avere il controllo sulla propria vita persino dopo uno stupro. Dicono no alla parità salariale, che permetterebbe alle donne di avere una carriera alla pari di un uomo e, chissà, persino di poter costruire una famiglia, perché un figlio non lo cresci con acqua santa e corpo di Cristo, ma con uno stipendio decente e sicurezze sul lavoro. Valeria Marini queste cose le sa?
Valeria Marini difende Giorgia Meloni
«In questa fase, più si dà dell’ignorante e della fascista alla Meloni e più potenziali elettori si sentiranno da lei rappresentati», ha scritto Selvaggia Lucarelli il 23 agosto 2022. Il tweet aveva ottenuti i soliti retweet e mi piace, ma non era saltato troppo all’occhio. Finché ieri Valeria Marini, proprio come ve lo riportiamo, commenta: «Cara selvaggia hai TANTO ANZI TUTTO da imparare da GIORGIA MELONI.. PER ESEMPIO il RISPETTO CHE HA PER GLI ALTRI E SOPRATTUTTO PER UNIVERSO FEMMINILE E PER TUTTE LE DONNE». Cosa?
Al che, la Lucarelli risponde allegando uno screen in qui si vede la Marini dice di essere «felice di essere qui, di aprire la serata di un evento molto importante», facendo riferimento al Napoli Pride, di cui era proprio madrina. «Dal carro del gay pride a quello del vincitore è un attimo», commenta la giornalista. Ma ovviamente non è stata l’unica a commentare. Tutto il Twitter, in particolare gli amanti del trash che sembrano essere caduti dalle nuvole, ha commentato la vicenda, tant’è che il tweet della Marini ha ben 985 tweet di citazione, e la gran parte sono negativi.
«Valeria Marini perfetto esempio di chi strumentalizza certi temi per hype. Prende parte ad iniziative contro la violenza di genere, parla di come è stato importante per lei il diritto all’aborto, fa la madrina del pride per poi uscirsene con sta cagata che voterà la Meloni», scrive Gaia Zorzi citando il tweet. Qualcun altro le fa notare che solo pochi giorni la leader di Fratelli d’Italia ha postato il video di uno stupro su Instagram, e anche dopo la polemica non lo ha cancellato ma le è stato eliminato dai vari social in quanto violava le policy.
Qualcuno però fa sottolinea che «questa campa grazie ai reality della Mediaset vi pare una che può essere di sinistra?». «Ah ma avete scoperto adesso che la marini vota destra????? è finita pure su un documentario della bbc che esplorava i vari personaggi della destra politica europea raga», scrive un altro. E ancora: «Valeria Marini, icona del berlusconismo, starlette di innumerevoli commedie sexy all’italiana, e oggi ci stupiamo che simpatizzi per la destra». Infine, «Valeria Marini ruota intorno agli ambienti berlusconiani/di destra da decenni e vi stupite se lei – e come lei tante altre, vedasi la Cipriani e la Zanicchi – diano voce a determinate vedute».
I commenti online
"Caduto un mito."
— @ᴛᴏʀᴀᴋᴊᴋᴊ (@Torakjkj) August 26, 2022
Ah, quindi per voi #ValeriaMarini era pure un punto di riferimento intellettuale? Buono a sapersi.
valeria marini fa la femminista e da madrina ai gay pride però poi vota una donna che strumentalizza per fini politici il video di uno stupro ed è contraria a qualsiasi diritto per gli omosessuali
— estanco (@palloncinx) August 26, 2022
devo dire altro o possiamo cancellarla? https://t.co/hyQedaJBdE
Non mi stupisce la posizione politica di Valeria Marini.
— Domenico Naso (@domeniconaso) August 26, 2022
Mi sconvolge, invece, il fatto che parte della comunità gay abbia spesso bisogno di scegliere come icone personaggi problematici, politicamente distanti e totalmente privi di contenuti.
Guarda che fra poco si scopre che Valeria Marini non è una fonte intellettuale affidabile e crolla questo altro muro di certezze
— Danilo (@Tremenoventi) August 26, 2022
Finalmente arriva Valeria Marini ad elevare intellettualmente la campagna elettorale.
— Sofy La Topa (@DarkLadyMouse) August 26, 2022
Valeria Marini che prima fa la madrina al Gay Pride e poi difende la Meloni è semplicemente raccapricciante, ridicolo e avvilente
— Rossella (@maremmimpestata) August 26, 2022
Per Valeria Marini Giorgia Meloni rispetta l'universo femminile. La stessa Meloni leader di quel partito che ad aprile al Parlamento europeo voto' contro la parità salariale tra donne e uomini. Ma forse è un caso di omonimia…
— Alberto Letizia #FBPE (@AlbertoLetizia2) August 26, 2022
Lo scambio di tweet tra Selvaggia Lucarelli e Valeria Marini spero ci spinga, come comunità e movimento #LGBTQ+, a riflettere più e meglio sulle persone che scegliamo come testimonial dei #Pride. Non servono vip in cerca di visibilità ma alleatə che credono davvero nella causa.
— Gianmarco Capogna 🏳️🌈 (@gmarcoc) August 26, 2022
Giulia, 26 anni, laureata in Filologia Italiana con una tesi sull’italiano standard e neostandard, “paladina delle cause perse” e studentessa di Didattica dell’Italiano Lingua non materna. Presidente di ESN Perugia e volontaria di Univox. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche.
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