Bentornati al 22esimo appuntamento con Una tazza d’horror, la scorsa volta abbiamo parlato del caso di Kelly Anne Bates, una ragazzina torturata dal presunto fidanzato che si è rilevato un vero e proprio assassino. Quest’oggi parleremo dell’uomo falena, una creatura leggendaria metà uomo e metà falena, non mi dilungo più di tanto e buona lettura!
Chi è l’uomo falena e cosa è accaduto la notte del 1966?
Fra la fine del 1966 e la fine del 1967 negli Stati Uniti precisamente a Point Pleseant venne avvistata una creatura dalle sembianze strane, metà uomo e metà falena e con gli occhi rossi. Vi sono tanti testimoni ad aver avvistato l’uomo falena, tra cui quella di due coppie, Steve e Mary Mallette e Roger e Linda Scarberry, nei pressi dello stabilimento dismesso di munizioni North Power Plant di Mason County, osservano un mostro dai tratti umanoidi, gli occhi rossi e le ali enormi. Le due coppie, pensando di essere inseguite, scappano in auto a tutta velocità.
Il caso finisce sulla carta stampata e presto si verificano decine di avvistamenti: nasce così la leggenda dell’uomo falena, chiamato anche Mothman come l’eroe dei fumetti Batman. L’apparizione di Mothman viene collegata alla maledizione di Cornstalk, il guerriero shawnee, ucciso a tradimento dai soldati americani nel 1777. Secondo questa teoria, l’uomo falena rappresenterebbe la punizione inviata per vendetta alla popolazione locale dal capo indiano. Altre ipotesi suggeriscono di catalogare l’uomo falena come UFO, oggetto volante non identificato, o criptide, essere animale non conosciuto.
La vicenda, tuttavia, si sarebbe probabilmente conclusa subito se un giornalista appassionato di misteri, John Keel, non avesse scritto The Mothman Prophecies (tradotto in italiano come “Voci dall’ombra”) in cui collegava questi avvistamenti ad altri fatti strani successi nella zona: avvistamenti di UFO, strane telefonate ai cittadini, minacciose visite di “uomini in nero” e, soprattutto, il tragico crollo di un ponte sul fiume Ohio in cui morirono 46 persone. L’ipotesi di Keel fu che Mothman, in qualche modo, volesse mettere in guardia la cittadina contro l’imminente disastro.
“Ci sono diverse circostanze che fanno ritenere molto strano quel crollo” dice Keel. I semafori erano sul rosso da entrambe le parti del ponte, così il traffico si accumulò nel mezzo provocando il crollo. Non ho mai scoperto chi potrebbe avere avuto interesse a generare un simile disastro”.
Loren Coleman, autore di un altro bestseller sulla vicenda Mothman è più dubbioso afferma che c’è gente che gli ha scritto dicendo che strane creature sono state avvistate anche dopo l’11 settembre. Si trattava forse anche qui di apparizioni mistiche che cercavano di avvisare il mondo degli attentati in arrivo? Non credo, si tratta solo di coincidenze.
In realtà, il mostro potrebbe essere un comune uccello dalle grandi dimensioni, un gufo o una gru, in ogni caso, gli avvistamenti si diradano dopo il crollo del Silver Bridge, il ponte tra Point Pleasant e Gallipolis, e la morte di quarantasei persone, scaraventate dalla Route 35 nell’Ohio River. Tuttavia, secondo la credenza popolare, la presenza dell’uomo falena in quell’area e in quel periodo avrebbe preannunciato proprio la sciagura stradale. Naturalmente, anche le cause del cedimento strutturale hanno una spiegazione logica: l’eccessivo carico e la mancata manutenzione del ponte.
Nel mondo dell’ufologia, però, non tutti condividono questa opinione. C’è chi parla di complotti e di invasioni di alieni. Uno scienziato di nome Moran propende per un’ipotesi non meno bizzarra, quella di un complesso esperimento sociologico: “E’ possibile che Mothman sia stato un esperimento del governo per valutare la reazione della gente comune di fronte a eventi ultraterreni?” Chissà, certo, se fosse così, negli anni seguenti i risultati di un tale esperimento sarebbero dovuti diventare noti. Se non se ne seppe nulla, probabilmente, fu proprio a causa del crollo del ponte: l’imprevedibile disastro forse convinse gli studiosi ad abbandonare l’esperimento in quella zona per evitare che il loro lavoro fosse in qualche modo collegato alla tragedia.
La storia dell’uomo falena ha reso questo caso diffuso e con tanti punti interrogativi, e Point Pleseant venne conosciuta per questa strana creatura che tutt’ora non si sa se sia una vera e propria leggenda o che esista davvero, tant’è che fecero una statua con una placca commemorativa.