Per il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, in troppi hanno deciso di far valere un proprio diritto, ovvero andare in ferie, per il ponte del 25 aprile. E quindi li ha bacchettati, considerandoli non lodevoli per il semplice fatto che hanno scelto di prendersi un giorno di ferie. I “colpevoli” sono nove dirigenti su undici, e quindi tutti i direttori nominati, in quanto la carica di dirigente alla creatività contemporanea e agli archivi non sono ancora stati nominati.
Il ministro Sangiuliano ha fatto parlare di sé non poche volte. Una delle più sconvolgenti è quella in cui ha deciso che bisognerebbe far pagare le entrate al museo perché altrimenti «si deprezza il valore delle opere». Con precisione, disse di essere «assolutamente contrario ai musei gratis», rispondendo alla proposta del suo sottosegretario, Vittorio Sgarbi, che invece ha parlato di gratuità dei musei. A Porta a Porta il ministro ha detto che l’iniziativa «non regge sul piano economico poi deprezza il valore delle opere». Eppure in diversi Paesi i musei sono completamente gratuiti sempre.
Questo poi scatenò un’altra polemica, quando il direttore Eike Schmidt ha ricordato che «da anni, come direttore degli Uffizi, chiedo rinforzi al Ministero, perché l’assunzione delle Risorse umane non è competenza dei singoli musei dotati da parziale autonomia, bensì degli uffici centrali del Ministero. Dopo lo stop dovuto alla pandemia, quest’anno i visitatori per fortuna stanno tornando impetuosamente, e di nuovo, gli Uffizi fanno da traino dell’economia cittadina». Disse che avrebbe mandato una relazione estesa, sottolineando che «il problema della carenza degli organici è endemico riguarda praticamente tutto il panorama museale, bibliotecario e archivistico nazionale».
La lettera di Sangiuliano ai direttori generali del ministero
Inizia la lettera dicendo di aver «riscontrato come molti di voi, tranne qualche lodevole eccezione, fossero in ferie lunedì 24 aprile, giornata di ponte verso la Festa della Liberazione». Ovviamente dice di riconoscere che «le ferie sono un diritto intangibile», ma fa «osservare che la peculiarità del nostro ministero, le cui attività trovano particolare riscontro proprio in occasione di queste festività, suggerirebbe una puntuale presenza proprio in questi giorni». Poi, prende come esempio le forze dell’ordine, dicendo che «è come se le forze dell’ordine andassero in ferie quando la città si svuota per le vacanze estive».
Infine, conclude con una sorta di frecciatina: «con l’occasione, vi preannuncio che il 15 agosto, alle ore 13.00, siete tutti invitati da me per un pranzo di lavoro. È gradita l’occasione per porgere cordiali saluti». La replica dei direttori generali del Mic è stato un «no comment», almeno per il momento. Intanto, su Twitter, tranne per «qualche lodevole eccezione», il popolo è schierato dalla parte dei direttori.
Sono d’accordo con il ministro della #cultura #Sangiuliano: le #ferie in giornate “speciali” per fare il “#ponte” equivalgono allo #sciopero di venerdì o lunedì (per allungare i #weekend). Dice: ma i direttori mica so’ uscieri dei #musei. Vero. E infatti guadagnano molto di più. pic.twitter.com/OoN7gZHxzR
— Antonello Piroso (@Apndp) April 26, 2023
Sangiuliano ha emesso un proclama contro molti direttori dei musei perché erano in ferie lunedì 24 aprile, non ricordando che molti musei nazionali sono chiusi di default al lunedi. Il 25 aprile, infatti, erano tutti aperti.
— La prima manina (@LaPrimaManina) April 27, 2023
Forse i direttori dovevano tenere aperto da soli?
L’utilità di avere presente il direttore generale in un giorno dove l’80% del personale é assente, é inutile.
— Sentenza (@Sentenz11277331) April 26, 2023
Questa serve solo per polemizzare e fare una miserrima propaganda, tipico di chi non ha nessuna idea positiva se non farsi dire ‘bravo’ dall’italiano medio.
è incredibile, leggere questa buffonata mi ha fatto rimpiangere i più di 7 anni di Franceschini alla Cultura, non lo avrei mai detto, è proprio vero che “non c’è limite al peggio”
— Daniele Chiavelli (@dchiave) April 26, 2023
Giulia, 25 anni, laureata in Lettere Classiche, “paladina delle cause perse” e studentessa di Filologia Italiana. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche.
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