The Borderline e il canale che non è stato chiuso

Condividi

Oggi le principali testate italiane hanno condiviso la notizia dei The Borderline che hanno chiuso il loro canale Youtube in seguito all’omicidio stradale del piccolo di cinque anni, ma in realtà bastava una piccola ricerca per rendersi conto che il canale è ancora attivo e continua a monetizzare, di fatto arricchendo il gruppo di youtuber che si è fatto scrivere un messaggino strappalacrime dagli avvocati senza però effettivamente chiudere il canale. Avrebbero potuto fare un comunicato stampa sui social (dove hanno raggiunto i 50k followers sui profili personali), ma hanno scelto Youtube. Per fare visual, per continuare a lucrare su una tragedia.

the-borderline-dicono-di-chiudere-il-canale

Le prime informazioni raccolte indicano che la Smart, con la madre e i bambini a bordo, stava viaggiando lungo via di Macchia Saponara proveniente dalla Colombo. Al contrario, il SUV Lamborghini si stava muovendo nella direzione opposta. Gli agenti della Polizia Locale di Roma Capitale del Gruppo X Mare sono giunti prontamente sul luogo dell’incidente. Appena arrivati, hanno avviato le procedure standard di rilievo al fine di comprendere l’esatta dinamica dell’incidente e stabilire eventuali responsabilità relative all’accaduto. Al momento, non sono ancora disponibili informazioni definite riguardo a quanto effettivamente accaduto.

Il padre di un compagno di scuola di Manuel, il bambino che ha perso la vita, ha raccontato su Fanpage che i The Borderline sono rimasti tranquilli per quattro ore senza versare neanche una lacrima. Ha definito la situazione scandalosa e ha affermato che uno dei genitori della scuola li ha visti mentre stavano ancora facendo un video. Questo genitore si è avvicinato e ha chiesto loro cosa stessero facendo, esprimendo la sua incredulità sul fatto che stessero registrando un video mentre c’era un bambino a terra che stava morendo.

the-borderline-dicono-di-chiudere-il-canale

Continua poi: «Io sono arrivato dopo una quindicina di minuti, ma mi hanno raccontato che i ragazzi sono scesi dall’auto per fare dei video. Ridendo, sorridendo, scherzando. Per loro era una cosa bella quello che hanno fatto, questo è lo scandalo: questi ragazzi dopo che hanno fatto quello che sappiamo, anziché pentirsi e stare qua, pensavano ancora ai video, ai followers. Spero che marcisca in carcere. Cinquanta ore dentro una macchina: ma a voi sembra normale? Il genitore di questo ragazzo lo sa che il figlio fa sta roba? Se mio figlio sta cinquanta ore dentro una Lamborghini, io non faccio nulla? Io a vent’anni lavoravo, non andavo in giro su una Lamborghini a fare i video».

I The Borderline dicono di abbandonare i social

Il messaggio sui social recita: «I The Borderline esprimono alla famiglia il massimo, sincero e più profondo dolore. Quanto accaduto ha lasciato tutti segnati con una profonda ferita, nulla potrà mai più essere come prima. L’idea di The Borderline era quella di offrire ai giovani un intrattenimento con uno spirito sano. La tragedia accaduta è talmente profonda che rende per noi moralmente impossibile proseguire questo percorso. Pertanto, il gruppo The Borderline interrompe ogni attività con quest’ultimo messaggio. Il nostro pensiero è solo per Manuel». Il video conta al momento 409.255 mila visualizzazioni.

the-borderline-dicono-di-chiudere-il-canale
Il video dei The Borderline

Dopo questo messaggio ti aspetti di veder sparire tutti i video e il canale chiudersi per sempre, o magari eliminare tutti video che hanno pubblicato nella storia del loro account Youtube, eppure… Eppure il canale, insieme a tutti i video, sono ancora lì, a monetizzare, a dare engagement da parte di tutti quelli che aprono il video anche solo per insultarli. Ci sono ancora 600.000 iscritti che persino dopo che hanno ucciso un bambino per fare un video non hanno tolto l’iscrizione al loro canale. Ma qualcuno non ci casca, e fanno notare la loro incoerenza.

«È ancora aperto perciò ci stanno ancora guadagnando, va chiuso», scrive un utente su Twitter. Qualcuno risponde alle testate chiedendo se sia vero che il canale è stato chiuso, perché anche solo cercandoli su Youtube, è evidente che sono ancora lì, sorridenti come non mai. Viene quindi normale chiedersi: quando hanno detto di interrompere la propria attività, intendevano che semplicemente non pubblicheranno più video (non era scontato? Davvero avrebbero il coraggio di mettersi davanti a una telecamera con tutta la tragedia?) o che avrebbero chiuso qualsiasi canale che testimoni l’esistenza del progetto The Borderline che ha portato alla morte di un bambino?

Non perderti le nostre news!

Non inviamo spam! Leggi la nostra Informativa sulla privacy per avere maggiori informazioni.