La talassofobia è la paura irrazionale del mare. Tuttavia, non pensate al mare come spiaggia o come riva, è più da intendersi come la vasta distesa al cui interno ci sono creature sconosciute, misteri ed esseri viventi che potrebbero ucciderci. In questo articolo scopriremo perché si soffre di talassofobia e vedremo se ne soffri anche tu che stai leggendo.
Una fobia è una paura irrazionale, se ne siete solo spaventati, se vi mette una lieve ansia che riuscite comunque a sconfiggere facilmente, non è una fobia ma è solo paura ed è totalmente normale. Se invece il solo vedere le immagini o leggere le informazioni che scriveremo a breve vi farà venire la pelle d’oca dalla paura, forse potreste avere la talassofobia.
Iniziamo dall’etimologia del termine, che ovviamente deriva dal greco thàlassa, che significa mare, efobia, che significa paura, quindi è letteralmente la paura del mare. Tuttavia, molte persone che soffrono di questa paura non temono solo in mare ma anche laghi e oceani, quindi spesso viene chiamata ancheidrofobia. Ora scopriremo perché la talassofobia non è per niente rara e perché è normale soffrirne.
Talassofobia: perché è normale soffrirne
Il mare come lo conosciamo noi, magari quello limpido dove si riesce a guardare i piedi e soprattutto dove tocchi la sabbia, dove giochi a riva e non rischi di morire, in realtà non è poi così sicuro. Basti pensare checonosciamo meno del 10% dell’oceano,tutto il resto non è mai stato esplorato e non sappiamo se potrà mai essere conosciuto.
Ma non solo, perché sebbene ne conosciamo il 10%, il mare possiede più vita rispetto a tutta la terra ferma, animali, piante ed esseri umani inclusi e, di questa vita marina, noi ne conosciamo solo 1/3 di tutta quella esistente. In più, nella profondità del mare non esiste luce, è un’oscurità totale e non si riesce a vedere neanche la propria mano. Ovviamente questo andando molto in profondità dove i raggi del sole non riescono ad arrivare.
Se poi si è anche appassionati di mitologia, come non citare tutti i miti, dal mostro di Lockness al Kraken alle sirene che potrebbero essere buone o cattive? E ancora tutti i misteri che contiene al suo interno, che potrebbero essere delle navi affondate o degli aerei precipitati e mai ritrovati.
D’altronde, l’oceano è profondo e, per quel che sappiamo noi, è lungo 10 mila 924 metri e nei posti che non possiamo conoscere poiché troppo oscuri e soprattutto profondi potrebbero essere delle creature che non possiamo neanche immaginare, a partire da esseri viventi comuni finendo con quelle mitologiche. Un esempio può essere il cadavere del serpente gigante.
E poi come non citare anche la Fossa delle Marianne, il punto più profondo della crosta terreste e ovviamente il più buio, oppure il Triangolo delle Bermuda con tutte le sue misteriose scomparse di navi e persino aerei? Oppure, oltre a questi due più popolari, l’Anomalia del mar Baltico, il cosiddetto “Ufo del Mar Baltico”, ancora oggi un mistero? Un luogo più vicino a noi e colmo di arcani è il complesso delle Grotte dei Saraceni, ad Aspra in Sicilia, dove sono scomprarsi dei bambini tra il 1968 e il 1970, bambini i cui corpi non sono mai stati ritrovati.
E l’isola fantasma? Quell’isola che è stata presente e disegnata sulle mappe per un certo periodo di tempo ma che poi, da un giorno all’altro, è stata completamente debellata poiché risulta non esistere più? È mai esistita? E perché, se è esistita non esiste più? Se invece no, perché era disegnata sulle mappe?
Per tutte queste ragioni, soffrire di talassofobia è completamente normale e non dovete sentirvi strani per avere questa paura. Anzi, forse al contrario, come si fa a non averla?
Alcune immagini per vedere se soffrite di talassofobia
Adesso vedremo alcune foto o fotomontaggi e, se susciteranno qualcosa in voi, potreste avere la talassofobia. Altrimenti, siete davvero fortunati e potete continuare a sguizzare nel mare come dei pesciolini.
Infine, un’immagine un po’ più scientifica ma che può solo farci capire quanto il mare ci è sconosciuto:
A tiny drop of seawater, magnified 25x times (photo by David Liittschwager https://t.co/BNavJA7DXj ) pic.twitter.com/k7tviwhbtw
— Vitorino Ramos (@ViRAms) May 15, 2016
Voi soffrite di talassofobia?
Giulia, 26 anni, laureata in Filologia Italiana con una tesi sull’italiano standard e neostandard, “paladina delle cause perse” e studentessa di Didattica dell’Italiano Lingua non materna. Presidente di ESN Perugia e volontaria di Univox. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche.
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