Circa due giorni fa è arrivato la notizia ufficiale: l’Italia comincia a colorarsi di giallo. È un mese circa che il governo ha presentato la divisione in fasce: giallo, arancione e rosso, e sembra proprio che abbia funzionato, visto che si pensa che a metà dicembre, o comunque sotto Natale, tutte le regioni saranno nuovamente alla fase più bassa del virus, in modo da permettere un po’ più di libertà. Vediamo come cambia la mappa da oggi.
Tuttavia, sebbene parliamo di libertà, in realtà non sarà esattamente così, poiché nelle giornate di 25 e 26 dicembre e 1 gennaio non sarà possibile spostarsi neanche fra comuni, neanche in quelli più piccoli, neanche per festeggiare un bel Natale insieme alla propria famiglia. Per questo molte persone si sono lamentate e hanno espresso dissenso per questa decisione.
Altri invece sono d’accordo, perché non dobbiamo dimenticare che il Covid-19 esiste e non è ancora uscito dalle nostre vite, e probabilmente uscirà solo quando avremo un vaccino o comunque una cura. Le persone continuano a morire ogni giorno e, nonostante questo, le persone si ammassano davanti ai centri commerciali. Insomma, il governo cerca di non peggiorare la situazione. Ma saranno giuste queste misure?
Queste sono comunque domande a cui, probabilmente, avremo risposta solamente a gennaio, come a settembre abbiamo visto le conseguenze delle vacanze, delle feste e di tutti gli assembramenti che sono stati fatti durante tutta l’estate e nel mese di agosto, che poi ci hanno portato alla situazione in cui ci troviamo adesso. Per adesso, vediamo quello che ci aspetta da oggi.
Le regioni che oggi diventano gialle e arancioni
Dopo l’ultimo report settimanale dell’Iss sull’andamento della curva epidemiologica, il ministro della salute Roberto Speranza ha firmato le nuove ordinanze per ufficializzare il passaggio di fascia da zona arancione a gialla e da rossa ad arancione, per cui vediamo quali sono le regioni che da oggi potranno nuovamente spostarsi fra comuni, o quelle che invece potranno cominciare a spostarsi nel proprio comune.
Ricordiamo che nelle regioni gialle si può respirare un po’ di libertà. È possibile non solo spostarsi nel proprio comune e nella regione senza dover utilizzare un’autocertificazione, ma anche fra regioni gialle. Ci si può spostare fuori regione, poi, per le solite motivazioni, come salute, lavoro, raggiungere la propria residenza, domicilio o abitazione. E, in realtà, da questa volta, sebbene si stia aspettando le faq ufficiali, sono concessi anche i ricongiungimenti fra coppie.
In quelle arancioni, invece, le restrizioni sono un po’ di più. È concesso sì muoversi nel proprio comune senza alcuna autocertificazione, quindi andare in giro per negozi, bar, centri commerciali e piazze, tuttavia ci si deve limitare al proprio comune, poiché non è consentito, se non per i motivi noti e sopra elencati, uscire dal proprio comune di residenza o domicilio.
E ora, vediamo le regioni che saranno gialle:
- Emilia-Romagna,
- Friuli Venezia Giulia,
- Marche,
- Puglia,
- Umbria.
Diventano invece arancioni:
- Toscana,
- Valle d’Aosta,
- Campania.
Si riconfermano dei colori già stabiliti la scorsa settimana: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Lombardia e Piemonte. Al momento l’Abruzzo è l’unica regione a restare rossa, sebbene sia stato proprio il Presidente di Regione, Marco Marsilio, ad autoproclamare la sua regione rossa, e ora sembra proprio che non riesca a uscirne.
Per quanto riguarda altre regioni, invece, il presidente della Puglia Michele Emiliano ha affermato che la regione tornerà gialla, ma che cercherà di mantenere in fase arancione, a causa dei casi ancora critici, le province di Foggia, BAT e la zona della Murgia della provincia di Bari.
«La classificazione come zona gialla della Puglia in base agli indicatori e agli algoritmi messi a punto dal Governo potrebbe non offrire sufficienti garanzie per la tenuta di alcuni territori. Ecco perché siamo al lavoro con Pierluigi Lopalco, Vito Montanaro, Lucia Bisceglia, Rossana Lanza per predisporre un’ordinanza da concordare con il Ministro Speranza che mantenga in zona arancione le province di Foggia e Bat e parte dell’area Murgiana della città metropolitana di Bari», ha scritto in un post su Facebook.
Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha emesso un’ordinanza per stabilire delle vere e proprie regole che ha condiviso su Facebook. Tra queste, troviamo il divieto di spostamento fra comuni, escluso che per raggiungere domicilio, residenza e per i seguenti motivi:
- In comuni limitrofi per prodotti necessari alle proprie esigenze o per maggiore convenienza economica, anche per accedere ai ristoranti con asporto.
- In comuni limitrofi per usufruire, in caso di rapporto fiduciario consolidato, di attività e servizi alla persona (ad esempio parrucchieri, estetisti, carrozzieri).
- Per andare a trovare, anche in comuni di aree differenti, i figli presso l’altro genitore.
- Per la cura dei terreni e l’attività diretta alla produzione per autoconsumo.
- Per raggiungere seconde case, camper o roulotte, imbarcazioni di proprietà per manutenzione e riparazione necessarie e urgenti in tutta la Regione.
- Per attività di raccolti tartufi e funghi a titolo professionale.
- Per accudire gli animali allevati.
Attilio Fontana, invece, fa sapere che c’è la possibilità che da venerdì 11, quindi dalla prossima settimana, la regione Lombardia, che da sempre è la più colpita dal virus, potrebbe riuscire a divenire zona gialla. Ci si augura che anche le altre regioni possano diventare, al più presto, gialle.
Giulia, 25 anni, laureata in Lettere Classiche, “paladina delle cause perse” e studentessa di Filologia Italiana. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche.
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