Perché è importante inserire i pronomi nella propria bio

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«Ma io non sono trans, perché dovrei mettere i pronomi nella mia bio?», semplice: per lo stesso motivo per cui anche degli eterosessuali vanno ai pride, per sostenere una comunità che viene costantemente discriminata e soprattutto per normalizzare, sebbene non ci sia niente di non normale in una persona trans, questa pratica.

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Fonte: pexels

Più volte, in particolare su Twitter (su Instagram è molto più raro, ma non impossibile, trovare dei pronomi nelle bio anche da parte di persone cisgender), leggiamo nelle bio pronomi come “she/her”, “he/him”, “they/them” e questo per facilitare la comunità a comprendere il pronome con cui riferirsi alla persona proprietaria del profilo. In genere era una pratica fatta solo dalle persone transgender, per far capire alle persone in quale genere si identificassero e quindi evitare di fare misgendering nei loro confronti.

Tuttavia, quando i transfobici vedevano quei pronomi nella bio, tendevano a insultare, attaccare o chiamare appositamente quella persona con i pronomi sbagliati, in modo da ferirla. Questo accade spesso anche nella vita reale, quando molti si ostinano a chiamare una persona trans con il proprio deadname e con i pronomi del genere di nascita, in cui non si riconoscono più.

Per questo motivo, la comunità trans ha chiesto anche ai cisgender di mettere i propri pronomi nella bio, in modo da renderlo normale ed evitare che, nel 2020, ci siano ancora atti di transfobia che talvolta, oltre a portare alla morte (come nel caso di Maria Paola e Ciro), possono ferire profondamente una persona che ha già avuto una lotta complessa con se stessa, per accettarsi e farsi accettare da chi ama.

«Ma quali pronomi devo inserire?»: è normalissimo porti questa domanda se non sei molto pratico della comunità lgbt e se non hai tempo di fare una ricerca. Per questo, adesso analizziamo i vari pronomi, in modo da non misgenderare e non mancare di rispetto a nessuno.

Quali sono i pronomi

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Fonte: pexels

In italiano non abbiamo poi così tanti pronomi, per cui utilizzarli nella nostra lingua madre non è difficile, almeno per quanto riguarda quelli maschili e femminili, quando andiamo a toccare quelli neutri, per quanto riguarda la pronuncia, diventa già un po’ più complesso. Ma lo vedremo poco a poco.

Se sei un uomo, e quindi vuoi che le persone si riferiscano a te in modo maschile, i pronomi che devi inserire nella tua bio sono he/him, l’equivalente inglese di “lui”. Mentre se sei una donna, e vuoi che ti siano rivolti i messaggi al femminile, i pronomi sono she/her, ovvero “lei”.

Si utilizza l’inglese perché, lo sappiamo, è la lingua internazionale e una delle più parlate al mondo e, considerando che i pronomi sono bene o male alla base della lingua, è più semplice che tutti comprendano quello che avete scritto.

Per quanto riguarda i pronomi neutri, ovvero quelli che vanno riferiti alle persone no-binary, ovvero che non si identificano né nel genere maschile né in quello femminile, o che si identificano in entrambi, ci sono altri pronomi da poter utilizzare.

Quindi, riassumendo, i pronomi in bio da inserire sono:

  • Maschile: he/him;
  • Femminile: she/her;
  • Neutro: they/them (continua a leggere per saperne di più).

I pronomi neutri

Alle persone no-binary ci si rivolge con il pronome neutro, presente in molte lingue (come abbiamo visto anche in Impariamo il polacco) ma non in italiano, che ha solamente il genere maschile e il femminile. Per cui, quello che in inglese è they/them e che viene inserito nella bio, in italiano diviene “ləi” e non loro come si suol pensare, ma non solo.

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Fonte: progettogenderqueer

«Ma quindi devono coniugare anche i verbi alla terza persona plurale?»: no, non è corretto. Dovrete rivolgervi a queste persone con il loro, ma dovrete considerarle come una sola persona. Per cui dovrete dire “ləi/l*I/lxi ha studiato oggi?” e non “loro hanno studiato oggi?”.

Sebbene nella lingua italiana il pronome sia spesso sottinteso, molte volte questo non è possibile e soprattutto per alcuni aggettivi non è possibile utilizzare un aggettivo che vada bene per entrambi i generi. Ad esempio, quello che per gli inglesi è beautiful e può essere utilizzato sia per uomini che per donne, in italiano è bellissimobellissima, per cui non può essere neutro e, nel caso delle persone no-binary, diventa misgender.

Ovviamente ci sono degli aggettivi che possono andare bene per entrambi i generi (incantevole, adorabile,…), ma può succede che sul momento non ci vengano subito in mente. Quindi cosa dobbiamo dire?

Come utilizzare il genere neutro in italiano

Per quanto riguarda la scrittura e quindi i social, si tende a sostituire la lettera che dà il genere con una “x” o con un asterisco o eliminandola completamente. Ad esempio:

  • Sei bellissimx;
  • Sei bellissim*;
  • Sei bellissim.

Tuttavia, nel parlato diventa un po’ più difficile da pronunciare, per cui potete scegliere o l’ultima opzione scritta oppure potete aggiungere una “u” alla fine, quindi dicendo “sei bellissimu”. Vi segnaliamo anche la schwa, di cui abbiamo parlato per bene in quest’articolo.

Se invece non conosci i pronomi di una persona puoi utilizzare “lxi” o “l*i”, in modo da evitare qualsiasi fraintendimento. Se invece non hai notato la presenza dei pronomi in bio e quindi hai misgenderato una persona che te lo ha fatto notare, chiedi scusa e fai capire che ha fatto assolutamente bene a fartelo notare.

Questo è solo un piccolo passo, qualcosa che chiunque può fare senza alcuno sforzo, per cercare di aiutare una comunità discriminata fin troppo. Cosa ti costa mettere i tuoi pronomi nella bio?

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