Ci sono persone che scompaiono nel nulla. Persone che un giorno ti salutano per l’ultima volta, e tu non sai che lo è. Persone che non rivedrai più, o che non rivedrai più da vive. In Italia le denunce per persone scomparse nel primo semestre del 2022, sono 9.599, pari ad una media di 53 al giorno, dei dati troppo preoccupanti. Certo è che i ritrovamenti sono stati 5.024, per una media di 28 al giorno, con una percentuale complessiva del 52,3%, ma ci sono sempre delle persone scomparse, che lo sono tutt’oggi.
Se penso alle persone scomparse, io penso a tutti quei bambini che sono spariti e non sono più stati trovati. Denise Pipitone, ad esempio, sul cui caso furono fatti inizialmente così tanti errori che davvero non ci rendiamo conto di come sia stato possibile bocciare una commissione d’inchiesta. Perché quando scompare un adulto, la prima cosa che pensiamo è: si potrebbe essere allontanato da solo. È quello che, ad esempio, si è pensato di Alessandro Venturelli, 22enne che si è allontanato da casa a dicembre del 2020 e che risulta ancora scomparso. Per i bambini, però, la strada è solo una: è stato rapito.
Le prime ore dalla scomparsa sono cruciali. Lo sono per i bambini, perché potrebbero essere ancora in zona, e lo sono per gli adulti, anche se in molti casi di quest’ultimi si pensa che si siano allontanati da soli (a meno che l’adulto non abbia dei problemi o deficit mentali) e quindi non li si cerca subito. In alcuni casi, c’è il lieto fine. Come il ritrovamento della piccola Nicole, la bambina scomparsa e ritrovata 12 ore dopo. Ma in altri casi, no. Come Denise Pipitone, che è scomparsa dal 2004.
Due giorni fa il ministero dell’interno ha pubblicato il Report del primo semestre 2022 «sull’andamento del fenomeno delle persone scomparse. L’analisi dei dati continua a far registrare numeri rilevanti di denunce, di cui quasi i due terzi riguardano minori, prevalentemente stranieri, e persone con disturbi psichici e con deficit cognitivi, soprattutto anziani», per cui vediamo i dati, che sono inferiori alla prima metà del 2021, ma superiori alla seconda.
Persone scomparse: i dati del report
«L’analisi dei dati mette in luce gli aspetti più significativi del fenomeno, nell’ambito di un avviato processo che – in continuità con quanto realizzato dall’istituzione dell’Ufficio – consente di intercettare le migliori condizioni per rendere sempre più efficace l’attività di ricerca delle persone scomparse anche attraverso il ricorso alle nuove tecnologie, alle risorse digitali, al web e ai social», leggiamo come premessa al report, scritta dal Commissario straordinario Prefetto Antonino Bella.
«Le denunce di persone scomparse presentate dal 1° gennaio al 30 giugno 2022, sono state 9.599, pari ad una media di 53 al giorno. Erano 60 nel semestre precedente e 45 nel primo semestre del 2021, anno che ha fatto registrare 19.269 denunce. I ritrovamenti sono stati 5.024, per una media di 28 al giorno, con una percentuale complessiva del 52,3% rispetto a tutte le denunce presentate nel primo semestre 2022, che sale al 77% per gli italiani e si riduce al 33% per gli stranieri. Percentuale superiore a quella complessiva del 46,2% del semestre precedente e a quella del 49,9% registrata nell’intero anno 2021».
In più, si fa un’ulteriore distinzioni per genere e fascia di età: «nel primo semestre del 2022 la categoria più coinvolta si conferma quella dei minori di età, con quasi i due terzi delle denunce di scomparsa per un totale di 6.312 denunce, pari al 65,76% del totale. Segue la fascia dei maggiorenni fino a 64 anni con 2.884 denunce, pari al 29,63% e quella dai 65 anni di età con 443 denunce, pari al 4,62%». «Delle 9.599 denunce complessive di scomparsa, la gran parte riguarda gli uomini: 7.121, pari al 74,18%, rispetto alle 2.478 donne, pari al 25.82%».
Riguardo alle motivazioni, «emerge come delle 9.599 denunce complessive, ben 7.895, pari all’82,25%, riguardano casi registrati come allontanamento volontario. Seguono i casi di scomparsa non determinata, pari all’8,41%, quelli riferiti a possibili disturbi psicologici, pari a 5.06%, ad allontanamento da istituto o comunità, pari al 3,86%, a sottrazione da coniuge o altro congiunto, pari allo 0,23% e a persona scomparsa possibile vittima di reato, pari allo 0,19%». In questa tabella è tutto più chiaro, con distinzione anche per italiani e stranieri:
Nel primo semestre del 2022, le regioni dove si sono registrate più denunce di scomparsa sono la Sicilia, la Lombardia e la Campania, con, rispettivamente, 2398, 1484 e 660 denunce. Agli ultimi posti Basilicata, Trentino-Alto Adige e Valle d’Aosta, quest’ultimo con solo 14 denunce per persone scomparse. Per i ritrovamenti, invece, ai primi posti ci sono Trentino-Alto Adige, Veneto ed Emilia Romagna, con l’86,67&, il 77,01% e il 76,28% dei ritrovati. In Sicilia, dove ci sono più persone scomparse, i ritrovati sono solo il 25,02%.
Giulia, 26 anni, laureata in Filologia Italiana con una tesi sull’italiano standard e neostandard, “paladina delle cause perse” e studentessa di Didattica dell’Italiano Lingua non materna. Presidente di ESN Perugia e volontaria di Univox. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche.
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