Vi siete mai chiesti cosa avverrà quando la Regina Elisabetta II morirà? Elisabetta ha ormai 94 anni e regna da quando ne aveva 25, da quando il padre morì prematuramente lasciandole il trono. Chi ha visto The Crown conoscerà già la storiella, tuttavia nella serie (non storica) viene trattata la vita della regina, ma non viene minimamente citato cosa accadrà quando morirà. Si chiama Operazione London Bridge ed è stato creato negli anni ’60, ma è stato rivisto più volte negli anni.
«London Bridge is down» sarà la frase in codice che annuncerà la morte della Regina al Primo Ministro e ad alcuni funzionari, dando inizio al piano ben pensato per anni e che coinvolge il Governo, il Metropolitan Police Service, il Servizio di Polizia Metropolitana della città di Londra, le forze armate britanniche, la Chiesa d’Inghilterra, i Media e i Parchi Reali di Londra.
I tempi molto precedenti in cui l’operazione London Bridge è stata creata sono dovuti probabilmente a come, inizialmente, i funerali reali britannici fossero organizzati in maniera molto superficiale. Pensate che, addirittura, al funerale della Principessa Carlotta di Galles avvenuto nel 1817 gli operatori delle pompe funebri si presentarono ubriachi, mentre quello di Giorgio IV fu definito dal The Times «mal gestito».
Le cose cambiarono con la Regina Vittoria che organizzò il suo funerale ancora prima di morire, nel 1875. Lei sarebbe morta 26 anni dopo. Anche per la Regina Madre (Operazione Tay Bridge), i tempi di preparazione del funerale iniziarono 22 anni prima della sua morte e il suo funerale fu usato come base di quello per Lady Diana, di cui di sicuro non ci si aspettava la morte così prematura.
Per la Regina Elisabetta il piano si chiama Operazione London Bridge ed è articolato in questo modo. Essendo Elisabetta la regnante più longeva della storia britannica, la sua morte sarà una di quelle più influenti dell’intero secolo, tanto che sarà l’evento più seguito fra tutti, fino ad ora, nella storia dell’umanità, prevedendo che almeno il 40% della popolazione seguirà la cerimonia.
Operazione London Bridge: il funerale della Regina Elisabetta
Abbiamo già scritto che, non appena si apprenderà della morte della regina, il Segretario Personale dovrà trasmettere la notizia al Primo Ministro, dicendo «London Bridge is down». In questo modo si evita di far sapere la notizia troppo presto ai funzionari di Buckingham Palace. Il Primo Ministro, poi, comunicherà la notizia al ministro degli Esteri che dovrà informare i governi del Commonwealth. Questa è la prima parte dell’operazione che inizia dall’annuncio della morte della Regina.
Solo dopo che i 51 governi saranno informati, sarà avvisata la stampa tramite un comunicato alla Press Association e tramite il sistema di trasmissione di allerta radio della BBC. Intervengono poi le Obit Lights, delle luci blu presenti in ogni studio radiofonico e televisivo che si accendono solo quando muore un membro della famiglia reale. Queste obit lights annunciano le trasmissioni che la London Bridge è in atto e che devono mandare in onda delle canzoni non offensive, in attesa che un giornalista annunci la morte.
L’operazione coinvolge anche tutti i canali della BBC che saranno sintonizzati su BBC News e che farà ascoltare a tutto il popolo britannico collegato l’inno nazionale con dei ritratti della Regina, giusto il tempo che il giornalista possa cambiarsi d’abito indossandone uno nero. Tutte le reti televisive e le testate si preparano da anni per servizi e prime pagine sulla morte della Regina tanto che il The Times ha già 11 pagine di copertina mentre Sky News ha fatto già delle prove, con lo pseudonimo Signora Robinson.
Contemporaneamente a quando tutti i media saranno ormai informati, un domestico ovviamente vestito in nero appenderà un avviso listato di nero. Anche il sito di Buckingham Palace diventerà tutto nero, con una singola pagina che comunicherà la triste notizia. Il periodo di lutto durerà 12 giorni, il funerale sarà il 12esimo giorno, poi ci sarà la tanto attesa incoronazione di Carlo e l’inno nazionale tornerà God Save the King. L’operazione London Bridge sarà conclusa.
Giulia, 25 anni, laureata in Lettere Classiche, “paladina delle cause perse” e studentessa di Filologia Italiana. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche.
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