
McDonald’s esce dalla Russia dopo 32 anni
All’inizio della guerra sono state tante le aziende e le associazioni che si sono allontanate, di spontanea volontà o no, dalla Russia, alcune più importanti di altre. McDonald’s, però, non era fra quelle. Almeno fino a oggi. Apple, Adidas, Colgate, Coca-Cola, Disney, Ferrari, Google, sono solo alcune delle aziende che hanno tagliato fuori la Russia e i russi, oltre anche alle competizioni sportive o, abbiamo visto proprio di recente, canore, come è successo con l’Eurovision. Quello che fa più scalpore, però, è proprio la scelta di McDonald’s.

Alcune aziende hanno abbandonato la Russia di propria spontanea volontà, altre un po’ incitate da Anonymous, che sin dall’inizio della guerra si è schierato dalla parte dell’Ucraina, violando i servizi di streaming russi Wink e Ivi, nonché i canali TV Russia 24, First Channel, Mosca 24. Anche in Russia, però, ci sono hacker che stanno proprio pensando di far partire una cyber guerra. Gli attivisti di Killnet, ad esempio, hanno ufficialmente minacciato dieci paesi, fra cui anche l’Italia.
Il McDonald’s, invece, ci ha messo diverso tempo per prendere questa decisione, ma adesso Bloomberg ha fatto sapere che gli 850 ristoranti hanno ufficialmente lasciato la Russia, vendendo tutte le attività a un acquirente locale. Niente più nome, logo o marchio del McDonald’s, quindi. In realtà, c’è da dire che inizialmente i ristoranti erano stati chiusi temporaneamente, mentre adesso ha ufficialmente abbandonato i ristoranti russi.
McDonald’s abbandona la Russia dopo 32 anni

McDonald’s ha sottolineato che la crisi umanitaria causata dalla guerra in Ucraina ha reso «insostenibile, né coerente con i nostri valori» continuare a mantenere le attività in Russia. L’amministratore delegato Chris Kempczinski ha detto che «la dedizione e la fedeltà dei dipendenti e delle centinaia di fornitori russi abbiano reso difficile la decisione di andarsene». I ristoranti fast food più popolari in tutto il mondo erano stati chiusi l’8 marzo, ma ha continuato a pagare tutti i dipendenti.
Adesso, però, l’azienda ha deciso di chiudere completamente i rapporti con la Russia. Aggiunge l’amministratore delegato che «abbiamo un impegno nei confronti della nostra comunità globale e dobbiamo rimanere saldi nei nostri valori» e che «il nostro impegno nei confronti dei nostri valori significa che non possiamo più far brillare i nostri archi lì». La decisione, quindi, è sempre dovuta alla situazione in Ucraina.

«Abbiamo una lunga storia nello stabilire radici locali profonde. Siamo eccezionalmente orgogliosi dei 62.000 dipendenti che lavorano nei nostri ristoranti in Russia, insieme alle centinaia di fornitori che supportano la nostra attività e i nostri affiliati locali. La loro dedizione e lealtà nei confronti di McDonald’s rendono estremamente difficile l’annuncio di oggi», ha infine concluso.
E quindi, adesso, cosa ne sarà di quelle 850 attività che erano dell’azienda americana? Adesso in Russia, fa sapere l’agenzia Tass, «McDonald’s tornerà in Russia sotto un nuovo marchio a giugno, mantenendo la catena di ristoranti e il menu, così come i posti di lavoro. Oltre il 90% dei fornitori sono russi, lavorano con loro e continueranno a farlo. Di fatto solo il nome cambierà». Il nuovo marchio potrebbe essere Zio Vanja.
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— anna guaita (@annaguaita) May 16, 2022
Nel gennaio 1990, l’apertura di un #McDonald’s sulla #PiazzaRossa divenne il simbolo della #Glasnost di #Gorbaciov
Oggi la decisione della catena di fast food di chiudere definitivamente testimonia della ricaduta di #Mosca nella morsa di una dittaturahttps://t.co/eC75lyOYxP
#McDonalds ha annunciato uscita da mercato #Russia. La decisione gli costerà 1,5 mld dollari circa. Benvenuti nella nuova #Urss #Putin style, sempre più isolata vicina al baratro. La #guerra in #Ucraina sarà una disfatta sotto tutti i punti di vista.
— Marta Ottaviani (@martaottaviani) May 16, 2022
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Giulia, 26 anni, laureata in Filologia Italiana con una tesi sull'italiano standard e neostandard, "paladina delle cause perse" e studentessa di Didattica dell'Italiano Lingua non materna. Presidente di ESN Perugia e volontaria di Univox. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche. Instagram: @murderskitty