Mary Shelley: 5 curiosità sulla queen del goth in onore del suo compleanno

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Oggi Mary Shelley avrebbe spento la bellezza di 223 candeline, e noi vogliamo ricordarla con alcune curiosità per vedere quanto sapete della mamma di Frankenstein, o meglio della queen del genere gotico.

Ma prima, leggiamo qualcosa sulla sua vita. Mary Shelley, nata Mary Willstonecraft Godwin, è nata a Londra il 30 agosto 1797 e morì il primo febbraio 1851, divenendo, nella sua vita, una delle più importanti autrici della letteratura inglese e anche la prima a inaugurare il genere gotico.

Era sposata con Percy Shelley, anche lui poeta ma di un altro genere, infatti Percy era più propenso alla lirica romantica che al gotico. La madre di Mary Shelley, Mary Wollstonecraft, che era una femminista liberale che scrisse sui diritti delle donne in Rivendicazioni dei diritti della donna, morì dopo 10 giorni dalla sua nascita e infatti lei fu cresciuta dal padre, William Godwin.

Oggi il capolavoro di Mary, Frankenstein, è un’opera che tutti conoscono, sia grazie al libro che alle diverse trasposizioni cinematografiche, sebbene lei abbia anche scritto altri racconti e altre opere.

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Fonte: time magazine

5 curiosità su Mary Shelley

Mary Shelley non era una scrittrice qualsiasi, lei era la vera e propria regina del genere gotico, una ragazza e poi una donna con un grande talento che non ha avuto paura di dimostrare.

Ma ci sono tante cose su di lei che non conoscete sicuramente, ma che ve la faranno amare ancora di più.

Mary scrisse Frankenstein a 19 anni

Leggendo oggi Frankenstein ci rendiamo conto di quanto la storia sia elaborata e scritta bene, di quanto abbia aperto la porta a un nuovo genere che in quel momento non era ancora in voga, ma conoscendo l’età in cui lo ha scritto, ci rendiamo conto di quanto lei fosse geniale.

Mary Shelley aveva infatti solo 19 anni quando ha scritto Frankenstein, nel 1816, mentre ne aveva 21 quando lo ha pubblicato in forma anonima, poiché temeva che, essendo lei una donna, nessuno lo avrebbe acquistato.

Ma, come possiamo notare dalla popolarità del libro ancora nel 2020, il libro riscosse subito molto successo.

La sua storia con Percy

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Fonte: history time

Quando ha conosciuto Percy Bysshe Shelley, ovvero il suo futuro marito, lui era già sposato. Era il 1814 e i due si conobbero nel cimitero dove la madre di lei era sepolta. Mary e Percy furono mariti per diverso tempo prima di sposarsi.

Il padre, William Godwin, filoso, scrittore e politico libertario britannico, era anche il maestro di Percy, ma non ha mai approvato la loro storia d’amore.

Il luogo dove perse la verginità

A proposito di Percy, c’è un racconto abbastanza interessante sui due, che riguarda il suo dove consumarono il loro primo rapporto. Abbiamo detto che si sono conosciuti al cimitero dove la povera madre di Mary, ma i due hanno anche fatto l’amore per la prima volta sulla tomba della donna.

Sì, immaginate una Mary giovane che dice a un giovane Percy “conosco un luogo carino” e poi lo porta sulla tomba della madre per consumare un rapporto. Probabilmente è anche per questo che viene chiamata queen delle goth.

A proposito della madre, è stata anche lei una sorta di ispirazione per Frankenstein, poiché la sua morte, insieme a quella di sua figlia con Percy, le ha fatto sperimentare il binomio vita/morte, di cui si è parlato nel suo libro.

Ispirazione del suo capolavoro

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Fonte: Wikipedia

Ovviamente una ragazza o una qualsiasi persona non si sveglia un giorno pensando di scrivere un racconto su un uomo che assembla una creatura. L’idea infatti le venne in sogno, mentre trascorreva un periodo in Svizzera (ricordate questo luogo, perché sarà protagonista anche del prossimo aneddoto) con Lord Byron, amante della sorellastra di Mary.

Mentre si trovava in questo luogo, fece un sogno dove le apparse un uomo che assemblava una creatura, dandogli poi vita. Una sorta di Prometeo della mitologia greca, e infatti il sottotitolo del libro è proprio “The modern Prometheus” (Il moderno Prometeo).

Nella mitologia greca Zeus incaricò Prometeo di plasmare gli uomini dal fango e poi di animarli con il fuoco divino. Tuttavia, troppo indulgente verso di loro, dono loro il fuoco rubato dagli dei, costretto poi ad accettare le conseguenze che conosciamo già.

Il racconto del terrore

Abbiamo detto che Mary Shelley ha fatto un viaggio in Svizzera insieme a Byron, con Shelley e la sorella (viaggio che tra l’altro si trova anche in un episodio di Doctor Who). Durante questo viaggio, i quattro si sfidarono nella stesura di un racconto dell’orrore.

Mary non aveva molte idee, fino a che non le venne in mente quel sogno. Tuttavia, quando lesse l’anteprima di Frankenstein ai suoi amici lì presenti, Byron ne rimase terrorizzato.

Quando poi tornarono a Londra, Percy spronò Mary a sviluppare la sua storia, e direi anche grazie, perché, altrimenti, oggi non avremo Frankenstein.

 

Chiudiamo gli aneddoti, con uno bonus: si dice che Mary Shelley, una volta che il marito morì, portasse il suo cuore (altri dicono il fegato) in giro con sé. Se non è lei la queen del genero gotico, chi altro?

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