Lula è il nuovo presidente del Brasile

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Luiz Inácio Lula da Silva ha ufficialmente vinto le elezioni presidenziali del Brasile, e chiaramente Bolsonaro non l’ha presa molto bene. D’altronde dopo una campagna elettorale così violenta, non potevamo aspettarci che accettasse la sconfitta in modo sportivo e soprattutto civile, e questo ci ricorda un po’ come Donald Trump cominciò a urlare subito al complotto che poi ebbe come conseguenza la rivolta di Capitol Hill. Il timore per molti infatti è che si ripeta la stessa situazione anche in Brasile.

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Chi è Jair Bolsonaro? È stato eletto presidente del Brasile nel 2018, e da quel momento nel Paese sono seguiti una crisi sanitaria, economica, etica, sociale e politica ed è persino responsabile per la deforestazione dell’Amazzonia. È misogino, razzista, omotransfobico, è colui che ha affermato «basta affrontare il Covid-19 come se fossimo un paese di frxci» o ancora che rifiuta di indossare delle mascherine perché «sono da frxci». È una persona che non tenta neanche di nascondere la sua omofobia. E lo ha dimostrato ancora una volta.

La campagna elettorale in Brasile è stata tragica, e non nel modo in cui lo è stata in Italia. Se qui abbiamo avuto il peggio del peggio dalla destra, che ha pubblicato un video di uno stupro di una donna, alla sinistra, che semplicemente attaccava la destra senza proporre nulla, in Brasile sono state anche uccise delle persone. È il caso, ad esempio, di Benedito Cardoso dos Santos, 44 anni, ucciso da Rafael Silva de Oliveira, 24 anni, il primo di sinistra, il secondo di destra. E ancora, un uomo è entrato in un bar nel nord-est del Brasile e ha gridato “Chi è qui un elettore di Lula?” prima di pugnalare a morte l’uomo che ha risposto “Io“.

Quest’anno tra l’altro in Brasile si è votato, per la prima volta, con il voto elettronico, e per questo si è temuto per i brogli elettorali (si vota obbligatoriamente fra i 18 e i 70 e facoltativamente fra i 16 e i 18 e dopo i 70). Altro timore è che Bolsonaro faccia come l’amico Trump, non riconoscendo la sconfitta e il rivale Lula come vincitore. Ma vedremo come si evolverà la situazione nelle prossime settimane.

Brasile: Lula è il nuovo Presidente

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Il leader di sinistra, Luiz Inácio Lula da Silva (Pt) ha vinto il ballottaggio tenutosi domenica 30 ottobre, ed è stato eletto presidente del Brasile per la terza volta. Il neo presidente ha battuto l’attuale capo dello Stato, Jair Bolsonaro (Pl, destra), che è divenuto ufficialmente il primo presidente che ha fallito nel suo tentativo di rielezione, sebbene davvero di pochissimo. Lula ha infatti vinto con il 50,9% dei voti, contro il 49,1% ricevuto da Bolsonaro. Davvero all’ultimo sangue.

«Hanno cercato di seppellirmi vivo ma sono qui», ha detto nel suo primo discorso dopo le elezioni il nuovo Presidente, descrivendo la sua vittoria come «resurrezione» politica. Continua poi: «Sono qui per governare il Paese in un momento molto difficile, ma riusciremo a trovare le risposte. Il Brasile è tornato: è troppo grande per essere relegato a questo ruolo di paria nel mondo». La sua vittoria rappresenta il ritorno della sinistra al potere in Brasile e anche alla rimonta di Lula dopo le accuse di corruzione che lo hanno portato alla reclusione per 580 giorni. Le sentenze sono tutte state annullate dalla Corte Suprema.

Alla stampa ha anche detto che «a partire dal primo gennaio 2023, governerò per i 215 milioni di brasiliani, non solo per quelli che mi hanno votato. Non ci sono due brasiliani. Siamo un paese, un popolo, una grande nazione. È tempo di riunire la famiglia», aggiungendo anche che «vivremo una nuova epoca di pace, amore e speranza. A nessuno interessa vivere in un Paese perennemente in guerra. È tempo di deporre le armi. Questo Paese ha bisogno di pace e unità. I brasiliani sono stanchi di combattere».

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Il viaggio di Lula come presidente non sarà certamente semplice: «il Brasile è pronto per lottare contro la crisi climatica e per la deforestazione zero dell’Amazzonia. Il pianeta ha bisogno di una Amazzonia viva: un albero in piedi vale più di tonnellate di legname estratto illegalmente». Per il neo presidente sarà il terzo mandato, dopo aver governato il Brasile per due mandati consecutivi tra il 2003 e il 2010. Vedremo come la situazione si evolverà, e se il presidente sarà all’altezza della carica.

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