Liliana Segre invita Chiara Ferragni al santuario della Memoria di Milano

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Liliana Segre è una delle persone più rispettate, e che più meritano rispetto, in Italia. Ma è anche una di quelle più intelligenti. Una persona di una generazione passata, di quanto più lontano può esserci da quella di oggi, ma che comprende come arrivare ai giovani, agli adolescenti: tramite gli influencer, tramite l’influencer più importante d’Italia, Chiara Ferragni. Ed è per questo che la senatrice ha chiesto di incontrarla per visitare insieme il Memoriale della Shoah di Milano.

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Liliana Segre è una senatrice a vita e una delle ultime testimoni in vita dell’orrore della Shoah e dei totalitarismi fascisti e nazisti. È una donna che sulla sua pelle ha tante cicatrici, per non parlare di quelle che ha nell’anima. È una persona sopravvissuta a una dittatura, all’Olocausto che probabilmente in troppi hanno dimenticato. Aveva 8 anni quando è stata espulsa da scuola, 13 quando è stata deportata. 91 quando dei decerebrati l’hanno insultata in piazza, convinti di vivere in una dittatura.

Chiara Ferragni, invece, è una delle persone più influenti in Italia. Milioni e milioni di followers, non solo nello stivale ma anche nel resto del mondo. Sia lei che Fedez sono stati invitati al Met Gala di quest’anno, e prima di ciò hanno ricevuto il Leone d’oro per l’impegno civico, durante il Covid-19 si è sempre impegnata, sia aiutando le persone che istituendo delle raccolte fondi per aiutare gli ospedali e, grazie a lei e al marito, Fedez, Milano ha avuto un reparto di terapia intensiva in più.

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Due persone completamente diverse, di due generazioni diverse, con due vite e dei ricordi molto diversi. Se penso a qualcosa che potrebbero avere in comune, non mi viene in mente nulla se non la speranza di cambiare il futuro, per non permettere a nessuno di compiere gli errori che sono stati fatti già in passato. Ma vedere come Liliana Segre, una donna di 91 anni, abbia fiducia in Chiara Ferragni, criticata da tutti i boomer italiani per ogni singola cosa che fa, ci fa un po’ sorridere e comprendere l’intelligenza della senatrice.

Liliana Segre invita Chiara Ferragni al santuario della Memoria

«Mi piacerebbe molto incontrare Chiara Ferragni e invitarla a visitare con me il Memoriale della Shoah di Milano», ha detto Liliana Segre, durante la sua ultima visita in via Ferrante Aporti, al Binario 21 interrato sotto alla Stazione Centrale, da dove partivano i vagoni blindati carichi di ebrei e di deportati politici diretti ad Auschwitz-Birkenau. La senatrice, pur avendo 91 anni, è molto al corrente della società e di chi si trova al top della piramide sociale, e per questo vuole sfruttare Chiara Ferragni per arrivare anche ai giovani.

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Di lei, dice di conoscerla, di sapere che vive a Milano e anche di essere a conoscenza di quel che fa e che ha fatto: «ho visto che si è impegnata col marito su diversi temi di importanza sociale, è sicuramente una donna attenta anche a argomenti diversi da quelli che riguardano il suo lavoro legato alla moda. Quindi, perché no? Sarebbe interessante conoscerla e poter venire magari assieme qui, davanti a questa grande scritta ‘Indifferenza’ che io ho voluto fosse messa all’ingresso del Memoriale proprio perché è questo oggi il problema da risolvere».

La senatrice si è resa conto che non sono tanti i ragazzi che sono a conoscenza della Shoa, ma soprattutto non sono tanti quelli che visitano il santuario della Memoria: «il fatto che i ragazzi conoscano poco questo luogo e le storie che vi sono custodite, è il mio cruccio. Questo mi addolora, quando mi tocca ricordare che cosa ho vissuto io e cosa hanno vissuto milioni di ebrei, condannati per la sola colpa di esser nati. Se i giovani non arrivano, è stato tutto inutile?», ha detto.

Aggiunge che: «se Chiara Ferragni venisse qui con me, molti adolescenti si interesserebbero a questo argomento e verrebbero qui a vedere quel che è successo a me e a tanti altri, fra cui i tanti che non sono mai tornati dal viaggio verso l’orrore». Infine: «Quando lei leggerà quest’invito, se ne avrà voglia, sarò contenta di poterle raccontare e spiegare perché è nato il Memoriale della Shoah e che significato ha per la città di Milano e per l’Italia intera, per le future generazioni soprattutto».

Sui social, intanto, ci sono già i poveri indignati perché una figura come quella di Liliana Segre voglia ricorrere a quella di Chiara Ferragni. In realtà, semplicemente, la senatrice è più intelligente di loro ed evidentemente ha anche più a che fare con gli adolescenti (d’altronde, ha fatto diversi incontri nelle scuole): la figura della Ferragni attira i più piccoli, gli adolescenti e persino gli adulti, soprattutto quelli che la criticano tanto, ma non si perdono neanche una storia e un gossip.

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