Legambiente è un’associazione ambientalista italiana che ha aderito all’iniziativa globale Fridays for Future, che noi ricordiamo soprattutto grazie a Greta Thunberg, l’attivista adolescente che ha tanto a cuore l’ambiente. Tuttavia, a causa del Covid-19, in Italia non è possibile, o meglio, sarebbe molto rischioso, fare delle manifestazioni in piazza. Per cui, l’associazione ambientalista ha scelto di aderire al primo sciopero in dad per il clima.
Legambiente, insieme a Fridays for Future con Unmute Climate Change, torna dopo a fare delle richieste al governo riguardanti l’ambiente. Chiede, infatti: «un Piano nazionale di ripresa e resilienza e un Piano nazionale integrato energia e clima più ambiziosi, in linea con gli obiettivi globali dell’Accordo di Parigi e con quelli europei di riduzione delle emissioni climalteranti».
📢#ClimateStrike #NoMoreEmptyPromises‼️
— Legambiente Onlus (@Legambiente) March 19, 2021
Oggi di nuovo in piazza per il #clima.
Basta con le promesse a vuoto! Bisogna agire ora e bene per contrastare la crisi climatica e garantire un futuro migliore ed equo.#UnmuteClimateChange @fffitalia #changeclimatechange pic.twitter.com/cspT1qI3QR
Legambiente: lo sciopero in dad
Lo sciopero in dad si è svolto in tutta Italia ed è ufficialmente il primo sciopero che si è svolto con la didattica a distanza. Online, hanno partecipato tutti gli studenti che hanno a cuore l’ambiente, ma ci sono stati anche dei presidi in presenza nelle città di Roma, Milano, Torino, Napoli, Palermo, Udine, Brescia, Bagheria, Pisa, Firenze, Ancona. Nella regione Basilicata c’è stato anche lo Youth Climate Meeting, ovvero un incontro online dove diversi giovani attivista si sono scambiati diverse opinioni sulla decarbonizzazione.
Per quanto riguarda le altre regioni, Legambiente ha chiesto ai ragazzi che si trovano in didattica a distanza di partecipare all’#UnmuteClimateChange, ovvero il primo sciopero fatto in DAD. Come? Semplice: bisognava cambiare il proprio nome sulla piattaforma su cui si fa lezione in UnmuteClimateChange e poi restare in silenzio per tutta la lezione. Bisognava poi fare una foto allo schermo e condividerla su Instagram e Facebook taggando Legambiente con gli hashtag #NoMoreEmptyPromises #UnmuteClimateChange.
Legambiente, su Facebook, ha descritto quest’iniziativa come «il primo sciopero fatto completamente in didattica a distanza. Un gesto simbolico per denunciare l’immobilismo delle istituzioni ma anche per promuovere dei momenti di confronto e di partecipazione da parte di studenti e insegnanti sul tema dell’emergenza climatica». Diamo il nostro in bocca al lupo a chiunque parteciperà in futuro, sperando che, davvero, si riesca a fare qualcosa per salvaguardare il nostro ambiente!
Nel frattempo, in quel di Torino.#BastaFalsePromesse#NoMoreEmptyPromises pic.twitter.com/F4nzF3JVbz
— Fridays For Future Italia (@fffitalia) March 19, 2021
Ieri siamo tornati in piazza per ricordare che abbiamo solo più sei anni prima per agire prima che la crisi climatica diventi irreparabile!
— Cecilia Savio (@SavioCecilia) March 20, 2021
Vogliamo inoltre fare presente che siamo stufi delle parole, ora vogliamo i FATTI!#NoMoreEmptyPromises #FridaysForFuture pic.twitter.com/LhDABoC7iz
Giulia, 24 anni, laureata in Lettere Classiche, “paladina delle cause perse” e studentessa di Filologia Italiana. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche.
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