Lady Gaga e la dedica alle persone trans

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Lady Gaga non è nuova a far sentire la propria voce per la comunità LGBT, e anche in occasione dell’apertura del suo concerto e del suo tour a Las Vegas,, la cantante ha dedicato una splendida interpretazione al piano di “Born This Way” alle persone trans e alla lotta ai diritti LGBT in America. «Ho qualcosa da dire sui diritti delle persone trans in questo paese», ha detto, accolta da un applauso. «Non c’è niente di sbagliato nell’amare chi sei, perché ti rende perfetto, tesoro», ha aggiunto. E il resto è storia. Grazie Lady Gaga per continuare a essere un punto di riferimento per la comunità LGBT.

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Lady Gaga è una delle cantanti e, più in generale, artiste amate del momento, non solo per il suo stile musicale, per il suo stile nel vestirsi e per com’è sempre estremamente gentile con fan e no, ma anche per il suo impegno a livello di diritti civili e umani. Gaga tra l’altro ha anche ormai una certa confidenza con il Presidente Biden, da quando nel 2021 si è esibita all’inaugurazione del presidente e aveva anche fatto una campagna di elezione nei suoi confronti durante le elezioni del 2020.

I due hanno anche collaborato per la campagna “It’s On Us” contro le aggressioni sessuali nei campus universitari. In un video del 2017 pubblicato come parte di quella campagna. Ai tempi Biden la definì «una grande amica e una feroce sostenitrice» che è stata «la voce delle persone che sono state dimenticate e delle persone che hanno subito abusi». In più, Lady Gaga è anche la copresidente della Commissione presidenziale per le arti e le discipline umanistiche, composta da membri nominati dal presidente e in genere ne fanno parte artisti, studiosi, filantropi che hanno dimostrato impegno per le arti e le discipline umanistiche.

Come non ricordare anche quando, ospite a Che Tempo Che Fa con Fabio Fazio su Rai 3, le è stato mostrato uno dei video durante le proteste per l’affossamento del DDL Zan a Milano, in cui viene intonata “Born This Way“, una canzone che, sin da quando è stata pubblicata, è considerata uno degli inni dei numerosi Pride. La cantante si è commossa (e anche noi) e poi ha detto di voler

«dire una cosa alla comunità LGBT italianaSiete i più coraggiosi, siete i più gentili, siete un’ispirazione e che succeda una cosa di questo genere dobbiamo gridare al disastro. Voi dovete invece essere protetti a tutti i costi, come tutti gli esseri umani che vivono questa Terra. Continuerò a scrivere musica per voi e soprattutto a lottare per voi».

Lady Gaga e l’omaggio alle persone trans

«Ho qualcosa da dire sui diritti delle persone trans in questo paese. Non c’è niente di sbagliato nell’amare chi sei, perché ti rende perfetto, tesoro. Dio non commette errori», ha detto inizialmente. Poi aggiunge che «a volte senti la gente dire cose come ‘Non sempre so cosa dire’ – ascolta e basta. Non dire niente. Ascoltare. Ascolta storie di vita di persone reali». Non è comunque la prima volta che Lady Gaga parla alla comunità LGBT e si espone per i diritti delle persone transgender.

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Possiamo, ad esempio, ricordare il suo discorso allo Stonewall Inn di New York, nel 2019, dove disse: «Guardatevi intorno. Guardate cosa avete fatto… Questa comunità ha combattuto e continua a combattere una guerra di accettazione, una guerra di tolleranza e il coraggio più implacabile. Voi siete la definizione di coraggio». Ha detto poi di sentirsi onorata e privilegiate di far parte della comunità in quanto bisessuale. «Spero che celebriate ogni centimetro di ciò che siete oggi. Siete nati così e siete delle superstar!». Lady Gaga ha poi aggiunto:

«Continuerò a lottare ogni giorno durante gli spettacoli, e anche quando non sono sul palco, per diffondere un messaggio che in realtà è piuttosto semplice: sii gentile. E indovina un po’? Quella gentilezza vi appartiene. Vi è sempre appartenuta. Anche quando il mondo non era gentile, apparteneva a voi. Tutte le galassie, le stelle e persino Dio, so che vi davano le spalle. Quindi oggi, e spero ogni giorno: ballate, cantate, gioite, adorate voi stessi, adoratevi a vicenda». Alla fine del suo discorso, ha ringraziato le pioniere trans Marsha P. Johnson e Sylvia Rivera, che «hanno iniziato la lotta per tutti noi».

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«Si dice che coloro che lanciarono il primo mattone in quella notte storica fossero membri della comunità trans. E anche se abbiamo fatto enormi progressi, ci troviamo in un momento in cui gli attacchi alla comunità trans crescono ogni giorno di più. Non lo tollererò», ha aggiunto. «Quella distanza tra noi e loro – coloro che non ascoltano e non capiscono – è lo spazio per un dialogo importante come comunità e per il modo in cui andiamo avanti tutti insieme per cambiare il sistema di un’amministrazione estremamente oppressiva».

«Il vero amore è quando ti prendi una pallottola per qualcuno, e sai che io mi prenderei una pallottola per te in qualsiasi giorno della settimana».

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