Secondo la stampa sudcoreana l’attuale dittatore Kim Jong-un sarebbe al momento in coma e avrebbe effettivamente delegato alcuni suoi poteri alla sorella Kim Yo-jong.
Le fonti di queste notizie importanti e gravi sono sia un collaboratore dell’ex presidente Kim Dae-jung, che un ufficiale di Seul, Chang Song-min, che afferma di essere convinto che «sia in coma, ma non è ancora morto: la successione non è stata ancora completata, quindi Kim Yo-jong viene portata alla ribalta perché non ci può essere un vuoto di potere prolungato».
Tra l’altro, qualche giorno fa era anche stato annunciato dopo un incontro a porte chiuse in parlamento che Kim Jong-un avesse poco a poco ceduto alcuni dei suoi poteri alla sorella minore in modo da alleviare il proprio stress e quest’azione ha fatto insospettire i media del mondo, come ha fatto sapere la BBC News.
Questo perché, sebbene la National intelligence agency di Seul avrebbe affermato che questa riforma non sia legata a problemi di salute del leader, Chang Song-min è convinto che «nessun leader nordcoreano affiderebbe alcuna delle sue autorità a un’altra persona a meno che non sia troppo malato per governare o non sia stato rimosso con un colpo di stato».
Gli incarichi assegnati alla sorella sarebbero quelli di gestire «gli affari generali dello stato sulla base della delega», ma nonostante Kim Yo-jong sia ora la persona più importante subito dopo il fratello Kim Jong-un, il dittatore non ha ancora scelto alcun successore.
Ancora una volta, si teme per la salute di Kim Jong-un
Non è infatti la prima volta che Kim Jong-un fa preoccupare il suo popolo e tutto il mondo sulla sua salute. La prima volta è successo nel 2014, quando il dittatore è scomparso per ben 40 giorni ma a quanto pare era dovuto a un’operazione alla caviglia (infatti tornò sotto i riflettori zoppicando).
L’ultima volta invece è recente, solo quattro mesi fa, quando si pensava addirittura che il dittatore fosse morto (notizia poi smentita dopo qualche giorno dalla presenza di Kim Jong-un in pubblico).
Quest’ultima notizia fu rilasciata da TMZ su Twitter, network che non è nuovo dare notizie prima di tutti, proprio come avvenne con Kobe Bryant (hanno saputo la notizia prima loro della famiglia stessa).
Si pensava fosse morto poiché non appariva in pubblico da intere settimane e né erano state rilasciate sue dichiarazioni da Pyongyang e questi dubbi erano anche accompagnati dalla certezza che il dittatore abbia avuto dei gravi problemi al cuore.
Addirittura ad aprile uscì anche una foto del dittatore morto che, però, abbiamo visto essere in ottima salute pochi giorni dopo. Questi erano quindi i soliti rumor dei media preoccupati anche della successione, ma questa volta sembrerebbe che i dati siano più sicuri, sebbene ancora non si abbiamo delle notizie certe (che, considerando quante volte Kim Jong-un sia stato dato per morto, bisogna attendere).
Riguardo queste notizie non si sa quanto bisognerà attendere, poiché bisogna ricordare che nel 1994, alla morte di Kim II-sung si attesero 34 ore per dare la notizia della morte, mentre nel 2011 con Kim Jong-il se ne attesero addirittura 51.
Al momento quindi, sottolineiamolo, non si ha alcuna certezza. Non si ha né la certezza che il dittatore coreano sia morto in età molto prematura (Kim Jong-un ha infatti solo 36 anni), né se sarà la sorella Kim Yo-jong, di 32 anni, a succedergli alla dittatura.
Su quest’ultima sappiamo che probabilmente sarebbe pronta e preparata poiché più volte il fratello le ha affidato dei compiti importanti come i colloqui con il presidente sudcoreano Moon Jae, ma i dubbi sorgono sapendo il genere della donna: il regime potrà mai accettare di essere comandato da una dittatrice donna?
Avremo notizie certe probabilmente nelle prossime ore o nei prossimi giorni, quindi non ci resta che attendere.
Giulia, 25 anni, laureata in Lettere Classiche, “paladina delle cause perse” e studentessa di Filologia Italiana. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche.
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