Che Kanye West ami far parlare di sé ormai non è una novità, ma, questa volta, ha deciso di fare esplodere una bomba così potente che potrebbe ritorcersi contro di lui, anche in maniera molto seria. Ha deciso, nelle ultime ore, di postare il suo contratto, con l’obiettivo di smascherare l’industria musicale.
Il rapper americano, che negli ultimi mesi aveva fatto pensare a una candidatura alla Casa Bianca, non è in buoni rapporti con le sue case discografiche, la Universal e la Sony, da diversi mesi, tanto che, lo scorso anno, portò in tribunale le sue etichette che non avrebbero pagato le royalties e anche per cercare di riavere il possesso sui diritti e sui master.
Aveva anche spiegato il tutto in un video, affermando di voler acquistare le proprie canzoni, avendo i soldi necessari per farlo, ma non gli è stato concesso. Così, nelle ultime ore, su Twitter ha postato più di 100 tweet in cui si definisce “il nuovo Mosè”, accusando anche l’industria discografica e l’NBA di essere le “moderne navi di schiavitù“.
Tuttavia, non è neanche questo il peggio che ha detto, perché, nel pomeriggio, non ha solo urinato sul suo Grammy, ma ha anche postato il contratto con la Universal, rischiando molto (uno delle persone che ha cercato di far crollare l’industria della musica è Michael Jackson e, qualche giorno dopo, è morto).
I tweet di Kanye West
EVERYONE AT UNIVERSAL AND VIVENDI PLEASE UNDERSTAND THAT I WILL DO EVERYTHING IN MY LEGAL POWER AND USE MY VOICE UNTIL ALL ARTIST CONTRACTS ARE CHANGED STARTING WITH GETTING MY MASTERS FOR MY CHILDREN I WILL NOT STOP I PROMISE YOU IM AM PETTY AND VERY PERSONAL
— ye (@kanyewest) September 16, 2020
«Chiunque all’Universal e alla Vivendi, vi prego di capire che farò di tutto in mio poter giuridico e userò la mia voce fino a quando tutti i contratti degli artisti non saranno cambiati.», scrive Kanye West nella prima parte del tweet. «Iniziando con l’ottenere i miei master per i miei figli. Non mi fermerò. Lo prometto. Sono meschino e molto intelligente.»
In un altro tweet, poi, fa le stesse minacce alla Sony, dicendo che «non è fuori dall’amo» ma che farà una battaglia alla volta. Dopo questa breve premessa, ha postato tutte le pagine del suo contratto con l’Universal, facendo un appello a tutti gli avvocati del mondo, in modo che possano aiutarlo.
Quindi, in poche parole, cosa sta cercando di fare Kanye West? Il suo obiettivo è quello di smascherare l’industria musicale, con i suoi contratti “cattivi e controllanti“, affibiando epiteti come “schiavitù dei giorni moderni”, ma anche postando il numero di telefono personale del Chief Content Officer di Forbes.
Spiega bene la situazione in un tweet:
«Il 90% dei contratti discografici sul pianeta sono ancora su royalty. Un contratto discografico standard è una trappola per non farti MAI rimborsare, e ci sono molti costi nascosti come le “commissioni di distribuzione” che molte etichette mettono nei loro contratti per fare ancora più soldi fuori dal nostro lavoro senza nemmeno provarci.»
Per quanto Kanye West possa essere giudicato e non apprezzato (ad esempio per il suo sostegno a Donald Trump), bisogna riconoscere che la sua è stata un’azione molto coraggiosa ma anche molto pericolosa, soprattutto considerando quanto siano ricche e importanti le persone dietro le etichette.
Michael Jackson e gli altri artisti
Tra i suoi Tweet, Kanye West afferma di essere «l’unica persona che può parlare di questo» poiché lui ha «guadagnato miliardi di dollari al di fuori della musica», mentre «gli altri musicisti li guadagnano all’interno della musica». Lui vuole cambiare questa situazione.
Queste industrie colpiscono anche altri artisti come i One Direction (molte fan stanno, inappropriatamente, mettendo in campo la questione Larry), Taylor Swift, Katy Perry, i 5 Seconds of Summer. Tanti artisti che, come
afferma West, non possono smascherare l’industria come lui a causa delle conseguenze che avrebbero sulla propria carriera, poiché sarebbero rovinati.
Tuttavia, Kanye West non è stato il primo a voler mostrare al mondo intero la disonestà dell’industria discografica. Michael Jackson non faceva che scagliarsi contro la Sony, fino a che, un giorno, non è morto. La figlia Paris affermò che lei, la famiglia e i veri fan sanno che Michael è stato ucciso e non è solo morto, considerando anche la lettera che aveva mandato lo stesso re del pop a un amico, sostenendo di aver paura per la sua vita.
Paris, in un’intervista, rivelò che:
«Lo hanno ammazzato. È ovvio, tutto tende verso questa spiegazione. Può sembrare una teoria complottista o una stronzata, ma noi della famiglia e i veri fan sappiamo che è così. La storia ufficiale della sua morte è tutta una montatura. Ogni tanto mio padre diceva che qualcuno lo aveva preso di mira. “Mi uccideranno un giorno”, ripeteva.»
Chiaramente non si sa la verità e quelle di Paris sono solo delle supposizioni, ma, chissà se, grazie ai tweet di Kanye West, non venga a galla qualcosa anche su Michael.
L’urina sul Grammy
Il tweet di Kanye di cui tutti stanno parlando e che ha fatto in poco tempo il giro di Twitter, finendo nella homepage della gran parte degli utenti, è quello dove l’utente urina sul suo Grammy.
Trust me … I WONT STOP pic.twitter.com/RmVkqrSa4F
— ye (@kanyewest) September 16, 2020
«Fidatevi… Non mi fermerò», scrive, come didascalia. E noi siamo sicuri che non lo farà o, più che altro, non potrà, dopo essersi esposto così tanto, mettendo a rischio se stesso e anche la sua carriera.
Chissà cosa ne pensa la moglie Kim, sempre al fianco del marito e sempre pronta a sostenerlo. Non ci resta che attendere ulteriori notizie e, soprattutto, un’ipotetica risposta dalla Sony e dalla Universal.
Giulia, 25 anni, laureata in Lettere Classiche, “paladina delle cause perse” e studentessa di Filologia Italiana. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche.
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