Gli omosessuali sono sempre stati considerati contro natura dalla Chiesa cattolica, molti cristiani, basandosi sulla Bibbia dove Dio creaun uomo e una donna per la procreazione, ci hanno spesso marciato sopra rendendo la vita degli omosessuali impossibile. Ma non Papa Francesco, che «ama profondamente» tutti i figli di Dio.
In un anno in cui gli omosessuali sono sotto torchio persino in Europa dove spesso si vanta diessere progrediti, le parole di Papa Francesco nei confronti della comunità LGBT sono fin troppo importanti. Probabilmente non faranno cambiare idea a tutti, poiché in moltiodiano questo Papa proprio pernon essere convenzionale, per esprimere la sua opinione che è un’opinione moderna e attuale, ma chissà se altri credenti riusciranno a rispettare gli omosessuali.
Proprio a inizio settembre alcuni vescovi Polacchi, vescovi dello stato più omofobo di tutta l’Europa, avevano affermato di rispettare gli omosessuali ma di «volerli guarire». Un pensiero che, tra l’altro, non è tanto differente da quello di Papa Wojtyla che, nel 2000 in seguito a un Pride avvenuto a Roma, affermava:
«Vorrei, a tale riguardo, limitarmi a leggere quanto dice il catechismo della Chiesa cattolica, il quale, dopo aver rilevato che gli atti di omosessualità sono contrari alla legge naturale, così si esprime: ‘un numero non trascurabile di uomini e donne presenta tendenze omosessuali, profondamente radicate. Questa inclinazione oggettivamente disordinata costituisce per la maggior parte di loro, una prova. Perciò devono essere accolti con rispetto, compassione, delicatezza.
A loro riguardo si eviterà ogni marchio di ingiusta discriminazione. Tali persone sono chiamate a realizzare la volontà di Dio nella loro vita, e, se sono cristiane, a unire al sacrificio della croce del Signore le difficoltà che possono incontrare in conseguenza della loro condizione.»
(Fonte: la Repubblica)
Tuttavia, da quando il Papa polacco risiedeva in Vaticano a oggi, ne sono stati fatti tanti di passi. O almeno, così si pensa quando un fratello non uccide la propria sorella, sangue del suo sangue, per essere fidanzata con un uomo trans. La tragica storia di Maria Paola e Ciro risale solo a qualche giorno fa. E ancora, neiruggenti anni ’20 del XXI secolo, non viene approvato il DDL Zan, una legge contro omotransfobia e violenza di genere.
Quindi, forse, le parole di Papa Francesco sono davvero importanti e vanno sottolineate più volte, per far sì che anche icristiani più fanatici, come Pillon, figura di spicco del Family Day, e Salvini, che bacia rosari durante i comizi, possano cominciare a rispettare le persone della comunità LGBT.
Papa Francesco: «Il Papa ama i vostri figli così come sono»
Il discorso risale a ieri mattina, 16 settembre, durante l’udienza generale in cui ha accolto l’associazione Tenda di Gionata (un Gruppo della parrocchia Regina Pacis di Reggio Emilia e del Gruppo Davide di Parma), presente con circa una quarantina di genitori con figli lgbt.
Mara Grassi, vice presidente della Tenda di Gionata, come riporta l’Avvenire, ha spiegato le intenzioni dell’associazione a Papa Francesco:
«La nostra associazione vuole far dialogare la Chiesa e le famiglie con figli lgbt. Prendendo spunto dal titolo del libro che gli abbiamo presentato, ho spiegato che noi ci consideriamo fortunati perché siamo stati costretti a cambiare lo sguardo con cui abbiamo guardato sempre i nostri figli. Quello che abbiamo ora è uno sguardo nuovo che ci ha permesso di vedere in loro la bellezza e l’amore di Dio. Vogliamo creare un ponte con la Chiesa perché anche la Chiesa possa cambiare lo sguardo verso i nostri figli, non escludendoli più ma accogliendoli pienamente.»
Papa Francesco, dopo aver accettato in dono una maglietta con i colori dell’arcobaleno e con stampato un passo del vangelo di Giovanni con scritto “Nell’amore non c’è timore“, ha affermato: «La Chiesa non li esclude perché li ama profondamente». Una frase che riscalda il cuore dei genitori, di quelli che ci hanno messo del tempo ad accettare i figli e di quelli che ogni giorno hanno paura per il proprio figlio a causa della società che ancora non li accetta.
I genitori dell’associazione hanno anche regalato a Papa Francesco il volumetto “Genitori fortunati“, tradotto per lui in spagnolo. Mara Grassi riporta che il Papa, davanti ai doni, «ha guardato e ha sorriso, un momento di profonda sintonia che non dimenticheremo».
Papa Francesco ha anche ricevuto le lettere di alcuni genitori e del percorso che hanno fatto per accettare il proprio figlio, dove questi ultimi spesso sono anche scappati da casa poiché non si sentivano amati e accettati da chi dovrebbe farlo a prescindere.
Giulia, 26 anni, laureata in Filologia Italiana con una tesi sull’italiano standard e neostandard, “paladina delle cause perse” e studentessa di Didattica dell’Italiano Lingua non materna. Presidente di ESN Perugia e volontaria di Univox. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche.
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