Un membro della troupe di Law & Order: Organized Crime, serie tv poliziesca statunitense, spin-off della serie Law & Order: Unità vittime speciali, è stato ucciso a colpi di arma da fuoco martedì mattina presto a New York, mentre era sul posto per le riprese della terza stagione della serie. La vittima sarebbe un uomo di 31 anni di nome Johnny Pizarro, che viveva nel Queens. La notizia è stata confermata da Deadline.
L’ultima volta in cui abbiamo parlato di un omicidio su un set di Hollywood è stato lo scorso ottobre, con l’incidente in cui è stata uccisa la giovane direttrice della fotografia Halyna Hutchins. In quel caso fu un incidente, in quanto Alec Baldwin, che ha sparato il colpo, non sapeva che nella pistola ci fossero dei proiettili reali, finendo per uccidere la donna sul colpo. Secondo TMZ, infatti, la pistola «era stata usata da alcuni componenti della troupe per gioco, utilizzando proiettili reali».
In questo caso, però, Johnny Pizarro è stato ucciso con intenzione, mentre si trovava nella sua auto. È stato scelto ed è stato ucciso, ancora non si sa per quale motivo, ma qualunque fosse, tutti dovremmo essere d’accordo che la colpa è anche di chi permette a chiunque di acquistare, legalmente, delle armi. Perché un feto ha più diritto di vivere di una persona che è già nata? Perché tutte le sparatorie e le vittime che ci sono negli Stati Uniti non fanno comprendere al governo che bisogna eliminare il problema dalle origini, quindi rendendo illegali le armi?
È facile piangere le vittime. È facile mandare le condoglianze e fare discorsi motivazionali su come le sparatorie dovrebbero finire. È facile incolpare chi aveva l’arma fra le mani. Ma insieme a lui c’è anche chi ha permesso alla persona che gliel’ha venduta, di venderla in modo completamente legale, come se fosse un pacco di patatine, come se fosse un’arma giocattolo, come se non fosse qualcosa che potrebbe togliere la vita a qualcuno. Pro-life, ma solo se la life non è ancora nata?
Johnny Pizarro ucciso sul set di Law & Order
«Siamo rimasti terribilmente rattristati e scioccati nel sentire che uno dei membri della nostra troupe è stato vittima di un crimine questa mattina presto ed è morto di conseguenza», hanno affermato la NBC e lo studio Universal Television in una dichiarazione congiunta. «Stiamo lavorando con le forze dell’ordine locali mentre continuano a indagare. I nostri cuori vanno alla sua famiglia e ai suoi amici e vi chiediamo di rispettare la loro privacy durante questo periodo».
Secondo il NYPD, il membro della troupe era un uomo di 31 anni di nome Johnny Pizarro, padre di tre figli, che attualmente viveva nel Queens. Era seduto nella sua macchina verso le 5:15, nel quartiere di Greenpoint a Brooklyn, quando una persona sconosciuta si è avvicinata all’auto, ha aperto lo sportello e ha aperto il fuoco contro di lui. L’uomo è stato trasportato al Woodhull Hospital dove è stato dichiarato morto all’arrivo.
Le riprese avrebbero dovuto svolgersi nel quartiere martedì e Pizarro era lì per assicurarsi della sicurezza del set e dell’applicazione del parcheggio. Era alle dipendenze di un’azienda privata incaricata dalla produzione. Non è chiaro al momento se l’assassino conoscesse la vittima o quale potesse essere il possibile movente. L’assassino è stato descritto dai testimoni mentre indossava una felpa nera con cappuccio e pantaloni neri.
A crew member working at a film location for the TV series “Law & Order: Organized Crime" has been shot and killed. Johnny Pizarro was found about 5:15 a.m. Tuesday in Brooklyn, New York, with multiple gunshot wounds. Police are investigating. https://t.co/PtGbqp6UAY
— The Associated Press (@AP) July 20, 2022
Bruh What The Actual Heck! Rest Easy Johnny Pizarro❣️🕊 https://t.co/1avpgvRUwx
— Christina Shivers™ (@Tina_Shivers) July 20, 2022
Crew member and ex-con shot dead in execution-style ambush while on Law & Order: Organized Crime film set.
— Bootsie (@Bootsie18404080) July 19, 2022
R.I.P. Johnny Pizarrohttps://t.co/IYbGxzrjnI pic.twitter.com/xVjMLhVpT4
Giulia, 25 anni, laureata in Lettere Classiche, “paladina delle cause perse” e studentessa di Filologia Italiana. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche.
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