Se per gli altri azzurri non è andata poi così bene, non riuscendo ad andare più avanti dei quarti di finale contro la Francia, per gli azzurri con la sindrome di down, allenati dal coach Giuliano Bufacchi, il cielo brilla per la terza volta, vincendo contro l’Ungheria e guadagnandosi il titolo di campioni del mondo. Il risultato è ancor più rilevante perché i ragazzi dell’Italbasket, finora, hanno vinto qualsiasi Mondial ed Europeo fin qui giocato.
Già negli anni precedenti gli azzurri con la sindrome di down, sebbene con un team un po’ diverso, hanno dimostrato il loro valore, vincendo prima nel 2018 contro il Portogallo il loro primo oro mondiale, poi bissando ancora una volta l’anno successivo, dopo aver vinto per la prima volta nel 2017 anche agli europei. Insomma, questi ragazzi sono letteralmente imbattibili da quando sono stati una scoperta, vincendo letteralmente ogni competizione negli ultimi cinque anni.
Dopo tutte queste vittorie, però, è questo il primo anno in cui se ne parla, in cui viene riconosciuto il loro valore e in cui riescono a ricevere i complimenti persino dalla classe politica (principalmente dalla destra). Ovviamente, non possiamo non dire che non ci siano i soliti “leoni da tastiera” che si nascondono dietro l’ironia per poter insultare e ironizzare su questi giovani talenti. Ma quelli, purtroppo, ci sono sempre.
Bravi, bravi, bravi! ❤️
— Attilio Fontana (@FontanaPres) October 3, 2022
E' arrivato il terzo titolo mondiale consecutivo per Nazionale Italiana di Basket con Sindrome di Down che ieri ha battuto l'Ungheria in finale.
Il tecnico Giuliano Bufacchi: «È il trionfo più bello. La festa?… https://t.co/fWxNM2ffuC pic.twitter.com/mtyFWvSic2
Campioni del mondo per la terza volta!! Grandissimi ragazzi 👏🏻🇮🇹
Pubblicato da Matteo Salvini su Domenica 2 ottobre 2022
🏆La Nazionale Italiana di Basket con atleti con sindrome di Down ha vinto i mondiali battendo l’Ungheria! È la terza volta che accade, dopo i trionfi del 2018 e del 2019. Il segreto della vittoria? Come dice il mister Bufacchi, è il successo del gruppo, non dei singoli. pic.twitter.com/MNo66ww2lV
— Luca Zaia (@zaiapresidente) October 3, 2022
Passione, impegno, volontà e determinazione. Complimenti, l’Italia è fiera di voi🇮🇹💪🏻 pic.twitter.com/bbkAipVpOJ
— Giorgia Meloni 🇮🇹 ن (@GiorgiaMeloni) October 2, 2022
L’Italbasket con la sindrome di down è campione del mondo
I nomi dei giocatori (e della giocatrice) che sono riusciti a sconfiggere l’Ungheria 36 a 12, sono: Fabio Tomao, Alessandro Greco, Davide Paulis, Andrea Rebichini, Alex Cesca, Francesco Leocata, Lorenzo Puliga e Chiara Vingione. Il coach che li ha guidati nella vittoria contro tutte le squadre (dal Portogallo all’Arabia Saudita e infine con l’Ungheria in finale) è Giuliano Bufacchi insieme agli assistenti D’Erasmo e Dessì. Questi sono i risultati:
GIRONE B – Giornata 1
ITALIA-UNGHERIA 31-14
(9-5, 13-11, 23-13)
ITALIA: Vingione, Leocata 7, Cesca, Puliga, Tomao, Rebichini 2, Greco 2, Paulis 20
GIRONE B – Giornata 2
ARABIA SAUDITA-ITALIA 6-58
(0-20, 0-34, 23-13)
ITALIA: Vingione 6, Leocata 8, Cesca 2, Puliga 2, Tomao 18, Rebichini 8, Greco 12, Paulis 2
Semifinale
ITALIA-PORTOGALLO 20-14
(6-4, 10-7, 16-15)
ITALIA: Vingione, Leocata 6, Cesca, Puliga, Tomao, Rebichini, Greco 4, Paulis 10
Finale
ITALIA-UNGHERIA 36-12
(7-6, 15-8, 27-10)
ITALIA: Vingione, Leocata 2, Cesca 5, Puliga, Tomao 2, Rebichini, Greco 4, Paulis 23
«Temevo l’Ungheria. A maggior ragione dopo averne misurato il valore nella prima partita del Mondiale. Grazie a quella sfida, si sono presentati oggi con delle contromisure e all’inizio ci hanno sorpreso», ha detto Giuliano Bufacchi. il ct della Nazionale italiana di pallacanestro Fisdir, la federazione degli sport paralimpici intellettivo relazionali. Ma i suoi ragazzi hanno dimostrato un grande valore e soprattutto una grande tecnica.
Aggiunge, infatti: «Abbiamo però letto bene la partita, fornendo indicazioni ai nostri ragazzi su come attaccare gli avversari. I giocatori hanno recepito alla grande e appena fatto il break, ci siamo anche rilassati. Abbiamo giocato molto bene, come volevo io, e sono felice di essere riuscito a utilizzare tutti anche in finale. Questo è il terzo titolo Mondiale, sicuramente è il più bello perché c’erano molte squadre di valore. Sono contentissimo, è una grande soddisfazione e non potrei volere di più».
Giulia, 25 anni, laureata in Lettere Classiche, “paladina delle cause perse” e studentessa di Filologia Italiana. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche.
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