I segreti dietro la storia d’amore fra Bonnie e Clyde – Una Tazza D’horror #23

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Bentornati su Una Tazza D’horror, dove parliamo di casi irrisolti, omicidi, leggende metropolitane e tanto altro. La scorsa volta abbiamo parlato dell’uomo falena, una figura misteriosa dalle sembianze insolite e chissà se sia veramente mai esistito o se tutt’oggi esiste ancora, quest’oggi parleremo di una storia d’amore ma che non è una storia d’amore come tutti gli altri ma ben semplicemente una storia d’amore di due criminali statunitensi, Bonnie e Clyde di cui avrete sentito sicuramente parlare. Non mi dilungo più di tanto e buona lettura!

Se volete consigliarci dei casi da scrivere potete farlo a fine articolo

Bonnie Parker e Clyde Barrow

Bonnie e Clyde: storia della coppia criminale

Bonnie e Clyde, all’anagrafe Bonnie Parker e Clyde Barrow, sono stati una coppia di criminali statunitensi attivi negli Stati Uniti centro-meridionali durante i primi anni trenta. Assieme agli altri membri della Barrow Gang, commisero diverse rapine e omicidi.

Bonnie Parker nacque nel 1910 a Rowena, in Texas. Suo padre morì quando lei aveva quattro anni e sua madre si trasferì con i figli a Cement City, un sobborgo industriale a ovest di Dallas. A quindici anni conobbe Roy Thornton e i due si sposarono il 25 settembre 1926. Il loro matrimonio fu caratterizzato dalle frequenti assenze da casa e dai guai con la giustizia di Roy e non durò molto.

Clyde Barrow nacque nel 1909 nella contea di Ellis, in Texas. Incontrò Bonnie Parker nel gennaio del 1930, quando lei aveva 19 anni e lui 21. Poco dopo, fu arrestato per una rapina e mandato in prigione.

Bonnie Parker

La loro attività criminale ha inizio nel 1932, quando Clyde evade dal carcere con l’aiuto di Bonnie, che gli fornisce una pistola nascosta in una torta. Da allora, i due si dedicano a una serie di rapine a banche, stazioni di servizio, negozi e automobili, spostandosi di stato in stato per sfuggire alla cattura. Lungo la loro strada lasciano una scia di sangue: secondo le stime, sono responsabili della morte di almeno nove agenti di polizia e quattro civili.

La loro fama cresce grazie alla stampa, che li dipinge come dei moderni Robin Hood, dei romantici fuorilegge che sfidano il sistema. In realtà, i due non sono dei geni del crimine, ma dei maldestri rapinatori che spesso commettono errori e si trovano in situazioni pericolose. La loro vita è costantemente a rischio: Bonnie rimane gravemente ustionata in un incidente d’auto nel 1933 e perde l’uso di una gamba; Clyde viene ferito più volte durante le sparatorie con la polizia.

Bonnie e Clyde

Nel 1934 dell’1 aprile, la coppia di banditi Bonnie e Clyde uccisero proprio due giovani agenti di polizia vicino a Grapevine, Texas. Sempre nel 1934, quando le autorità decidono di mettere fine alla loro carriera criminale con una strategia implacabile. Dopo aver catturato e interrogato alcuni membri della banda, tra cui il fratello di Clyde, Buck, e sua moglie Blanche, la polizia riesce a rintracciare i due fuggitivi grazie alla collaborazione di un ex complice, Henry Methvin. Questi li attira in una trappola sulla Highway 154, dove sei agenti armati li attendono nascosti tra gli alberi.

Alle 9:15 del mattino del 23 maggio 1934, Bonnie e Clyde si avvicinano alla strada a bordo della loro Ford V8 rubata. Non appena li vedono, gli agenti aprono il fuoco senza esitazione. I due non hanno il tempo di reagire: vengono colpiti da oltre 130 proiettili che li uccidono sul colpo. I loro corpi sono crivellati di ferite e irriconoscibili.

Ford V8, rubata da Bonnie e Clyde

Dentro l’auto le autorità trovarono sotto i sedili anteriori della loro Ford 8 vengono trovati quindici targhe diverse, undici pistole, un’automatica, tre carabine Browning a ripetizione, una fucile da caccia, una Colt, cento caricatori da venti cartucce ciascuno e tremila cartucce di diverso calibro. Le rilevazioni scientifiche accertarono la morte dei due, sul referto venne scritto: Causa del decesso: 50 colpi di arma da fuoco. Sulla carrozzeria invece vennero contati 167 fori di proiettile. Al momento della morte, su Clyde pendevano due taglie da 500 e 100 dollari.


La notizia della loro morte fa il giro del paese e attira una folla enorme ai loro funerali. Nonostante il loro desiderio di essere sepolti insieme, le famiglie decidono di separarli: Bonnie viene sepolta a Dallas, mentre Clyde a Gibsland. La loro storia entra nella leggenda e ispira numerosi libri, film, canzoni e opere teatrali. Ancora oggi sono considerati dei simboli della ribellione e dell’amore contro ogni ostacolo.

Entrambi furoni sepolti a Dallas ma in due cimiteri diversi e lontano da casa. Loro avrebbero voluto essere sepolti fianco a fianco, ma la famiglia Parker non lo consentì. La madre di Bonnie avrebbe voluto esaudire l’ultimo desiderio della figlia ovvero di essere riportata a casa, ma la folla che circondava la residenza non lo permise. Ai funerali di Bonnie migliaia di persone accorrono a porgerle l’ultimo saluto, a testimonianza del fatto che la loro vita, vissuta contro la legge, aveva rappresentato per molti un segnale di alternativa all’austerità degli anni ’30 americani.

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