Forza Nuova non si presenterà alle elezioni politiche: è la prima volta dal 2001

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Forza Nuova non potrà presentarsi alle elezioni politiche del 2022, ed è la prima volta dal 2001. Il motivo? No, non di certo perché è un partito neofascista in uno stato con una costituzione antifascista. Semplicemente, non sono riusciti a raccogliere le firme necessarie per poter presentare la propria lista. Da quando è stata fondata nel 1997, è sempre riuscita a presentarsi alle elezioni, dalla prima nel 2001 all’ultima nel 2018, sebbene comunque nessuno dei candidati era riuscito a farsi eleggere fra i parlamentari. Ma questo è un bene o un male, considerando dove potrebbero andare tutti gli elettori?

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Di Forza Nuova si è parecchio parlato lo scorso ottobre, quando, dopo più di vent’anni, molte persone si sono rese conto che è un partito fascista (d’altronde non se ne vanno giro a fare il saluto romano o indossando maglie con messaggi come “Boia chi Molla”, come potevano immaginarlo. Ah, lo fanno?). Proprio lo scorso ottobre ci fu la famosa manifestazione per cui furono arrestate 12 persone, fu sequestrato il sito internet di Forza Nuova in seguito all’indagine avviata dai pm di Roma relativa agli scontri avvenuti sabato 9 ottobre a Roma.

Come mai? Il reato di cui sono indagati è quello di istigazione a delinquere aggravato dall’utilizzo di strumenti informatici o telematici. «Gli indagati svolgono mediante l’utilizzo del web un’attività di condivisione e giustificazione e dunque di esaltazione e incitamento alla commissione di reati connotati da violenza», abbiamo letto nel decreto di sequestro preventivo. In seguito il PD presentò anche una mozione contro Forza Nuova chiedendo al governo di sciogliere il partito.

Nel testo si ricordava anche quello che è successo il «9 ottobre scorso, in occasione di una manifestazione contro l’obbligo del green pass per i lavoratori (che entrerà in vigore il 15 ottobre), nel centro di Roma, per l’intero pomeriggio e fino a tarda sera, si sono susseguiti duri scontri con la polizia, episodi di violenza e vandalismo culminati con il grave danneggiamento della sede della Cgil, dove alcuni manifestanti hanno fatto irruzione al piano terra devastando diverse stanze, e la successiva aggressione perpetrata durante la notte al Policlinico Umberto I, ai danni dei medici e infermieri intenti nel proprio lavoro». Eppure, nonostante tutto, potevano lo stesso presentarsi alle elezioni.

Forza Nuova non riesce a presentare la propria lista alle elezioni

Secondo la legge elettorale e alcune deroghe concesse per le elezioni anticipate, ogni partito ha il compito di raccogliere almeno 750 firme in ciascun collegio plurinominale in cui voleva presentarsi, quindi per presentarsi in tutta Italia servono almeno 36.750 firme per la Camera e 19.500 al Senato. Forza Nuova, essendo un partito piccolo, poteva anche decidere di correre solo nei collegi in cui fosse riuscito a ottenere almeno 750 firme, come aveva già fatto nel 2018.

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Tuttavia, il presidente di Forza Nuova, Roberto Fiore, fa sapere che «esattamente come prevedevamo, nelle ultime ore le Corti d’Appello hanno estromesso Forza Nuova-Apf dalle imminenti elezioni dopo aver stravolto, con una legge elettorale scritta male e pensata peggio, la legge che aveva consentito ad FN di presentarsi alle ultime elezioni europee». Aggiunge che la colpa sarebbe della legge elettorale e del sistema con cui sono state organizzate queste elezioni.

«Il sistema si è mosso in modo banditesco, organizzando, per la prima volta nella storia, delle elezioni estive con tanto di raccolta firme a Ferragosto, quindi rubando il tempo minimo ad un’ipotesi di coalizione tra forze anti-sistema», ha dichiarato. La legge, leggiamo su Il Post, “dispensava dalla raccolta firme solo i partiti che avessero gruppi parlamentari in almeno una delle due Camere, quelli che avessero preso almeno l’1 per cento nelle ultime elezioni all’interno di coalizioni sopra la soglia di sbarramento, oppure quelli che avessero presentato il proprio simbolo alle ultime elezioni politiche o europee ottenendo almeno un seggio“. E Forza Nuova non aveva alcuno dei requisiti.

Conclude Roberto Fiore: «il 50% degli italiani non va a votare e fra di loro i tanti che hanno vissuto con orrore il periodo della dittatura sanitaria, che hanno preso consapevolezza dell’abisso in cui è sprofondato il sistema con l’escalation del green pass e che hanno assistito allibiti alla carcerazione di 10 connazionali, per alcuni di loro la detenzione continua tutt’oggi. Forza Nuova presenterà i ricorsi, certa che in ultima analisi (quando tutti gli stadi della malata giustizia italiana saranno esauriti) la Corte Europea ci darà ragione».

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Tuttavia, dove andranno tutti i voti che riceve Forza Nuova? Sicuramente non alla sinistra. Paolo Berizzi, uno dei massimi esperti di estrema destra, è stato intervistato da MicroMega, dove ha commentato: «in questi anni Fratelli d’Italia ha sempre formalmente ribadito la sua distanza da queste formazioni – Forza Nuova, Casa Pound, Lealtà e azione e altri. Nei fatti però ci sono zone di contiguità, terreni di condivisione ideologici, convergenze politiche. E tutto questo mi fa pensare che i voti dei militanti di queste formazioni confluiranno in Fratelli d’Italia». Ovviamente non sono grandissimi numeri, ma potrebbero comunque fare la differenza.

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