Qualche giorno fa vi abbiamo parlato dell’inchiesta di FanPage sul neofascismo in Fratelli d’Italia, e insieme a noi ne ha parlato, ovviamente, anche Fedez, che sembra non perdersi un fatto d’attualità che riguarda la destra, ma anche la sinistra, italiana. Ebbene, in seguito alle storie in cui ha mostrato il video di FanPage e, in particolare, i video in cui si vede la candidata Chiara Valcepina, appena eletta consigliere comunale di Milano con Fratelli d’Italia, fare il saluto romano e non solo. Ebbene, quest’ultima si aggiunge alle persone che hanno deciso di querelare Fedez.
Parliamo prima dell’inchiesta in cui vediamo Roberto Jonghi Lavarini che sponsorizza (pur non facendo parte del partito) l’avvocato e candidata al consiglio comunale Chiara Valcepina. Quest’ultima è definita «patriota fra i patrioti, poi anche candidata», sottolineando anche che potrebbe «usare un altro termine al posto di patriota». I due, tra l’altro, si scambiano il saluto gladiatorio. Tuttavia, la Valcepina è importante soprattutto nella parte dell’inchiesta in cui è lei stessa a parlare di come ha raccattato dei voti da alcune escort.
Valcepina, il cui «cognome non tradisce, più nordico di così», nell’inchiesta, racconta come ha trovato dei nuovi elettori: «ho un cliente che frequentava questo giro di escort che non ha mai votato nella vita questo è proprio elettorato quello nuovo. Allora gli ho detto: “Senti, io porto le schede elettorali e gli insegniamo a compilarle. Le metto tutte al tavolo con la scheda…”». Ma come le convince? Semplicemente regalando dei campioncini di profumeria come l’acido ialuronico oppure un buono sconto per il filler.
Insomma, davvero uno scandalo, che però non ha fermato Chiara Valcepina dal riuscire a essere eletta consigliera comunale a Milano, né dal querelare Fedez solo per aver condiviso i video sul suo profilo. Dei video già pubblici. Che sono scomparsi dopo 24 ore. Insomma, non che a Fedez faccia differenza poiché ancora gli arrivano le denunce dai leghisti che sono stati nominati nel suo discorso del concertone del primo maggio, però insomma, non penso che sia un reato condividere un’inchiesta già pubblica. Ma vediamo cos’ha detto Fedez.
Fedez: la risposta alla denuncia di Chiara Valcepina
Tra un video di Vittoria e uno di Leone, Fedez lascia un po’ di spazio alle querele, che racconta sempre con un sorriso sul volto. «Nuova giornata, nuova querela», ha detto cantando in una storia. Ha poi affermato di leggerla prima su Instagram che al suo avvocato, che non sarà molto felice di questo, ma soprattutto ha affermato che questa lo fa molto ridere. Dopo aver poi lanciato un quiz un cui si chiede di indovinare chi lo ha denunciato (Codacons, Leghista, Serial killer, Parente), racconta la storia.
«Mi ha diffidato la candidata Valcepina, quella che è stata ripresa inequivocabilmente a fare il saluto romano assieme a un signore dichiaratamente fascista, dicendo “saluto Covid”, e diceva anche mettiamo una bomba sui barconi per far fuori i migranti chiamandola ‘politica green’. Lei. Lei. Proprio lei», ha detto il rapper, che poi ha dovuto spiegare che le storie si cancellano automaticamente dopo 24 ore, quindi inutile è stata l’esortazione del suo studio legale a cancellare i contenuti dalla pagina Instagram.
Continua poi con la lettura: «Questa pure è bella (legge dal doc): ‘Peculiare la sua autoproclamazione quale portatore di una morale esclusivamente sua che tra l’altro vedrebbe adeguato il voto in favore di un candidato che fa l’elicottero col cazzo o col pisello e che è capace di spegnere le candeline di una torta elettorale con le scoregge’. Beh? E allora? Non posso esprimere le mie preferenze di voto con questi criteri?». Torna (più o meno) serio e risponde direttamente alla Valcepina:
«Consigliera Valcepina, le rispondo direttamente qui così non sprechiamo nemmeno la carta. Partiamo anche dal presupposto che l’inchiesta di Fanpage non sia attendibile, facciamo finta che sia così, però è inequivocabile quello che lei ha fatto in video. Io non credo che le abbiano montato un green screen dietro e le abbiano messo un braccio teso col post produttore degli Avenger.
No, lei ha fatto il saluto romano in compagnia di persone dichiaratamente fasciste, che fanno convegni, riunioni insieme a ex terroristi di estrema destra, ha fatto anche della goliardia nostalgica e perché si offende se uno le dice che è una fascista? Dovrebbe essere orgogliosa! Basta con questi fascisti che si offendono di essere fascisti, siate fascisti fieri ed orgogliosi di esserlo, non potete alzare il braccio e nascondere la mano, signora Valcepina, testa alta.».
Alla fine delle storie si corregge dicendo che ha sbagliato il partito dell’avvocato Valcepina che non è leghista ma è del partito di Giorgia Meloni. Fedez poi conclude mandando un consiglio alla politica: «Se il fatto che le persone la possono additare come fascista la offende in maniera tremenda, secondo me c’è una soluzione… Le basta non fare più il saluto romano e secondo me se smette anche di frequentare i fascisti potrebbe essere una soluzione, che dice? Piccola consulenza dallo spin doctor Fedez».
Insomma, grazie Fedez per averci fatto sognare anche oggi.
a me fa troppo morire Fedez che dopo aver ricevuto una querela dovrebbe stare in silenzio religioso e invece fa mille storie contro la persona che l’ha querelato, avvocato le sono vicino non deve essere semplice avere fedez come parte da difendere
— denise🎋 (@believeinmusic_) October 8, 2021
La #valcepina che querela #fedez
— LuceRosselli (@LuceRosselli) October 8, 2021
LA VALCEPINA, QUELLA DEL SALUTO ROMANO, DEI CAMERATI, DEI CAMPIONCINI DI PROFUMO ALLE ESCORT IN CAMBIO DI VOTO, DELLA BOMBA SUL BARCONE DEI NEGRI ECC ECC
E niente, fa già ridere così.
Valcepina diffida @fedez per averle dato della fascista. Nella lettera gli chiede di cancellare le storie IG (LOL) e biasima la sua "morale", in particolare per aver dichiarato di voler votare un candidato che sappia fare l’elicottero col cazzo. E non sto scherzando. #Lobbynera
— Adriano Biondi (@adrianobiondi) October 8, 2021
Giulia, 26 anni, laureata in Filologia Italiana con una tesi sull’italiano standard e neostandard, “paladina delle cause perse” e studentessa di Didattica dell’Italiano Lingua non materna. Presidente di ESN Perugia e volontaria di Univox. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche.
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