Eurovision 2022: le 5 città finaliste

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Siamo arrivati alla TOP5 delle città che potrebbero ospitare l’Eurovision 2022 in Italia: con la nostra capitale purtroppo fuori, poiché non possiede le caratteristiche necessarie per ospitare l’evento. A essere ancora in gara con Milano, Bologna, Pesaro, Rimini e Torino. Fa tanto pensare che la capitale d’Italia, la grande ed eterna Roma, non abbia delle strutture adatte, così come ci fa tanto pensare il fatto che neanche una città del sud sia ancora in gara. Ancora una volta viene evidenziata la grande differenza fra nord e sud Italia, ma ancora una volta non si cercherà di fare nulla per rimediare.

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Fonte: Pinterest

Dell’Eurovision si parla tanto anche se mancano diversi mesi al suo inizio. Abbiamo parlato dei probabili conduttori come della meta che lo ospiterà: «La selezione avrà successivamente luogo tra le città che avranno manifestato il proprio interesse alla candidatura e si saranno dichiarate disponibili a ospitare e a supportare l’evento attraverso la messa a disposizione di facilities e di contributi economici», abbiamo letto il mese scorso nel bando per le candidature che si è chiuso il 12 luglio. Questi i requisiti che una città deve avere:

  • aeroporto internazionale a non più di un’ora e mezza dalla città ospitante
  • offerta alberghiera di oltre 2.000 stanze nelle aree contigue all’evento
  • infrastruttura dedicata all’Eurovision al coperto che sia dotata di aria condizionata secondo gli standard vigenti e sia inoltre ben perimetrabile
  • tale infrastruttura deve poter ospitare da 8.000 a 10.000 persone nella sala principale durante l’evento (cioè il 70% della capienza massima per concerti, considerando le esigenze di produzione e palco)
  • area principale che possa ospitare allestimento e gli altri requisiti necessari per una produzione di alto livello
  • altezza di circa 18 metri con buone capacità di carico sul tetto, con inoltre facile accesso al carico stesso
  • struttura logistica intorno all’area principale in grado di supportare le esigenze della produzione con
    – infrastrutture per la sicurezza
    – centro stampa per 1.000 giornalisti
    – area per le delegazioni (artisti) camerini compresi
    – strutture per personale e uffici
    – area hospitality
    – servizi per il pubblico (toilette, punti vendita di cibo e bevande)
  • la struttura deve avere aree a raso e di facile accesso, contigue e integrate nel perimetro dell’infrastruttura per il supporto tecnico-logistico di 5.000 metri quadrati
  • disponibilità in esclusiva per 6 settimane prima dell’evento, le 2 settimane dello show e quella successiva per il disallestimento.

Eurovision 2022: le cinque finaliste

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«Quella dei Maneskin è stata una vittoria fantastica. Roma orgogliosa dei suoi ragazzi. L’anno prossimo l’Italia ospiterà l’Eurovision Song Contest 2022 e Roma è il palcoscenico perfetto per rilanciare la sfida», aveva scritto Virginia Raggi sui social dopo che i Maneskin, romani, erano riusciti a vincere l’edizione del 2021. Tuttavia, la città natale dei ragazzi è stata scartata proprio in queste ore dall’EBU, l’European Broadcasting Union (EBU), che non avrebbero riscontrato nel luogo le caratteristiche necessarie per ospitare l’evento. Il comune ha anche proposto diverse alternative come Cinecittà, la Nuova Fiera di Roma e il Nuovo Centro Congressi, ma nessuna location andava bene.

Roma si aggiunge quindi alle città scartate tra cui si trovano anche Alessandria, Genova, Sanremo, Acireale, Palazzolo Acreide, mentre in gara rimangono le top 5, tutte clamorosamente del nord Italia e tra cui non può che esserci la città regina di tutti i concerti internazionali: Milano, con Bologna, Pesaro, Rimini, Torino. Le prime città a essere escluse, durante la prima selezione, furono Firenze, Bertinoro di Romagna, Jesolo, Matera, Trieste e Viterbo.

A dare questa notizia è stato Il Resto del Carlino, ma la conferma è arrivata dal sito ufficiale dell’Eurovision, che scrive che «secondo fonti vicine al dossier, nei giorni scorsi una rappresentanza dell’EBU (European Broadcasting Union) e della Rai, ha visitato le sei location prese in considerazione per ospitare l’evento. Nello specifico, due per Bologna (il Padiglione 37 di BolognaFiere e la Unipol Arena a Calasecchio di Reno) e una per le altre città: la Vitifrigo Arena per Pesaro, l’area Fiera per Rimini e il Pala Alpitour per Torino. Per quanto riguarda Milano la prima scelta del Comune sembra essere rimasta quella del Palazzo delle Scintille e non abbiamo conferme di un sopralluogo anche al Forum di Assago».

Adesso non ci resta ufficialmente che attendere qualche giorno. Il nome della città dovrebbe essere annunciato ufficialmente entro la fine di agosto. La palla passa comunque alla Rai, poiché dopo i sopralluoghi dell’EBU, è la Rai che deve valutare quale tra le cinque città e location sia la più idonea per ospitare l’Eurovision 2022. Speriamo che scelgano innovativo e diano la possibilità a tutti di poter raggiungere un evento di tale portata.

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