Gli psicologi hanno smentito la ministra Roccella: “I genitori sono tutti uguali, il danno è nello stigma”

Condividi

Era tanto sicura la ministra Roccella, quella alle Pari Opportunità e alla Famiglia (pensa te!), quando ha detto che per i bambini sono «meglio una mamma e un papà, lo dicono gli psicologi». Il contesto è un intervento a La7 di due settimane fa, ribadendo quindi la sua posizione (e quella del governo) nei confronti delle adozioni da parte delle persone dello stesso sesso. In quell’occasione, la ministra ha espresso il parere degli psicologi, che però, in una lettera congiunta a Repubblica, hanno smentito le sue dichiarazioni.

eugenia-roccella-psicologi

Le famiglie arcobaleno sono delle «coppie LGBTQI+ che decidono di avviare un percorso di genitorialità facendo ricorso sia a tecniche di procreazione medicalmente assistita PMA o a percorsi di Gestazione per altri e altre GPA in Paesi dove ciò è consentito per legge. A differenza delle coppie eterosessuali che seguono gli stessi percorsi, le coppie samesex non hanno una legge che garantisca loro la possibilità di assumersi quella responsabilità genitoriale che ogni genitore vorrebbe fin dalla nascita per i propri figli e figlie».

Ma sono anche degli uomini o delle donne che «hanno avuto figli o figlie in una relazione eterosessuale e che, in seguito, scoprono o decidono di vivere seguendo un differente orientamento sessuale o una nuova identità di genere. Ciò comporta spesso di trovarsi a fronteggiare problematiche sia legate ad una eventuale separazione che ad una nuova relazione LGBTQI+», e ancora delle «coppie o singole persone LGBTQI+ che hanno scelto il coparenting» o delle «famiglie allargate e ricomposte, genitori separati, genitori single, genitori adottivi».

Non è la prima volta, e di certo non sarà l’ultima, che la ministra Eugenia Roccella decide di schierarsi contro le famiglie omogenitoriali. Pensiamo, ad esempio, all’intervento a Mattino Cinque News, dove ha detto che «ogni bambino ha una mamma e un papà per forza di cose», ignorando il fatto che ci sono bambini che hanno una mamma e un papà, ma che quella mamma e quel papà li hanno abbandonati in orfanotrofio o, purtroppo, qualcuno ha dei genitori defunti e quindi cresce con nonni o zii.

A rispondere a tono alla ministra Roccella ci pensò Nichi Vendola, leader della sinistra, ex governatore della Puglia e anche uno dei due papà di Tobia Antonio, di quasi sette anni: «La ministra Roccella afferma che quando si dice che un bambino può avere due mamme o due papà, si sostiene una cosa non vera. Sarà per questo che mi è venuto il naso lungo… Un saluto da parte della famiglia Vendola-Testa. Una famiglia vera» allegando una foto della sua famiglia a Venezia con delle maschere:

eugenia-roccella-psicologi

Gli psicologi rispondono alla ministra Roccella

A firmare la lettera gli Ordini professionali di Lazio, Campania, Sicilia, Marche, Abruzzo, Veneto ed Emilia Romagna, ovvero il 60 per cento degli iscritti, a cui presto dovrebbero aggiungersi altri Ordini regionali. «La letteratura scientifica, ormai consolidata, evidenzia che non vi sono differenze sostanziali fra le famiglie con genitori eterosessuali e quelle con genitori omosessuali rispetto alla crescita dei figli. Gli studi longitudinali rilevano che i figli di coppie omosessuali sviluppano percorsi di vita analoghi a quelli delle coppie eterosessuali. È invece accertato l’effetto nocivo dell’esposizione al pregiudizio, non tanto e non solo sull’omosessualità in sé, quanto sulla capacità delle coppie omossessuali di esprimere adeguate capacità genitoriali», scrivono.

Continuano dicendo che «le famiglie con genitori dello stesso sesso sono in grado di essere genitori in modo efficace e i figli di queste coppie hanno le stesse linee di sviluppo dei figli di coppie eterosessuali, e che, semmai, il fattore determinante nel benessere individuale e nella salute psicologica sia la capacità della società di non esporre le famiglie alla stigmatizzazione, al pregiudizio e alla discriminazione».

«Laddove i figli di coppie omosessuali sono stigmatizzati, dove è presente un pregiudizio sulle capacità genitoriali, dove vi è l’idea diffusa che questo tipo di configurazione familiare abbia carattere problematico o patologico, i figli soffrono per lo stigma e possono riceverne un danno. In questa direzione si sono espresse le più autorevoli istituzioni di psicologi a livello mondiale, quali l’American Academy of Child and Adolescent Psychiatry (AACAP), l’American Psychoanalytic Association (APsaA), l’American Psychological Association (APA).

A livello italiano, l’Associazione Italiana di Psicologia (AIP), la prestigiosa associazione che riunisce i docenti universitari di psicologia, nel 2011 ha ricordato che ‘Ciò che è importante per il benessere dei bambini è la qualità dell’ambiente familiare che i genitori forniscono loro, indipendentemente dal fatto che essi siano conviventi, separati, risposati, single, dello stesso sesso».

eugenia-roccella-psicologi

Infine, concludono di concordare nel riconoscere la famiglia funzionale come quella che sa offrire cura, sicurezza, protezione, sostegno, apertura alle diverse dimensioni dell’esistenza umana, e soprattutto sottolineando come nel 2023 esistano tanti modi di essere una famiglia: «Quella tradizionale, biologica, quella adottiva, quella ricostituita, quella monogenitoriale e anche quella omogenitoriale. E meritano, tutte, la stessa attenzione, la stessa cura e le stesse tutele da parte di noi professionisti e da parte dello Stato».

«Queste realtà esistono già in Italia e nel mondo da decenni e richiedono una prospettiva ampia e scientifica e meritano, tutte, la stessa attenzione, la stessa cura e le stesse tutele da parte di noi professionisti e da parte dello Stato, essendo manifestazione della pluralità dell’esistenza umana e dei suoi aspetti socioculturali». La ministra Roccella ha intenzione di rispondere a questi professionisti, magari chiedendo scusa? Oppure vuole stare solo dietro le dichiarazioni di Fedez al Festival di Sanremo?

Non perderti le nostre news!

Non inviamo spam! Leggi la nostra Informativa sulla privacy per avere maggiori informazioni.