Lo sciopero delle fiammiferaie: la vera storia dietro il sequel di Enola Holmes

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Ieri abbiamo recensito il bellissimo sequel di Enola Holmes, che oltre ad avere diverse novità sul fronte Sherlock Holmes (no spoiler), ci ha anche regalato un finale da brividi: con la vera storia della «prima azione sindacale in assoluto intrapresa da donne per le donne. Ha migliorato per sempre le loro condizioni di lavoro», girando intorno al personaggio di Sarah Chapman. Quindi, in mezzo all’avventura romanzesca, in mezzo al giallo, il regista Harry Bradbeer ha inserito anche un contesto storico realmente esistito, che non ha per niente cozzato con la storia, integrandolo alla perfezione. Ma qual è la vera storia?

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Alla ragazzina di 16 anni sorella del detective e del politico britannico Mycroft, sono stati dedicati due film firmati Netflix, con attrice protagonista il giovane talento di Stranger Things, Millie Bobby Brown. Sherlock è invece interpretato da Henry Cavill, mentre il fratello maggiore da Sam Claflin (che in questo secondo film non vediamo) e, ciliegina sulla torta, la mamma dei tre fratelli altro non è che Helena Bonham Carter. Un film che, se non lo avete ancora fatto, dovreste vedere solo per il cast!

Il secondo film parla secondo la sinossi ufficiale: «Diventata una detective di professione come il suo famigerato fratello, Enola Holmes si imbarca nel suo primo caso ufficiale, che consiste nel ritrovare una ragazza scomparsa, mentre le scintille di una pericolosa congiura alimentano un mistero che per esser risolto richiede l’aiuto degli amici e dello stesso Sherlock». Ma in realtà è più di questo, perché la protagonista non è alla ricerca di una persona qualsiasi, bensì di un personaggio storico che chi ha a cuore il femminismo e la storia del femminismo, conosce molto bene.

Enola Holmes 2 ruota in gran parte attorno alla storia della fiammiferaia londinese Sarah Chapman e della sua scoperta e rivelazione delle pessime condizioni della fabbrica di fiammiferi in cui lavora e che ha portato allo sciopero delle fiammiferaie del 1888. Ovviamente, nel film è un po’ più romanzato: ad esempio, Sarah Chapman non scompare nella realtà, ma comunque si mette in evidenzia la sua figura. Nei titoli di coda poi vengono fornite ulteriori informazioni su di lei e sull’impatto del suo sciopero.

La vera storia di Sarah Chapman in Enola Holmes 2

Come si legge nei titoli di coda di Enola Holmes 2, lo sciopero delle fiammiferaie del 1888 è stata “la prima azione sindacale in assoluto intrapresa da donne per le donne. Ha migliorato per sempre le loro condizioni di lavoro”. Lo sciopero è avvenuto il 5 luglio 1888, e circa 1400 fiammiferaie marciarono in uno sciopero guidate da Sarah Chapman. Poche settimane dopo ebbe luogo la prima riunione delle Women Match Makers, il più grande sindacato femminile del paese all’epoca, di cui Chapman fu eletta nel consiglio.

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Annie Besant, Herbert Burrows e il Comitato di sciopero di Matchgirls

Tre giorni dopo lo sciopero, la Bryant & May Factory ha posto fine al loro sistema di multa che prendeva lo stipendio dalle fiammiferaie che arrivavano in ritardo, parlavano sul lavoro o andavano in bagno e riassunsero dipendenti che avevano licenziato per aver parlato con Annie Besant, che denunciava questa situazione in un articolo, utilizzando come fonte proprio Sarah Chapman. Ci sono voluti altri tre anni prima che smettessero di usare il fosforo giallo nei loro fiammiferi che aveva causato alle fiammiferaie di contrarre il tifo, una malattia infettiva mortale, come mostrato anche in Enola Holmes 2.

Lo sciopero delle fiammiferaie del 1888 è importante anche perché è stata la prima volta che un sindacato di lavoratori non qualificati è riuscito a scioperare per una migliore retribuzione e condizioni di lavoro a Londra e ha avviato un’ondata chiamata “New Unionism” per i lavoratori non qualificati. Lo sciopero ha anche contribuito a sensibilizzare l’opinione pubblica sulle pericolose condizioni di lavoro che i lavoratori a basso salario e non qualificati stavano affrontando, tant’è che alcuni consumatori decisero di boicottare Bryant & May e/o di donare agli scioperanti.

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Un altro effetto dello sciopero fu una nuova fabbrica di fiammiferi nell’area di Bow, creata nel 1891 dall’Esercito della Salvezza, che offriva salari e condizioni migliori e non c’era più fosforo bianco in produzione. Purtroppo, i costi aggiuntivi sostenuti dalla modifica di molti dei processi e dall’abolizione del lavoro minorile hanno portato al fallimento dell’azienda. Solo nel 1908 la Camera dei Comuni approvò finalmente un atto che vietava l’uso di fosforo bianco nei fiammiferi.

Quindi, in conclusione, la storia di Enola Holmes 2 è vera, ma romanzata. Sarah Chapman, la cui scomparsa è essenziale per la trama del sequel, in realtà non è mai scomparsa. Tra l’altro, non viveva con altre fiammiferaie, bensì con sua madre, con cui ha vissuto finché non si è sposata e ha lasciato la fabbrica. Lei, in più, aveva uno stipendio più alto rispetto alle colleghe, in quanto era una booker nell’ufficio brevetti della fabbrica, ma non ha voluto abbandonare le sue sorelle e quindi ha dato inizio al primo sciopero intrapresa da donne per le donne.

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