Enola Holmes… chi ci ricorda? Sarà forse la sorellina del tanto celebre Sherlock Holmes? Elementare, Watson. Enola Holmes è la sorellina minore del famoso detective inglese. «Non era Eurus?»: sì, è vero, nella serie della BBC con Benedict Cumberbatch era lei la sorellina minore di Sherlock, ma, fidatevi, Enola non è da meno.
Alla ragazzina di 16 anni sorella del detective e del politico britannico Mycroft, è stato dedicato un film firmato Netflix, con attrice protagonista il giovane talento di Stranger Things, Millie Bobby Brown. Sherlock è invece interpretato da Henry Cavill, mentre il fratello maggiore da Sam Claflin e, ciliegina sulla torta, la mamma dei tre fratelli altro non è che Helena Bonham Carter. Un film che andrebbe visto solo per il cast!
Un film che non parla solo di un caso da risolvere, di colpi di scena, ma che è ambientato storicamente nel periodo delle suffraggette, del suffragio universale, delle donne e degli uomini che cominciano a prendere consapevolezza di se stessi. «Devi fare rumore, se vuoi essere ascoltata», dice Eudoria, la madre di Elona, alla figlia.
In ogni caso, Enola Holmes non è ispirato alla serie di Sherlock, come si potrebbe facilmente pensare, ma ai romanzi per adolescenti di Nancy Springer, infatti il target e le tematiche non sono per niente impegnative, anzi, è un film divertente e anche il modo in cui la ragazza si rivolge alla camera, facendo sentire il pubblico parte del film, ha il suo perché.
Enola Holmes: la trama
Sorella minore di Sherlock Holmes, famoso detective britannico, Enola ha da sempre vissuto solo con sua madre, una donna rivoluzionaria che ha cresciuto la viglia insegnandole, sin da piccola, a difendersi da sola, a leggere, a orientarsi fra la scienza e lo sport, qualsiasi insegnamento che poi l’avrebbe fatta diventare una donna di altri tempi.
Perché, in quegli anni, non era accettabile una donna che non voleva sposarsi, che si informava, che aveva carattere, che non indossava un corsetto. Insomma, tutto ciò che Enola era diventata, intelligente, perspicace e contro ogni etichetta sociale.
Tuttavia, la sua vita cambia quando la madre scompare nel nulla lasciandole solo dei regali che nascondono degli indizi e, da quel momento, inizia la sua ricerca. Non finisce qui, però, perché quando incontra il visconte Tewkesbury, decide di indagare anche su un caso che riguarda il giovane ragazzo in fuga dalla propria famiglia.
Riuscirà Enola Holmes a trovare sua madre, a salvare il visconte Tewkesbury e a salvare la Gran Bretagna?
Recensione di Enola Holmes
Non vedetelo solo come un giallo, come dei misteri da risolvere, perché la parte migliore di Enola Holmes è proprio il suo lato rivoluzionario, la ragazzina ribelle che non accetta di omologarsi al mondo in cui vive, a un mondo che non accetta che una donna possa scegliere per se stessa.
Il più onesto e sincero femminismo da parte di una sedicenne che, probabilmente, ancora non sa cosa il femminismo sia, ma che agisce solamente seguendo il suo cuore. Come ha fatto anche per il giovane duca con cui, inevitalmente, nasce qualcosa. E questo è un altro lato positivo del film!
Spesso si tende a sottolineare, anche nei film che dovrebbero trattare di femminismo e dove ci sono protagoniste donne, una relazione con un uomo. Un esempio è Anne With An E, serie che Netflix ha cancellato ma che era una delle serie più belle che avesse prodotto ma che, in molti, tendono a ricordare quasi solo per la relazione fra la protagonista e Gilbert.
In Enola Holmes, invece, sì, il duca e la giovane detective possono essere shippati, ma fra i due non c’è altro che complicità, poiché il tema principale è Enola, la sua intelligenza e il suo essere fuori dagli schemi e non la sua relazione con un giovane duca che, tuttavia, è decisamente rivoluzionario quanto la ragazzina.
Un’altra caratteristica importante nel film è che, la protagonista in scena, è solo Enola. Sebbene i due attori maschili, i fratelli, abbiano diverse scene, si basano sempre tutte sulla sorellina, sulla sua rivoluzione interiore ed esteriore e su come riesca anche a superare il fratello detective.
La madre invece è presente soprattutto nei ricordi di Enola, ma anche nei ricordi riesce a farci amare il personaggio, femminista, intelligente e che vuole costruire un futuro migliore per sua figlia, a cui ha già insegnato tutto ciò che c’è da sapere. Per tutta la vita, l’ha preparata per la sua assenza.
Enola Holmes: l’eroina del XXI secolo
Sebbene sia ambientato in un’epoca in cui le donne ancora non possedevano diritti e non potevano votare né essere chi volevano, in cui erano solo un oggetto decorativo di un uomo che invece era il pater familias, Enola Holmes riesce a essere un esempio per le ragazzine di oggi, che non devono accettare ciò che le circonda, ma che devono lottare.
«La mia vita è solo mia e il futuro dipende da noi», si ripete più volte nel film, ed è proprio questo che le ragazzine dovrebbero capire, oggi.
Tuttavia, questo lato femminista, questo essere una pseudo wonder woman ha causato un bel po’ di critiche negative, tanto da non essere apprezzato da molte persone. E voi, invece, cosa ne pensate? Enola Holmes è un po’ troppo, è solo troppo poco o, invece, è perfetto così com’è?
Giulia, 25 anni, laureata in Lettere Classiche, “paladina delle cause perse” e studentessa di Filologia Italiana. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche.
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