Elliot Page, il cui deadname è Ellen, attore molto famoso che ha recitato da Juno alla bellissima serie tv Netflix Umbrella Academy, ha fatto coming out ieri su Instagram affermando di identificarsi in un uomo trans, con i pronomi he/him e they/them (qui trovate altre informazioni sui pronomi), il cui nome è proprio Elliot. Vediamo insieme cosa ha detto ai suoi fans e ai suoi amici, la commovente lettera che ha postato sul suo profilo.
Ha ringraziato le persone che hanno reso questo mondo più inclusivo e con meno discriminazioni, che hanno contribuito a permettergli di accettare se stesso nonostante, come purtroppo avviene anche ad altre persone transgender o lgbt, l’odio e l’omofobia contro cui si dovrà sicuramente confrontare (ci sono già i titoli di giornali in cui gli si dà del lei o viene chiamato come “Ellen Page” e non come “Elliot Page”). Ma noi l’abbiamo amato come Ellen, e continueremo ad amarlo come Elliot. Perché non è il genere che determina la persona.
Nel momento in cui stiamo scrivendo questo articolo il post su Instagram conta 1,4 milioni di likes e 64,7k commenti, tra persone che lo sostengono, che lo difendono, che dicono di amarlo, e persone che invece devono far uscire la latente omofobia che portano dentro di sé. Così come anche su Twitter (ha postato la lettera anche sul suo profilo su questo social) in molti continuano a utilizzare il suo deadname e non Elliot Page per rivolgersi a lui, giusto per dimostrare quanto le persone continuino a essere irrispettose.
Noi, invece, vogliamo dargli il benvenuto, vogliamo dire che siamo felicissimi che sia riuscito non solo a trovare se stesso e ad accettarsi per quel che è e che sente di essere, ma anche che siamo emozionati che sia riuscito a trovare soprattutto il coraggio per presentarsi a noi. Se è difficile per una persona comune, non possiamo neanche immaginare quanto lo sia per un candidato agli Oscar, per una star di Hollywood. Insieme a Elliot Page, altre star transgender sono Laverne Cox, Trace Lysette, Brian Michael Smith e il creatore di Transparent, Joey Soloway.
La commovente lettera di Elliot Page
Elliot Page è celebre per la sua interpretazione di diversi film, da Juno che l’ha letteralmente lanciato nel mondo di Hollywood e che gli è costato la candidatura agli Oscar, agli X-Men, in cui ha interpretato ShadowCat, ma non possiamo non nominare anche le sue recitazioni in Inception o in An American Crime. Insomma, la sua è una carriera piena di titoli importanti e di successo, che ha ancora tanta strada da fare.
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Come scritto sopra, il post di Elliot Page è disponibile sia sul suo Twitter che sul suo Instagram, chiaramente in lingua inglese, per questo motivo, per chi non masticasse troppo la lingua, lo tradurremo al meglio per voi, in modo che tutti possiate comprenderlo e apprezzare la persona meravigliosa che è.
«Ciao amici, voglio condividere con voi che sono trans, i miei pronomi sono lui/loro e il mio nome è Elliot. Mi sento fortunato a scrivere questo. A essere qui. A essere arrivato in questo posto nella mia vita.
Provo una travolgente gratitudine per le incredibili persone che mi hanno supportato in questo percorso. Non riesco a esprimere quanto sia straordinario amare finalmente chi sono abbastanza per perseguire il mio sé autentico. Sono stato infinitamente ispirato da molti nella comunità trans. Grazie per il vostro coraggio, per la generosità e per il lavoro incessante che fate per rendere questo mondo un posto più inclusivo e compassionevole. Vi offrirò qualsiasi supporto possibile per continuare a lottare per una società più amorevole ed equa.»
Fatta questa premessa in cui si è presentato e ha ringraziato la comunità trans e tutte le persone che lottano ogni giorno per permettere di rendere normale l’essere transgender, Elliot Page ha parlato di politica e delle tante aggressioni che la comunità, non solo trans ma lgbt, subisce ogni giorno, anche per “scherzo”.
«Chiedo anche pazienza. La mia gioia è reale, ma è anche fragile. La verità è che, nonostante mi senta profondamente felice in questo momento e sappia quanti privilegi ho, ho anche paura. Ho paura dell’invadenza, dell’odio, degli “scherzi” e della violenza. Per essere chiari, non sto cercando di smorzare un momento gioioso e che voglio celebrare, ma voglio affrontare il quadro completo.
Le statistiche sono sbalorditive. La discriminazione nei confronti delle persone trans è diffusa, insidiosa e crudele, con conseguenze orribili. Solo nel 2020 è stato riferito che almeno 40 persone transgender sono state uccise, la maggior parte delle quali erano donne trans nere e latinx.
Ai leader politici che lavorano per criminalizzare l’assistenza sanitaria alle persone transgender e per negare il nostro diritto di esistere, e a tutti coloro che continuano a vomitare ostilità nei confronti della comunità trans, voglio dire: avete le mani sporche di sangue! Scatenate una furia vile e una rabbia umiliante che si abbatte sulle spalle della comunità trans, una comunità in cui il 40% degli adulti trans dichiara di aver tentato il suicidio. Questo non può essere “cancellato”, state ferendo le persone. Io sono una di quelle persone e non staremo in silenzio di fronte ai vostri attacchi».
Elliot Page si prepara a chiudere il suo discorso, la sua lettera, in cui ha decisamente sfruttato al meglio la propria popolarità per rendere il suo coming out epico, perché non ha solo detto “sono trans”, ma ha proprio spiegato quanto le persone transgender siano costantemente uccise e soprattutto si è rivolta ai politici che non fanno che rendere la vita impossibile alle persone (Biden però aveva detto che avrebbe fatto qualche cambiamento).
«Amo il fatto di essere transgener. E amo il fatto di essere queer. E più mi tengo vicino e abbraccio completamente chi sono, più sogno, più il mio cuore cresce, e più io prospero». Infine, un appello: «A tutte le persone transgender che ogni giorno subiscono molestie, disprezzo nei loro confronti, abusi e minacce di violenza: vi vedo, vi amo e farò tutto il possibile per cambiare questo mondo in meglio».
La moglie ha subito condiviso la lettera di Elliot Page sul proprio profilo, dicendo di essere orgogliosa di lui e che «le persone transgender, queer e non binarie sono un dono per questo mondo». Ha poi chiesto pazienza e privacy, sottolineando quanto sia innamorata dell’uomo.
Noi vogliamo solo dare il benvenuto a Elliot Page, e ci auguriamo con tutto il cuore che i giornali riescano a utilizzare i pronomi corretti per rivolgersi a lui.
Giulia, 25 anni, laureata in Lettere Classiche, “paladina delle cause perse” e studentessa di Filologia Italiana. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche.
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