Una coppia che da appena due settimane ha avuto un figlio è stata arrestata dopo che i poliziotti del Distretto 4 hanno riferito che una 18enne era stata rinchiusa contro la sua volontà in una casa di Humble (Texas), dove i due avrebbero abusato di lei anche sessualmente. La denuncia è arrivata dalla stessa ragazzina che, approfittando di un momento in cui i due non sono stati a casa, è riuscita a scappare e a chiedere aiuto. I sospetti sono Jose Reyes Jr. di 31 anni e Jaqueline Macias di 29 anni.

Ci ricorda tanto la storia della piccola Jaycee Dugard, rapita quando aveva solo 11 anni mentre si recava da sola alla fermata dell’autobus. La sua, però, è stata una storia con lieto fine, perché è stata ritrovata ancora viva il 26 agosto 2009, 18 anni più tardi. I sequestratori, Phillip Garrido e sua moglie Nancy, la tennero prigioniera nel cortile di casa ad Antioch, in California, per tutto il periodo del rapimento in cui ha subito dei continui abusi sessuali dai quali nacquero due figlie (11 e 15 anni al momento del ritrovamento).

Ovviamente il caso di Jaycee è abbastanza diverso da quello della ragazza diciottenne, principalmente perché nel primo caso ci siamo letteralmente trovati davanti a un caso di sindrome di Stoccolma, dato che la vittima, nonostante abbia in più occasioni avuto l’opportunità di scappare, non ha mai tentato di farlo ed è sempre rimasta a casa dei suoi rapitori, partecipando anche alla vita sociale. Nel secondo invece, la ragazza, rapita per un mese, è fortunatamente riuscita a scappare.

Potrebbe interessarvi: Giornata dei bambini scomparsi: non solo Denise Pipitone

Coppia arrestato per aver rapito e abusato una 18enne

La polizia del Texas ha arrestato una coppia accusata di aver rapito una ragazza di 18 anni e di averla tenuta prigioniera per circa un mese. La vittima è scappata domenica notte, ha detto l’agente della contea di Harris Mark Herman. I sospetti avevano lasciato la casa per un breve periodo, dando alla donna una breve occasione per scappare. «Sapeva che entrambi se ne erano andati e sapeva che quello era il suo momento», ha detto Herman in un comunicato stampa.

I funzionari dell’ufficio del distretto 4 della contea di Harris hanno ricevuto una chiamata al 911 su una donna in difficoltà che cercava aiuto in diverse case. Gli agenti sono arrivati ​​in pochi minuti e la donna ha detto loro che era stata tenuta prigioniera per settimane ed era appena scappata, come confermato anche dai «segni sulle sue mani e gambe che indicherebbero restrizioni». A essere arrestati con l’accusa di rapimento sono stati Jose Reyes e Jaqueline Macias.

La vittima è stata portata in ospedale per una valutazione e test medici e sulla base delle sue dichiarazioni iniziali, la polizia probabilmente presenterà ulteriori accuse contro Reyes e Macias. Herman ha fatto sapere che la ragazza, di Houston, sarebbe stata coinvinta ad andare a casa dall’uomo, ma poi subito è stata fatta prigioniera. Commenta l’agente: «Ad un certo punto, dopo che hanno praticamente iniziato a trattenerla contro la sua volontà, hanno iniziato ad aggredirla sessualmente e altre cose, solo una cosa molto, molto malvagia».

Sia Reyes che Macias sono stati accusati di rapimento, con Macias che si è presentato in tribunale lunedì pomeriggio. Un giudice magistrato ha fissato la sua cauzione a $ 50.000. Durante l’udienza in tribunale, è stato rivelato che Macias aveva appena dato alla luce un bambino due settimane prima e che Reyes era il padre del bambino. Il difensore pubblico ha anche detto che Macias è in congedo di maternità e non vive a casa con Reyes.

Giulia

Giulia, 25 anni, laureata in Lettere Classiche, “paladina delle cause perse” e studentessa di Filologia Italiana. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche.
Instagram: @murderskitty

Potrebbe interessarti anche:

Quando il governo non spende una parola per l’aggressione di Firenze… ma critica la lettera di un docente che condanna il fascismoAggressione di Firenze: il silenzio di Salvini e Meloni ha detto tuttoSparatoria Texas: parla la famiglia del killer#FreeBritney: la dichiarazione completa della cantante