Se utilizzate TikTok avrete notato di come il social si sia popolato di alcuni video di Cameron Herrin, un 21enne che nel 2018 ha investito una madre e sua figlia di 1 anno mentre attraversavano la strada. È stato un incidente? Sì. Lui era ubriaco? Sì. Lui stava facendo una gara clandestina correndo a 160 km/h? Sì. Quindi cos’è che differenzia lui da qualsiasi altro pirata della strada? Beh, Cameron Herrin è un belloccio, capelli ricci e occhi azzurri, che piace tanto alle adolescenti e non solo.
Cameron Herrin, pur non avendo pubblicato nessun video, ha al momento 1,7 milioni di followers. Esistono delle vere e proprie fanpage su di lui, persino da parte di chi vuole giustizia nei suoi confronti, poiché ritengono che la sentenza, che lo farà uscire fra 24 anni, sia ingiusta. Probabilmente Cameron Herrin non si è alzato quel brutto giorno decidendo di uccidere quelle persone, allo stesso tempo però ha deciso di bere e di premere sull’acceleratore, togliendo la vita a due persone e distruggendo una famiglia.
I social sono infatti divisi: c’è chi ritiene che la pena sia troppo severa per un omicidio non premeditato, c’è persino chi sta manifestando davanti alla casa del giudice che ha deciso questa condanna, ma c’è anche chi fa notare che lui fra 24 anni, anche prima se riuscirà ad avere una buona condotta, potrà continuare con la sua vita, mentre la madre e la figlia di un anno che sono state uccise per un suo errore, non potranno farlo.
Ma volete sapere qual è la verità? Cameron Herrin è un bel ragazzo. Alto, vestito bene, bel sorriso, capelli castani e ricci, occhi grandi e azzurri. È il tipico ragazzo che piace. Non ha il volto da criminale e non ha neanche l’età del criminale. La foto e il video che lo inquadrano nel momento della sentenza hanno fatto il giro del mondo, rendendolo una star del web e scatenando l’eccitazione di fin troppe ragazzine che non comprendono la gravità della situazione.
Ma se Cameron Herrin fosse stato più grande, se non fosse stato di bell’aspetto, se non fosse stato un uomo o un ragazzino, tutta questa storia non sarebbe neanche iniziata e probabilmente qualcuno avrebbe persino chiesto il carcere a vita. Ma chiedendo che il ragazzo ottenga meno anni del previsto si manca gravemente di rispetto alla famiglia che è stata distrutta da lui. 24 anni non sono tutta la vita, lui ha fatto un errore, un grave errore, e deve pagarne le conseguenze. La giustizia deve essere uguale per tutti.
Cameron Herrin: tutta la storia
Siamo nel 2018 in Florida quando Jessica Reisinger, una ragazza madre di 24 anni, stava passeggiando per strada con sua figlia, Lillia, di 21 mesi, che si trovava nel passeggino che la ragazza spingeva. Tuttavia, a un certo punto, Cameron Harrin arriva sfiorando i 170 km/h e colpisce, ovviamente senza volerlo, le due persone che muoiono sul colpo. Dopo tre anni, proprio qualche giorno fa, è arrivata la sentenza nei confronti del ragazzo che oggi ha 21 anni: 24 anni di carcere, quindi sarà di nuovo libero nel 2045.
Da quando le foto della sentenza sono state diffuse, si è creato un vero e proprio fandom per il ragazzo, un fandom più tossico di quello delle ragazzine appassionate di true crime che vorrebbero scrivere lettere d’amore ai serial killer. Esiste persino una pagina TikTok chiamata “cameronherrinxitaly” che condivide notizie solo sul ragazzo, come se fosse un vero e proprio vip. Proprio questa pagina ha condiviso il video in cui si vedono delle persone manifestare davanti alla casa del giudice:
@cameronherrinxitaly cosa ne pensate?##cameronherrine ##cameronherrin
♬ suono originale – cameronherrinxItaly
Non vorrei dirlo, però lo dirò comunque: se Cameron Herrin fosse stato nero, ispanico, semplicemente una minoranza, oppure se fosse stato non di bell’aspetto, non curato, non giovane, tutto questo caos per pretendere che ricevesse una pena inferiore non ci sarebbe stato. La realtà è che vi importa di donne e bambini uccisi solamente se gli assassini sono degli stranieri, altrimenti tutto è concesso. Cameron Herrin ha commesso un errore e sicuramente se n’è già pentito, tuttavia adesso deve pagarne le conseguenze, come qualsiasi altra persona.
Giulia, 26 anni, laureata in Filologia Italiana con una tesi sull’italiano standard e neostandard, “paladina delle cause perse” e studentessa di Didattica dell’Italiano Lingua non materna. Presidente di ESN Perugia e volontaria di Univox. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche.
Instagram: @murderskitty